GUANTANAMO

Gli USA chiesero ad un detenuto, un cameramen, di spiare Al Jazeera

 

 

 

26/09/2005



Spiare al Jazeera: è quanto hanno chiesto le forze USA a un cameraman della tv araba detenuto a Guantanamo in cambio del suo immediato rilascio.

Stando ad alcuni documenti visionati dal Guardian, il cameraman di nazionalità sudanese, Sami Muhyideen al Hajj, è a Guantanamo dal dicembre del 2001, dopo essere stato arrestato lungo il confine tra Afghanistan e Pakistan dove si trovava per lavoro.


Nei documenti l'uomo sostiene di essere stato interrogato più di 100 volte, ma di non essere mai stato interpellato sull'accusa di terrorismo mossa nei suoi confronti dagli USA, quanto piuttosto  sulla presenza tra il personale di al Jazeera di infiltrati di al Qaida e sui legami tra uno dei presentatori della tv, Ahmad Mansour, e gli estremisti islamici.

Hajj ha riferito di essere stato interrogato anche da personale britannico, a sua volta interessato ad averlo tra le proprie file come spia.

Il cameraman sostiene che nel corso di un interrogatorio i militari USA gli hanno offerto anche la cittadinanza americana: "Mi dicevano, 'se lavori con noi ti insegneremo giornalismo, avrai il visto per qualsiasi luogo dove tu voglia vivere, ti daremo persino la cittadinanza USA, ti proteggeremo, ti daremo soldi. Ti aiuteremo a scrivere un libro e te lo pubblicheremo. Questo indurrà i membri di al Qaida a contattarti e a lavorare con te".