Dodicimila panamensi si opereranno

alla vista ogni anno a Cuba

• Fidel ha ricevuto nel Palazzo della Rivoluzione il Presidente Martín Torrijos,

che si è recato a L’Avana per ricevere il primo gruppo di 74 pazienti dell’Istmo

 

 

Avana 1 dicembre 2005

 

Il presidente Fidel Castro ha sostenuto conversazioni ufficiali con il capo di Stato panamense Martín Torrijos, che si è recato a L’Avana per ricevere i primi 74 pazienti di questo paese che verranno operati alla vista come parte dell’Operazione Miracolo.

 

Torrijos, dopo aver svolto un intenso programma il 30 novembre, è stato salutato all’aeroporto da Fidel, che ha espresso la sua soddisfazione per la visita.

 

Il capo di Stato panamense, mentre riceveva personalmente i suoi compatrioti (accompagnato dal Ministro cubano della Salute Pubblica José Ramón Balaguer), ha testimoniato "l’inizio di nuovi legami di cooperazione, fraternità e intesa tra Panama e Cuba".

 

"Oggi comincia il miracolo dell’Operazione Miracolo", ha detto esprimendo gratitudine per la solidarietà e il sostegno del popolo e del Governo cubani per aver restituito "la speranza a molti panamensi".

 

Questo primo gruppo costituisce l’inizio della messa in pratica di un accordo tra i Ministeri della Salute di entrambe le nazioni, per realizzare fino a dodicimila operazioni chirurgiche all’anno con medici cubani altamente qualificati e tecnologie avanzate nel campo dell’oftalmologia.

 

"Non ci sono le condizioni per realizzare a Panama questi interventi ed il progetto, realmente, ha un grande impatto sociale nel nostro paese", ha asserito Torrijos.

 

Tra i pazienti ci sono cinque bambini e 20 membri delle comunità indigene panamensi, cosa che evidenzia che i settori poveri saranno i principali beneficiati.

 

La delegazione guidata dal Presidente di Panama ha visitato il Centro Oftalmologico ‘Ramón Pando Ferrer’, dove si prevede di realizzare il prossimo anno seicentomila operazioni agli occhi. In questa installazione sono stati operati nel 2005 circa cinquantamila persone con malattie della vista provenienti da più di 15 paesi, fondamentalmente alle cateratte, come parte dell’Operazione Miracolo, un progetto sostenuto dai Governi di Cuba e Venezuela.

 

Torrijos ha visitato anche la scuola speciale ‘Solidarietà con Panama’ per bambini con handicaps fisico-motori, ammirando "questa grande opera di resistenza e dal grande valore umano".

 

 

 

L'Operazione Miracolo a Cuba

 

farà bene ai poveri panamensi

 

 

23 nov.'05 - PL

 

Molte famiglie povere applaudirono oggi, con allegria ed emozione, il lancio in Panama dell'Operazione Miracolo che permetterà l'attenzione oftalmologica gratuita, a Cuba, di più di 48 mila persone a partire dalla prossima settimana.

Il centro di salute del quartiere San Isidro, nel dipartimento di San Miguelito della capitale panamense, é stato lo scenario dell'atto di presentazione dell'Operazione Miracolo, alla presenza della Prima Dama della Repubblica, Vivian Fernández de Torrijos.

"Sarà in beneficio dei settori più poveri della nostra popolazione con un servizio di prima qualità completamente gratuito che permetterà l'intervento chirurgico di patologie come le cataratte, strabismo, pterigium e ptosis palpebrale" ha detto la Prima Dama.

Si tratta di un gesto pieno di generosità da parte di Cuba che si iscrive dentro gli accordi raggiunti dai ministeri della Sanità di entrambi i governi.

"Speriamo di cominciare la settimana entrante con voli giornalieri nel caso in cui la domanda lo richieda. Si abilitarono già quattro centri ospedalieri nel paese per servire i pazienti che necessitano di questa meravigliosa Operazione Miracolo" aggiunse Fernández di Torrijos.

Da parte sua, l'ambasciatore di Cuba in Panama, Carlos García Trápaga, disse che l'inizio di questa campagna di chirurgia oculare per i segmenti più bisognosi della popolazione panamense costituisce un momento di enorme felicità per i due paesi.

"Restituirgli o migliorargli la vista a qualunque persona di scarse risorse o che vivono in condizioni di estrema povertà, esalta lo spirito. Per ciò, ripeto che le porte della medicina cubana sono aperte per i panamensi" ha commentato il diplomatico.

Il vice ministro della Sanità della nazione istmica, Dora Jara, spiegò a Prensa Latina che esiste una cifra stimata da servire di 12 mila panamensi per un periodo di quattro anni, per un totale di 48 mila.

"Tuttavia nella nostra visita a Cuba abbiamo constatato che esiste flessibilità in termini di cifre e patimenti e c'è disposizione, purché la capacità lo permetta, per analizzare nuovi casi".

"In teoria avevamo qui tremila casi non risolti di persone, con basse entrate, con malattie oftalmologiche. Ma la quantità aumenterà sensibilmente nella stessa misura in cui la gente conoscerà la solidarietà cubana con l'Operazione Miracolo".

Il vice ministro osservò che durante il suo soggiorno a L'Avana ha avuto l'opportunità di avere un colloquio con numerosi pazienti che si dichiararono totalmente soddisfatti delle attenzioni ricevute da parte degli specialisti cubani.