Le restrizioni nordamericane

 

 danneggiano le vendite a Cuba

 • Incontro tra dirigenti cubani e produttori agricoli statunitensi

 

(PL) - Cuba ha speso quest'anno circa 300 milioni di dollari in altri mercati per delle restrizioni che ostacolano il commercio libero con gli Stati Uniti, ha informato Pedro Alvarez, presidente di Alimport.

 

Al termine di un incontro con produttori e commercianti di prodotti agricoli statunitensi, il funzionario cubano ha denunciato che le  ultime misure  dettate dall' Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro, rendono più cari i  prodotti e creano sfiducia e incertezza tra le parti.

 

Nel febbraio di quest'anno la OFAC ha disposto un nuovo obbligo per Cuba: pagare in contanti l'acquisto dei prodotti agricoli prima della partenza delle navi dai porti degli USA.

 

Le autorità cubane pagavano le merci dopo la partenza o all'arrivo nell'Isola in un tempo di 72 ore e questo è avvenuto dal 2001, quando iniziarono le vendite degli alimenti.

 

Alvarez ha segnalato che Cuba quest'anno potrebbe comprare anche un milione di tonnellate di riso e la metà si potrebbe comprare negli USA, mantenendo i soci commerciali tradizionali, ma sino ad oggi le importazioni sono state minime.

 

Se non esistessero le restrizioni per gli acquisti in questo mercato  Cuba potrebbe comprare per 750-800 milioni di dollari quei prodotti che invece deve acquistare in altri paesi.

 

Ci spiace molto per questo danno che le misure apportano  alla popolazione cubana  ed anche alle piccole e medie imprese degli USA per via delle condizioni imposte dalla OFAC, sostenute da Washington, ha detto Alvarez.

 

Nonostante tutto Alimport vuole mantenere i suoi impegni e la sua disposizione a negoziare in ogni genere di transazione, in altri settori, con gli imprenditori nordamericani, poiché Cuba è a favore del libero commercio e dei viaggi senza restrizioni.

 

Kirby Jones, presidente dell'Associazione  per il Commercio Cuba- Stati Uniti, ha spiegato che ci sono 45 entità di 20 stati che formano l'organizzazione per la normalità delle relazioni tra i due paesi.  

 

L'incontro vuole organizzare possibilità e azioni tra i funzionari cubani e gli statunitensi per cui si effettueranno contatti tra il Ministero degli Esteri e il Banco Centrale di Cuba.

 

Jones  ha detto che questo è il miglior momento per incrementare il commercio e non perdere il mercato cubano, poiché per la prima volta una comunità di produttori è danneggiata dalle misure della OFAC ma conta su un maggior sostegno di democratici e di repubblicani.

 

Anche se non si possono sottovalutare i circoli che favoriscono il blocco, Jones ha annunciato l'introduzione quest'anno d'importanti emendamenti che potranno eliminare le limitazioni al commercio bilaterale e ai viaggi.              

 

Una lettera inviata a quattro membri della Camera dei Rappresentanti, firmata da dirigenti di 40 imprese e organizzazioni esportatrici che sostengono  le azioni del Congresso per evitare la perdita di Cuba come cliente che spende  450 milioni di dollari l'anno in prodotti agricoli è  stata ricordata  perchè in questo documento  risalta il fatto che le vendite di prodotti agricoli dagli Stati Uniti a Cuba hanno toccato i 474 milioni di dollari.