Com’è possibile che l’UE non
abbia denunciato la presenza di Posada negli USA?

 

J.G. Allard (di GI)

 

10.6 "Com’è possibile che l’UE non abbia denunciato la presenza di Posada negli USA?", si chiede Salim Lamrani, ricercatore dell’Università parigina della Sorbona, in una conversazione con GI svoltasi durante l’Incontro Internazionale contro il Terrorismo.

 

"L’UE è una potenza economica, ma a livello diplomatico non è così. E’ sempre stata allineata sulle posizioni degli USA. Di esempi in questo senso ce ne sono molti. Quello più evidente è costituito dal caso Luis Posada Carriles", ha affermato Lamrani.

 

L’universitario parigino ha ricordato che l’UE, "così propensa ad allinearsi con tutte le posizioni degli USA", si è affiancata a Washington anche durante la recente sessione della Commissione sui Diritti Umani dell’ONU a Ginevra, adottando una posizione di condanna.

 

"Ha sostenuto la politica aggressiva di Washington e ha fatto sua la risoluzione contro Cuba, il cui vero scopo è quello di giustificare le aggressioni e le sanzioni economiche nei confronti dell’Isola. Nello stesso tempo – basta vedere come la doppia morale spadroneggia nelle questioni internazionali – l’UE ha rifiutato il suo assenso nei confronti di una risoluzione richiedente un’indagine imparziale delle Nazioni Unite a Guantánamo ed ha esercitato pressioni sugli altri paesi affinché non la votassero".

 

Per Lamrani "l’UE è quasi un lacchè di Washington, soprattutto per quanto riguarda le questioni importanti, nelle quali non osa pronunciarsi contro gli USA."

 

"Com’è possibile che, nel bel mezzo della cosiddetta lotta contro il terrorismo, l’UE non abbia fatto una dichiarazione sulla presenza negli USA del terrorista più importante dell’emisfero? Perché non chiede che venga giustificata la presenza di Posada in territorio USA e la sua estradizione in Venezuela? Non ha fatto proprio nulla, dimostrando chiaramente che, quando si tratta di Cuba, si affianca sempre alla politica aggressiva nordamericana".

 

Il ricercatore ha definito l’esistenza dei campi di concentramento a Guantánamo come "uno dei maggiori scandali della nostra epoca".

 

Secondo Lamrani la stampa internazionale agisce secondo un copione prestabilito, che impedisce vengano trattate le questioni fondamentali.

 

"Il terrorismo contro Cuba non può essere trattato nella stampa internazionale perché viene tenuto fuori dal dibattito", ha affermato.

 

"Com’è possibile che in quest’epoca di Guerra contro il Terrorismo non si parli del caso dei Cinque? Persone che hanno rischiato la loro vita per impedire la realizzazione di atti terroristici contro Cuba e per proteggere i cittadini nordamericani, i quali avrebbero potuto essere le vittime di quei terroristi", ha concluso il ricercatore.