10 novembre 2003

 

 Da molti anni i rappresentanti del Governo degli Stati Uniti si dedicano a confezionare e consegnare alle autorità cubane elenchi di persone alle quali il Governo di Cuba, dicono, non concede il permesso di uscita dall'Isola, anche se costoro hanno ottenuto il visto per emigrare negli Stati Uniti.

 

 Questo è il caso dell'elenco di 636 persone presentato dalla delegazione nordamericana durante l'incontro per le conversazioni sull'emigrazione che si è svolto lo scorso 6 di giugno a New York. Questo elenco è stato manipolato in maniera brutale e bugiarda dalle  autorità degli USA che hanno accusato Cuba di violare gli accordi sull'emigrazione.

 

 Il Ministero degli Esteri di Cuba, in forma responsabile ha cercato tutte le informazioni che riguardano l'elenco con l'obiettivo di rispondere con verità ai fatti.

 

 Il Ministero desidera ora denunciare pubblicamente che l'elenco è pieno di falsità e che nulla corrisponde alla realtà.

 

 In tutti gli incontri per le conversazioni sull'emigrazione nei quali è affiorato questo tema, come nei contatti tra i rappresentanti del Governo degli USA, Cuba ha richiamato l'attenzione sugli errori e i dati falsi inclusi negli elenchi che denotano superficialità e mancanza di serietà da parte di chi li elabora.

 

 Nonostante le denunce di Cuba, oltre ad includere i nomi di persone ripetutamente, le autorità nordamericane hanno continuato ad elencare i nomi di altre già emigrate negli USA, di cittadini che non hanno mai chiesto il visto e di altri che non sono partiti per questioni di carattere personale o altri motivi al di fuori delle decisioni delle autorità cubane.

 

 Questo è il caso di 414 cittadini elencati nella lista di 636 persone, ossia il 66,2% delle persone incluse.

 

  Alcune cifre rivelano chiaramente le menzogne contenute in questo elenco:

 

 Tra le 636 persone che si dice hanno ricevuto il visto per emigrare negli USA c'è un gruppo di 58 cittadini che non ha mai avuto questo visto.

 

 87 persone sono già andate negli Stati Uniti e 46 lo avevano fatto prima del maggio del 2003, ossia molto prima della data in cui i rappresentanti del governo degli USA hanno consegnato la famosa lista.

 

 90 persone incluse nella lista sono state autorizzate dalle autorità cubane, ma non hanno ancora deciso se andare o meno negli USA per ragioni personali che non riguardano le autorità cubane.

 

 Un gruppo di 179 persone dell'elenco non ha mai chiesto il visto e non è mai andato nell'ufficio di interesse degli USA

 

11 persone appaiono ripetutamente nell'elenco.

 

 Il Governo cubano ha dimostrato che il numero dei cittadini ai quali non è stato dato il permesso di emigrare - 196 - in questo caso e sul quale le autorità cubane hanno applicato le proprie leggi sull'emigrazione in forma sovrana e in accordo con le leggi dell'Isola, rappresenta una minima parte, equivalente  a meno dell'1% del totale delle persone che sono emigrate negli Stati Uniti.

 

 Questa cifra contrasta evidentemente con le migliaia di casi ai quali il governo degli USA nega la possibilità di emigrare in forma sicura, legale e ordinata e anche di viaggiare temporaneamente in questo paese per visitare i familiari.

 

 Cuba conferma la propria volontà di continuare ad onorare come ha fatto sino ad oggi gli Accordi sull'Emigrazione e lamenta che le autorità degli USA cerchino con questi elenchi di occultare le loro flagranti mancanze e violazioni di questi accordi.

 

 Cercare di incolpare Cuba e di non riconoscere che le principali violazioni degli impegni firmati dai due paesi nel settembre del 1994 sono la "Legge de Ajuste Cubano" e la politica dei "Piedi bagnati, piedi asciutti" che sono veri stimoli alla emigrazione illegale e all'uso della violenza per cercare di farlo, sono esempi ulteriori del tradizionale uso della menzogna da parte del Governo degli Stati Uniti per cercare di giustificare la irrazionale politica contro Cuba.