Cuba esorta la comunità internazionale ad esigere l’estradizione di Posada Carriles

in Venezuela

22 luglio 2005

 

Nazioni Unite (PL) - Cuba ha esortato la comunità internazionale ad esigere dal governo degli Stati Uniti di compiere l’obbligo di estradare in Venezuela il terrorista d’origine cubana Luis Posada Carriles.

 

Consideriamo grave il fatto che Washington abbia deciso di accogliere Posada Carriles, cambiando la sua situazione giuridica per permettere la sua presenza degli USA ha detto Yuri Gala, incaricato degli Affari dell’ Ambasciata di Cuba presso le Nazioni Unite.

 

Intervenendo nella sessione del Consiglio di Sicurezza dedicato al tema della lotta contro il terrorismo, Gala ha detto che l’azione di Washington costituisce un affronto a tutte le vittime del terrorismo nel mondo intero e ai loro familiari, includendo lo stesso popolo nordamericano.

 

Il diplomatico ha spiegato al massimo organismo della ONU che il 17 maggio scorso le autorità degli USA sono state obbligate data la crescente pressione internazionale ad arrestare Posada Carriles che era entrato illegalmente negli Stati Uniti.

 

Egli ha ricordato che il terrorista ha poi chiesto asilo politico per i servizi prestati agli USA durante più di 40 anni di lavoro per la CIA e al servizio delle forze armate nordamericane.

 

Gala ha spiegato che il Venezuela ha chiesto l’estradizione di Posada per processarlo nel paese poiché costui è fuggito da un carcere dove era detenuto per il sabotaggio di un aereo civile cubano, che costò la vita di 73 persone.

 

Il mio paese desidera approfittare di questa opportunità per reiterare la convinzione che la sola misura corretta che può adottare il governo degli USA è acconsentire all’estradizione richiesta dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela.

 

L’incaricato cubano ha ribadito la richiesta del suo governo al Comitato contro il Terrorismo nel Consiglio di Sicurezza, perchè valuti le informazioni presentate da Cuba.

 

Egli ha segnalato che ha la speranza che il lavoro del Consiglio possa condurre alla fine dell’impunità che godono i terroristi nel territorio degli USA e sono coloro che hanno realizzato e realizzano azioni di terrorismo contro Cuba.

 

Gala ha ricordato la Risoluzione 1373 del 2001, approvata dal Consiglio e proposta dagli Stati Uniti che stabilisce chiaramente l’obbligo da parte di tutti i paesi di assicurare per un giudizio chiunque partecipi o presti sostegno al finanziamento, pianificazione, preparazione o commissione di azioni di terrorismo.

 

Inoltre la risoluzione prevede di prendere misure effettive per impedire il transito terrorista e negare rifugio non solo ai terroristi, ma anche a coloro che li proteggono.

 

Speriamo che non accada al terrorista Posada Carriles quello che è avvenuto con Orlando Bosch e ad altri rei confessi di origine cubana, responsabili di lutti di decine di famiglie cubane, che vivono liberamente negli Stati Uniti e passeggiano per le strade di Miami.

 

All’inizio del suo intervento Gala ha trasmesso al popolo britannico la solidarietà del suo paese dopo gli attentati di Londra che hanno provocato la morte di 56 persone innocenti con centinaia di feriti.

 

"Come ha detto il presidente del mio paese nel suo messaggio alla Regina Elisabetta II, il popolo di Cuba che è stato vittima del terrorismo per più di quarant’anni, condivide il dolore della popolazione inglese e condanna questo ingiustificabile atto".