Il Direttore Generale della FAO ha

riconosciuto il sostegno di Cuba


Jacques Diouf ha messo in risalto l’impegno per la giustizia del Presidente Fidel Castro,

a favore dei poveri e degli affamati del mondo

 

   
 

M.Á.UNTORIA PETROSO / 25 agosto 2005

 

Il ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha ricevuto ieri nella sede del suo ministero il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Jacques Diouf.

Durante il cordiale incontro, Pérez Roque e Diouf hanno passato in rassegna lo stato della collaborazione di quest’organizzazione dell’ONU col nostro paese.

Il ministro cubano ha dato il benvenuto all’illustre visitatore e, a nome del Governo e del Popolo di Cuba, ha ringraziato per l’intensa e utile collaborazione che la FAO ha sviluppato con la nostra isola durante il suo mandato. Si è congratulato per la straordinaria opera dirigente di Diouf e per il suo lavoro dedicato al conseguimento degli obiettivi dell’entità da lui guidata.

Pérez Roque ha affermato che il lavoro della FAO costituisce un modello di come le istituzioni internazionali delle Nazioni Unite dovrebbero applicare la loro vocazione di cooperazione rispettosa con le nazioni ed ha ribadito al Direttore Generale della FAO l’impegno ed il sostegno di Cuba al lavoro di quest’organizzazione internazionale.

Jacques Diouf ha commentato positivamente lo sforzo ed i risultati di Cuba nel raggiungimento delle mete del Summit su Alimentazione ed Obiettivi del Millennio.

Durante la conversazione Diouf ha ricordato con piacere la partecipazione del leader della Rivoluzione Fidel Castro al Summit Mondiale sull’Alimentazione, svoltosi a Roma nel 1996, mettendo in risalto l’impegno del leader della Rivoluzione a favore dei poveri e degli affamati del mondo. Ha anche reso pubblica la sua riconoscenza all’opera di collaborazione offerta da Cuba ai paesi caraibici attraverso l’organizzazione che dirige.

La FAO, fondata nel 1945, ha la missione di elevare il livello di nutrizione, le condizioni di vita, di migliorare il rendimento e l’efficienza nella distribuzione dei prodotti agricoli, di favorire le condizioni di vita delle popolazioni rurali e di contribuire all’eliminazione della fame nel mondo.