Cuba aumenterà del 50%

la sua capacità energetica

 

M.J.MAYORAL/A.R.JÁUREGUI

 

 

28.5 Entro 11 mesi a partire da adesso il paese potrà aumentare di 1 milione di kiloWatts la sua capacità energetica, come risultato delle riparazioni attualmente in corso negli impianti termoelettrici e nelle reti di trasmissione e distribuzione di elettricità, nonché dell'introduzione di elettrodomestici che beneficeranno le famiglie e permetteranno di ridurre sensibilmente i consumi energetici, ha assicurato ieri il Presidente Fidel Castro.

 

Il leader cubano ha svolto il suo Intervento Speciale nel Palazzo delle Convenzioni, alla presenza della ministra dell'Industria Pesante Yadira García e di quello dell'Industria Siderurgica e Meccanica Fernando Acosta, nonché di Vicente de la O, direttore dell'Unione Elettrica, che hanno informato dettagliatamente sulle tematiche in analisi.

 

Sono stati analizzati in profondità due grandi problemi, il consumo dell'elettricità e quello di combustibile domestico, che sono forse tra i più seri vissuti dalla popolazione cubana. Le soluzioni messe in pratica in entrambi i casi evidenziano l'adozione di formule nuove e ottime per ottenere benessere con la maggior razionalità economica possibile, ha opinato Fidel, il quale ha ricordato la capacità della Rivoluzione di lavorare su più fronti nello stesso tempo, senza trascurarne nessuno.

 

Ha anche spiegato che, nel giro di 11 mesi circa, la disponibilità elettrica negli orari di punta aumenterà del 50% grazie alle nuove installazioni. "Soltanto una guerra od una situazione materiale eccezionale potranno far regredire questi piani, perchè abbiamo nelle nostre mani le risorse per le riparazioni ed il miglioramento tecnologico del Sistema Elettro energetico Nazionale (SEN), per le pentole a pressione (elettriche e tradizionali), i fornelli elettrici, i ventilatori, le lampadine che risparmiano corrente, le lampade a 'luce fredda' più efficienti, le giunte ed i termostati per migliorare il funzionamento dei frigoriferi", ha sottolineato Fidel, ribadendo che i rapporti con Cina e Venezuela daranno un impulso a tutto quel che stiamo facendo nel nostro paese.

 

GLI SFORZI IN VISTA DELL'ESTATE

 

Yadira García, membro del Burò Politico e ministra dell'Industria Pesante, ha ribadito che la situazione è molto tesa, così come era stato comunicato alcune settimane fa al nostro popolo.

 

Ciò è dovuto alla decisione di riparare un importante gruppo di unità prima che inizi l'estate, quando gli studenti e molte altre persone saranno in vacanza ed il caldo renderà inevitabile l'aumento del consumo energetico domestico.

 

"Nel mese di maggio", ha detto, "sono state scollegate unità per un totale di 800 Mega Watts, per permettere le piccole e grandi riparazioni in corso nelle differenti installazioni".

 

"L'Unione Elettrica", ha ricordato, "aveva pianificato una determinata quantità di lavoro strategico per i mesi di aprile, maggio e giugno, in modo da poter arrivare a luglio in condizioni migliori, anche se non ottime".

 

"L'obsolescenza del sistema elettroenergetico cubano", ha chiarito, "non permette il suo recupero totale né il ripristino dei suoi indicatori iniziali di efficienza. Inoltre, per garantire il funzionamento delle stesse centrali termoelettriche, viene consumato il 7% della generazione, si verificano perdite nelle reti di trasmissione e distribuzione (nell'ordine del 17-18%) e a questo si unisce l'inefficienza accumulata dagli impianti domestici. Tali fattori rendono necessario disporre, se non si vogliono i deficit e le inevitabili tensioni che ne derivano, di una generazione superiore alla domanda reale del paese".

 

La titolare del Ministero dell'Industria Pesante (MINBAS) ha relazionato sulla portata degli attuali lavori di mantenimento nelle centrali termoelettriche 'Renté' e 'Felton', con quattro unità ferme, che provocano la mancanza di 550 megaWatts di corrente. Si prevede che le due unità della 'Renté' entreranno in funzione all'inizio di giugno, mentre quelle della 'Felton' lo faranno nei primi giorni di luglio. "Dopo queste opere", ha messo in risalto la Ministra, " il reinserimento degli impianti nel sistema avverrà in condizioni molto favorevoli".

 

"In aprile", ha aggiunto, "è stato possibile distribuire l'interruzioni dell'erogazione di corrente in maniera più equa e controllata, poiché il deficit di generazione è stato minore, ma a maggio la situazione è divenuta più complessa: agli 800 megaWatts fuori servizio per manutenzione si è aggiunta la paralisi della centrale 'Guiteras' per una riparazione urgente durata quattro giorni".

 

"Come era stato detto", ha segnalato Yadira, "anche giugno sarà un periodo complesso dal punto di vista delle capacità di generazione disponibili rispetto alla domanda della popolazione, che crescerà con il caldo e perchè l'economia del paese ha aumentato significativamente la sua attività".

 

"La strategia", ha enfatizzato, "è quella di stabilire una scala di priorità nell'utilizzo delle risorse, diminuire le perdite in rete ed il consumo domestico, per riuscire ad arrivare ai mesi estivi in condizioni favorevoli".

 

Su questo tema il Presidente Fidel Castro ha puntualizzato che "la crescita della domanda nel periodo vacanziero fluttua tra un 15 ed un 20% rispetto al resto dell'anno. E' importante dire che si stanno compiendo sforzi eccezionali per evitare una situazione di maggior complessità durante l'estate, quando l'interruzione della corrente è più mortificante e sgradevole".

 

Vicente de la O, direttore dell'Unione Elettrica, ha informato su un programma messo in pratica nel paese da circa cinque settimane che, nell'arco di un anno e mezzo, dovrà risolvere i principali problemi pregiudicanti la disponibilità e la qualità del servizio elettrico.

 

Secondo De la O, un fattore non secondario dei problemi del SEN è determinato dalla sua cattiva qualità. La media delle ore d'interruzione annuale della corrente per ogni abitazione è di 59 ore, causata dalle avarie della rete, cifra che potrebbe ridursi a 11 ore in un periodo non superiore ai due anni, grazie ai lavori previsti.

 

Il piano comprende il cambio di più di 1.900.000 'breckers' (apparecchi piccoli ed efficaci che garantiscono la protezione totale dell'abitazione e del trasformatore corrispondente) domestici in cattivo stato in tutta l'Isola; la sostituzione di più di 1.500.000 conduttori che vanno dal palo alla casa, cominciando da Città de L'Avana e continuando con le province di Pinar del Río e Holguín. Ha anche informato che si sta lavorando al cambio dei pali (finora ne sono stati installati 4.500 nuovi nella capitale) e di trasformatori (21.000 nazionalmente nei prossimi 18 mesi).

 

Molti di questi vengono fabbricati nel paese. Il direttore dell'Unione Elettrica ha precisato che la media nazionale di produzione dei trasformatori è attualmente di 7.000 all'anno, ma si prevede che nel 2006 salirà a 15.000.

 

I laboratori del Ministero delle Costruzioni (MICONS) e dell'Unione Elettrica producono pali di calcestruzzo alti 30 e 35 piedi, ad un costo inferiore a quello di importazione. Sta progredendo anche la produzione di cavi elettrici per le connessioni, per fabbricare i quali sono stati acquistati moderni macchinari e si importa alluminio e PVC dal Venezuela.

 

De la O ha messo in risalto che parallelamente si sta operando per l'introduzione del cosiddetto "lavoro a caldo", una specialità per la quale Cuba dispone già di 70 capi brigata formati. Questo tipo di manutenzione viene compiuta senza interrompere il flusso dell'energia, favorendo così gli utenti. Le province di Ciego de Ávila e Granma, per esempio, hanno eseguito lo scorso anno più dell'80% delle loro riparazioni con questo sistema e recentemente sono stati cambiati 2.000 isolatori della linea tra Cienfuegos e Trinidad, utilizzando lo stesso metodo.