LA MORTE DEL PROCURATORE ANDERSON

L’ex poliziotto venezuelano José Guevara ha partecipato al complotto terrorista per assassinare Anderson. Arrestato dall’FBI nel luglio 2001 mentre stava estorcendo denaro al peruviano Vladimiro Montesinos, Guevara non solo fu rilasciato senza venire accusato di estorsione ma ottenne, grazie al capo del FBI di Miami Héctor Pesquera, lo status di testimone del crimine che gli permise di stabilirsi negli USA, sotto la protezione della polizia.

 

 

J.G. Allard (speciale per Granma Internacional)  8 dic. 2004

 

 

 

L’attentato contro il procuratore venezuelano Danilo Anderson è stato preparato in Florida e l’ex poliziotto José Guevara – arrestato e poi rilasciato nel giugno 2001 senza venire accusato dall’allora capo del FBI di Miami Héctor Pesquera – ha partecipato al complotto, rivela il quotidiano di Caracas Ultimas Noticias citando fonti giudiziarie.

 

Come ricordato recentemente da GI gli uomini di Pesquera, famoso per la sua complicità con la mafia cubano-americana di Miami, arrestarono in un centro commerciale di Miami José Guevara, ex agente dei servizi segreti venezuelani.

 

Questo noto attivista anti-Chavez stava allora cercando, assieme a suo cugino Oto Daniel “Otoniel” Guevara, d'impossessarsi di milioni di dollari, ricattando l’ex capo dei servizi segreti peruviani Vladimiro Montesinos, in quel periodo latitante ricercato dalla giustizia del suo paese e sequestrato segretamente a Caracas.

 

Per ragioni non ancora chiarite, non solo Pesquera rilasciò Guevara senza accusarlo di estorsione, ma gli concesse anche lo status di testimone del crimine, cosa che permise a quest’ultimo di stabilirsi negli USA…mentre cercava di riscuotere una ricompensa di cinque milioni di dollari offerta dal Governo del Perù per la cattura di Montesinos.

 

Pesquera sostenne l’operazione del ricattatore per consegnare la sua vittima, stabilendo contatti col Governo peruviano, mentre non avvisò mai quello del Venezuela.

 

 

RASTRELLAMENTO TELEFONICO

 

 

Secondo Ultimas Noticias è stato un “rastrellamento telefonico” a permettere alla polizia venezuelana di venire a conoscenza dello svolgimento di una riunione in Florida avente lo scopo di pianificare l’attentato contro il procuratore Anderson.

 

Il quotidiano ha reso noto che il complotto è stato architettato in questo incontro, avvenuto a metà settembre, nel quale erano presenti José Guevara Chacon, cugino di Otoniel e Rolando Guevara, attualmente detenuti dalla DISIP venezuelana per la loro partecipazione criminale all’attentato terroristico che è costato la vita al procuratore.

 

“José Guevara risiede a Miami dall’anno 2001, quando fu arrestato dal Federal Bureau of Investigation (FBI), per aver tentato di ottenere una somma di denaro da Vladimiro Montesinos, ex consigliere giuridico di Alberto Fujimori”, conferma il quotidiano, precisando che Guevara fu poi liberato dal FBI “e da allora – secondo le sue dichiarazioni – viene protetto in qualità di testimone dalla stessa FBI”.

 

Poco prima della sua morte, Anderson aveva citato a giucarmonadizio circa 400 persone che sostennero il colpo di Stato guidato dall’imprenditore Pedro Carmona, attualmente rifugiato in Colombia, dove ha ottenuto asilo.

 

Lo stesso giornale ha annunciato che il Pubblico Ministero “non ha bloccato né messo in un cassetto il processo (che continua) agli accusati per il trasferimento, ingresso, permanenza ed occultamento dell’ex consigliere sulla sicurezza del Governo peruviano Vladimiro Montesinos”.

 

“Il caso torna alla ribalta proprio quando due dei presunti implicati, Rolando ed Otoniel Guevara, sono accusati dell’attentato al procuratore Anderson”, precisa Ultimas Noticias.

 

Oltre ad Otoniel José Guevara Pérez ed a Rolando Jesus Guevara Pérez, è coinvolto nel caso Montesinos anche Carlos Luis Mora Villalobos, che fu il medico dell’ex presidente Carlos Andrés Pérez, complice delle attività terroristiche contro il Governo venezuelano.

 

“Nel dicembre 2001 fu realizzata una rogatoria negli Stati Uniti per interrogare José Guevara, dopo che le indagini svolte in Perù,  Costa Rica ed Aruba e che diversi incontri tenutisi nel paese apportarono elementi che coinvolgevano il suddetto cittadino, attualmente residente a Miami”, scrive il giornale di Caracas.

 

“In data 29 ottobre 2003, il Pubblico Ministero chiese al Tribunale 12 di Controllo una misura di privazione della libertà contro José Guevara, per aver commesso i delitti di privazione illegittima di libertà psichica ed occultamento”, segnala il quotidiano.

 

Frattanto la parlamentare Cilia Flores ha annunciato giovedì scorso che esorterà la Procura Generale perché sia portato a termine il processo contro tutti gli implicati nel caso Montesinos, “che sono Otoniel e José Guevara”.

 

Ha ricordato che la commissione della quale ha fatto parte per tre anni ha raccolto informazioni sull’argomento e che i suddetti cugini “sono rei confessi”, così come risulta dalla pratica depositata presso il Pubblico Ministero.

 

Nel novembre 2002, Cilia Flores aveva dichiarato in un’intervista concessa al sito web Ewd Voltaire che l’indagine condotta sul caso Montesinos nei mesi successivi alla sua estradizione, “aveva dimostrato che questi era stato ‘seminato’ in Venezuela dalla CIA”.

 

Héctor Pesquera ha gestito per anni il piano di impunità della Casa Bianca a favore dei gruppi terroristici di Miami.

 

Legato personalmente a capi terroristi di Miami come José Basulto ed Horacio Garcia, Pesquera conosce ogni dettaglio delle cospirazioni contro Cuba e Venezuela che furono architettate nella metropoli della Florida mentre dirigeva la locale polizia federale.