L’Ambasciata nordamericana di Panama

 

ha agevolato l’ingresso dei complici di

 

Posada negli Stati Uniti

 

 

 

3.6 Funzionari del governo di Panama e dell’Ambasciata statunitense di questo stesso Paese hanno collaborato per agevolare l’ingreLa "dama" e il suo "cavaliere"sso nel territorio nordamericano dei tre complici di Luis Posada Carriles, amnistiati insieme a lui dalla presidentessa Mireya Moscoso, ha affermato Félix Villarreal, del Fronte Studentesco Rivoluzionario 29 novembre e membro della Coordinatrice Panamense di Solidarietà con Cuba.

 

Il leader studentesco che ha partecipato all’Incontro Internazionale contro il terrorismo, per la verità e la giustizia, all’Avana, ha precisato che a Panama "si stanno analizzando alcune tesi, attualmente in processo di investigazione, secondo le quali, prima dell’amnistia avvennero avvicinamenti tra Ruby Moscoso, sorella della presidentessa, e l’ambasciatrice degli USA, Linda E. Watt.

 

Secondo Villarreal, Ruby Moscoso, con il titolo di "Prima Dama" del Governo di Mireya Moscoso, "ha avuto vincoli in affari, con i membri della Fondazione Nazionale Cubano Americana di Miami ed era incaricata di risolvere gli ultimi particolari della liberazione illegale.

 

fotogrammi di una fuga"Sono partiti rapidamente dall’aeroporto", ha detto Villarreal, ricordando che quando i quattro terroristi sono usciti da Panama, né Posada né i suoi complici hanno dovuto presentare documenti migratorio per salire sui due aerei da turismo che li aspettavano.

 

"Molti panamensi indignati per quell’azione, continuano a esigere che il processo si mantenga aperto contro Posada Carriles e i suoi complici e reclamano che vengano processati anche come autori e complici, la ex presidentessa della Repubblica, il Capo della Polizia Nazionale, Barés e i rappresentanti degli organismi di sicurezza che si sono prestati per favorire la partenza di questi terroristi dall’aeroporto Tocumen".

 

"L’indulto è stato fatto alle spalle del popolo panamense. Quello che hanno fatto è immorale, criminale, incostituzionale. Costoro si sono prestati a proteggere il terrorismo su richiesta del governo degli Stati Uniti", ha dichiarato Féliz Villareal.

 

 

Esigono che il Governo panamense chieda

l’estradizione di Posada Carriles

 

31.5 Organizzazioni panamensi hanno preteso che il presidente Martín Torrijos chieda l’estradizione del terrorista Luis Posada Carriles e dei suoi complici, indultati nell’agosto 2004 dall’ex presidentessa Mireya Moscoso.

 

Luis González Marín, segretario generale dell’Alternativa Patriottica Popolare (APP), ha segnalato che Posada Carriles, Guillermo Novo Sampoll, Pedro Crespín Remón e Gaspar Jiménez Escobedo devono scontare le loro condanne in carceri panamensi.

 

"Di fronte al persistente rifiuto del Governo panamense di sollevare il caso di Posada Carriles, l’APP esige che il criminale venga estradato in Venezuela dagli USA, affinché risponda per gli orrendi crimini commessi contro l’umanità", ha segnalato Marín.

 

La formazione è composta da organizzazioni popolari panamensi di contadini, indigeni, professionisti, operai, studenti, gruppi sui diritti umani, ricercatori e abitanti delle comunità.

 

I quattro terroristi vennero arrestati a Panama nel 2000, mentre stavano preparando un attentato contro il presidente cubano Fidel Castro, che partecipava al X Vertice Ispano Americano.

 

Secondo le indagini, lo sventato tentativo di assassinio di Fidel avrebbe dovuto essere portato a termine con potenti esplosivi durante un atto nell’Aula Magna universitaria, affollata da centinaia di studenti panamensi e di professori.

 

"Per queste ragioni riteniamo, come organizzazione, che non fare niente contro quell’indulto e non intervenire nella questione significa diventare complici e lasciare i criminali impuniti", ha indicato Marín.

 

Posada Carriles è responsabile dell’esplosione in pieno volo di un aereo della ‘Cubana de Aviación’, avvenuta nel 1976, nella quale morirono 73 persone a Barbados. Per questo fatto venne sottomesso a processo nel Venezuela da dove poi fuggì.

 

Nel 1997 questo terrorista organizzò varie azioni con bombe negli alberghi cubani, in una delle quali morì il turista italiano Fabio di Celmo. (PL)