Posada non ha le carte per ricevere asilo negli USA

• Non rientra nemmeno tra i "beneficiati" della Ley de Ajuste
• L’avvocato Pertierra ha risposto a Cubadebate

 

 

22/6 - Un giudice di El Paso ha fissato al 19 d’agosto l’inizio del processo contro il terrorista Posada Carriles per la sua immigrazione ed ha posposto l’udienza per la cauzione al 24 giugno, per cui in questi giorni è sempre detenuto.

 

Il terrorista rimarrà sotto custodia delle autorità nordamericane dell’emigrazione anche dopo la prima udienza che avverrà il 31 di giugno davanti al giudice William Abbot e sarà costui che deciderà se trasferirlo o meno a Miami.

 

Abbot, un giudice del Centro Migratorio di Detenzione di El Paso, in Texas, ha previsto di stabilire dopo il 24 giugno se concedere la libertà vigilata con cauzione a Posada Carriles, accusato di essere entrato illegalmente negli Stati Uniti.

 

L’avvocato della difesa di Posada Carriles, Eduardo Soto, ha detto che il suo cliente è residente legale nel paese e che non ha mai abbandonato questo status, anche se i suoi vincoli con il governo, durati 24-30 anni gli hanno impedito di ritornare negli Stati Uniti. Quel che l’avvocato Soto non ha detto è che Posada Carriles rimase in Venezuela vari anni prima di organizzare l’esplosione di un aereo civile cubano, perchè l’argomento non è valido per difendere la residenza negli USA se il giudice si attiene strettamente alle leggi.

 

Il terrorista è autore, dal territorio venezuelano di un attentato contro un aereo cubano nel 1976, che provocò la morte di 73 persone e di altre azioni terroristiche in alberghi dell’Avana, nel 1997, che causarono 1 morto. Inoltre è responsabile di molteplici attentati eseguiti con bombe contro luoghi d’interesse cubano all’estero negli anni settanta, in connessione con la CIA.

 

Riproduciamo alcune risposte dell’avvocato José Pertierra, un avvocato cubano che lavora a Washington DC, date a Cubadebate. Pertierra è uno specialista in temi di emigrazione.

 

Domanda: - Lei ritiene che Posada Carriles possa chiedere asilo negli Stati Uniti?-

 

J.P.: - No. Per concedere l’asilo a una persona è indispensabile provare che esiste una ragione per la quale ha timore di persecuzioni e questo timore dev’essere ragionevole e basato su un’opinione politica, nella sua religione, nella sua nazionalità, nella sua razza o perchè fa parte di un gruppo sociale perseguitato.

 

La preoccupazione di Posada Carriles di essere processato per i delitti commessi violando il codice penale del Venezuela o di Cuba non rientra nelle persecuzioni con diritto all’asilo, perchè sono procedimenti giudiziari che derivano da una legge che non è persecuzione.

 

Domanda: – Che significa in un’eventuale caso di asilo il fatto che Posada sia evaso da una prigione venezuelana dov’era rinchiuso per l’attentato contro un aereo con 73 persone a bordo? -

 

J.P.: - Posada potrebbe sostenere che non è mai stata stabilita la sua colpevolezza per la bomba dell’aereo della Cubana de Aviación perchè lui è scappato di prigione prima che il processo terminasse, ma senza dubbio la legge non necessita precedenti penali per declassificarlo per l’asilo se ci sono ragioni per cui si deve credere che è stato commesso un delitto serio al di fuori degli Stati Uniti. La persona in questione quindi non ha diritto all’asilo. Inoltre Posada ha ammesso nel 1998 al The New York Times di aver organizzato gli attentati contro gli alberghi cubani e luoghi turistici. Questo è costato la vita a Fabio di Celmo e 11 persone sono state ferite nel 1997. Il semplice fatto di avere ammesso gli elementi di un delitto ha lo stesso valore davanti alla legislazione nordamericana della condanna di un tribunale. Una persona che ammette di aver cospirato per ammazzare persone innocenti con bombe è, per definizione, pericolosa e se ci sono ragioni per le quali si deve pensare che un individuo è un pericolo per la sicurezza del paese, non esiste più il diritto d’asilo.

 

Domanda: - Secondo la Ley de Ajuste Cubano quando un cittadino dell’Isola vive per un anno e un mese negli USA con un visto e un "parole" ha diritto alla residenza. Posada può beneficiare di tutto questo?-

 

J.P.:- No. Posada non ha avuto il "parole", cioè il permesso di vivere in un paese sulla fiducia e senza questo non esiste il diritto all’applicazione della Ley de Ajuste. Supponendo che gli concedano il "parole", egli dovrebbe aspettare un anno e un giorno per chiedere la residenza, ma nemmeno in questo modo lo potrebbe fare perchè i suoi delitti precedenti lo impediscono. Il codice dice che chi ammette di aver commesso atti che costituiscono elementi essenziali di un delitto di carattere morale non sono ammissibili negli Stati Uniti.

 

Posada ha confessato alla stampa nordamericana i suoi atti di terrorismo. Qualsiasi persona che sia stata coinvolta in azioni di terrorismo con l’intenzione di provocare la morte, non ha il diritto di ottenere la residenza.

 

Domanda: - Posada può ottenere la libertà grazie al concetto legale del "parole"?

 

J.P.: - No. La legge esige al Dipartimento di Sicurezza di detenere obbligatoriamente le persone che non sono ammissibile negli USA perchè hanno commesso un delitto di carattere morale e atti di terrorismo.

 

Stando alla sezione 412 del detto Acta Patriottica, il procuratore generale può detenere le persone sospette di essere terroristi mentre si inizia il processo penale. Non poter avere la libertà sulla fiducia (parole) non permette di ottenere l’applicazione della Ley de Ajuste Cubano.-

 

Domanda : - Nonostante tutti gli impedimenti legali per la concessione d’asilo e della residenza, un terrorista come Posada potrebbe evitare la deportazione?-

 

J.P.:- No. Anche se una persona non ha diritto all’asilo per i suoi delitti precedenti può proteggersi con il Convegno contro la Tortura, ma in questo caso Posada non ne ha diritto perchè le sanzioni legali di questo debito processo non sono tortura.

 

Domanda:- Che meccanismo legale potrebbe usare il governo degli Stati Uniti per proteggere questo terrorista?-

 

J.P.: - Nessuno-