Aspetta giustizia la morte del giovane italiano vittima del terrorismo


Didascalia fotografia Terra

Santiago de Cuba 17 maggio 2002

 

L'assassinio di Fabio di Celmo rimane impunito e il suo autore intellettuale, il terrorista Luis Posada Carriles, non è stato ancora giudicato, denunciò oggi Acela Caner, autrice del libro "Il ragazzo del Copacabana".

Alla presentazione del libro, davanti al collegio dei professori e degli studenti della Università dell' Oriente, l'autrice aggiunse come il giovane fu vittima degli attentati terroristici perpetrati  contro hotel della capitale cubana nel settembre de 1997.

Fernando Vecino Alegret, ministro della Educazione Superiore e Giustino Di Celmo, padre di Fabio, affermarono che Cuba continua nell' esigere giustizia e dispone di prove incontrovertibili sopra la complicità, nell'atto terroristico, della Fondazione Nazionale Cubana Americana.

Il 4 settembre 1997 negli hotel Tritón, Chateau Miramar e Copacabana, esplosero varie bombe, una di queste causarono la morte dell'imprenditore commerciale di 32 anni Fabio Di Celmo, che si trovava nel Lobby Bar del Copacabana in compagnia di due suoi amici.

Di Celmo subì una grave ferita al collo e morì durante il trasporto alla Clinica Centrale Cira García.

Per tale fatto fu arrestato il salvadoregno Raúl Ernesto Cruz León, che confessò di aver introdotto in Cuba esplosivo del tipo C-4 e collocato  bombe oltre che nei luoghi citati anche alla Bodeguita del Medio.

Inoltre, Cruz León collocò le bombe che esplosero negli hotel Capri e Nacional il 12 luglio 1997. Nelle sue confessioni dichiarò di essere al soldo di terroristi di origine cubana.

Questo fatto s'inquadra negli atti d'aggressione organizzati dalla mafia cubano americana di Miami e dalla CIA statunitense.

La presentazione del libro "Il ragazzo del Copacabana" in Santiago de Cuba s' inserisce nell'iniziativa del "Concerto per la pace e contro il terrorismo" che il gruppo di Danza Contemporánea di Cuba terrà in quattro province del paese.

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