Gioia Minuti 26/12/2005


La “Messa Cubana”:

 

 

un successo infinito

 

• Il Sanctus si ripete sul ritmo di palmas y cañas

 

 

Il vice ministro alla Cultura, Abel Acosta ha comunicato che nel 2006 un gruppo d’artisti cubani attuerà in sei occasioni artistiche organizzate dalla Santa Sede in Italia.

 

"Nel 2006 cresceranno gli scambi culturali tra Cuba e il Vaticano", ha detto Acosta che è anche presidente dell’Istituto Cubano della Musica e un eccellente percussionista.

 

Egli ha partecipato (suonando i tambores batá, di origine religiosa) durante l’esecuzione a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, al concerto "Misa cubana a la Virgen del Cobre", in occasione del 70º anniversario delle relazioni ininterrotte tra L’Avana e il Vaticano.

 

Le autorità del Vaticano si sono congratulate per il grande successo del concerto - solo per invitati - al quale hanno assistito molte personalità della chiesa cattolica, membri del corpo diplomatico, della FAO con l’ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede,Rául Roa e molti altri dirigenti.

 

La "Misa cubana a la Virgen del Cobre" (la Patrona Nazionale di Cuba) è stata eseguita per la prima volta dal suo autore, José María Vitier l’8 dicembre del 1996 nella Cattedrale dell’Avana e verrà ripetuta anche alla fine di quest’anno grazie a una decisione presa lì per lì dal ministro alla cultura Abel Prieto, noto scrittore, e dagli artisti durante una conferenza stampa nella quale è stata fatta un’analisi del concerto.

 

Nell’occasione è stato presentato un breve video molto bello ed è stato annunciato che si farà un DVD con tutto il concerto.

 

La vergine della Caridad del Cobre (del rame) dei cattolici è anche l’Orisha Ochún tra i praticanti della Regla de Ocha o Santeria Cubana, culto di origine africana, specificatamente Yoruba.

 

A Roma, la soprano Bárbara Llanes, accompagnata al piano da Vitier e da Maria Victoria del Collado, con il coro Exaudi e l’Orchestra Solista dell’Avana, hanno interpretato l’Ave Maria in latino e in Yoruba, con l’accompagnamento dei tamburi e con i ritmi africani e questo ha impressionato molto il pubblico.

 

Alcuni ambasciatori africani, commossi alle lacrime, hanno dichiarato che non avevano mai sperato di sentire la loro musica in una Basilica cattolica di Roma...

 

"L’enorme potere della cultura e particolarmente di quella cubana permette di superare le barriere, giungendo dove non possono arrivare né la politica, né i diplomatici!” ha detto il ministro alla cultura Abel Prieto che ha sostenuto che l’opera di Vitier: "È una delle grandi opere della cultura cubana, con una grande capacità di sintesi e di agglutinamento delle diversità culturali dell’Isola, dove si mescolano Europa e Africa!”

 

Il presidente Fidel Castro, lo scorso 16 novembre ha avuto incontrato, in un’atmosfera costruttiva e amichevole, i Vescovi cattolici e il Nunzio Apostolico a Cuba, in occasione del 70º Anniversario delle relazioni dell’Isola con il Vaticano. All’incontro era seguita anche una cena, ricordando l’atmosfera creata durante la visita del Papa Giovanni Paolo II.

 

Amaury Pérez, uno straordinario cantante molto eclettico, ha dichiarato sorridendo che alcuni Cardinali a Roma chiedevano preoccupati e ironici: “Ma cos’è questa Messa Cubana?”,ma alla fine tutti i presenti al concerto erano davvero compiaciuti e commossi.

 

La Messa cubana è stata eseguita già 120 volte, sempre con un gran successo. La prima volta fu presentata nella Cattedrale dell’Avana ‘8 dicembre del 1996 e in quasi dieci anni è arrivata fino a Roma, in Vaticano!

Scrive Cintio Vitier, padre di José Maria e uno dei più grandi intellettuali e poeti di Cuba e dell’America Latina: “I nostri Indios rubavano l’immagine della Vergine della Carità del Cobre perchè trascorresse la notte con loro nelle grotte e nelle capanne.

 

Non si può stabilire quale dei due gesti, rubare l’immagine o restituirla l’indomani fosse più significativo e commovente... Fu un negro schiavo a vedere per la prima volta la Vergine da una barca nella Baia di Nipe. Questa Vergine è divenuta la Patrona dell’Isola grazie alle richieste di migliaia di veterani della guerra d’indipendenza, che ottennero nel 1916 che il Papa Benedetto XV consacrasse questa Madonna come Patrona di Cuba”. Maria Felicia Pérez, solista e direttrice del Coro Exaudi, Amaury Pérez, Barbara Llanes, soprano, Alfredo Muñoz come primo violino, Maria Victoria del Collado e José Maria Vitier al piano, Luis Barrera e Abel Acosta come percussionisti sono stati gli artefici di questo meraviglioso concerto diretto da Silvia Rodríguez.

 

Madre Tecla, la più alta responsabile delle Suore Brigidine, nota a Cuba e amica di Fidel Castro, ha aiutato molto nell’organizzazione del concerto ed ha offerto ospitalità a tutti gli artisti nella sede dell’Ordine di Santa Brigida.