IL NUOVO SEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA STATUNITENSE
Un sonoro ceffone
NICANOR LEÓN COTAYO 9 GENNAIO 2005
L’approvazione del nuovo Segretario alla Giustizia degli USA, Alberto González, è un nuovo ceffone al meglio della popolazione nordamericana e un rinnovato motivo di
USA: DEMOCRATICI COSTRINGONO SENATO A RINVIO CONFERMA GONZALESAnsa (AGI/AFP) - Washington, 20 gen. -
L'opposizione democratica al Senato è riuscita ieri a
rinviare in commissione la conferma della nomina di Alberto Gonzales a
ministro della Giustizia. La motivazione: nella sua audizione il candidato
alla successione di John Ashcroft è stato evasivo riguardo il ruolo da lui
avuto nella definizione della politica della Casa Bianca sulle procedure da
seguire negli interrogatori di presunti terroristi. |
allarme per l’opinione pubblica internazionale.
Venerdì 7 il Senato, controllato dai repubblicani, nonostante le inquietudini originate dalla proposta fatta da Bush e dalla forte opposizione manifestata prima dell’inizio delle udienze per la sua conferma, il The New York Times aveva scritto in un editoriale che González “Viene compensato per quello che ha fatto vergognare la nazione: l’approvazione data all’utilizzo della tortura nelle prigioni militari nordamericane!”
Il Times ha ricordato che la Casa Bianca non ha mai accettato di consegnare documenti che sono essenziali per la realizzazione di un’udienza seria che permetta di confermare o respingere il nuovo Segretario alla Giustizia, ossia il Procuratore Generale del paese.
Al proposito è stato ricordato un Memorandum che González, come assessore, aveva inviato a Bush il 25 gennaio del 2002, nel quale affermava che “La lotta contro il terrorismo rendeva obsoleta la proibizione della tortura stabilita con la Convenzione Internazionale di Ginevra”.
Un mese dopo Bush aveva firmato un ordine nel quale dichiarava la sua autorità di non rispettare le disposizioni di questa Convenzione a proposito del trattamento dei prigionieri di guerra.
Un secondo Memorandum scritto su richiesta dello stesso González nell’agosto del 2002, considerava “Tortura” solo “quello che provocava la morte, la fine delle funzioni di un organo o problemi seri nelle funzioni fisiche”, una definizione molto più ristretta di quella proclamata a Ginevra.
ANSA ha commentato da New York che gli oppositori al candidato di Bush e anche alcuni repubblicani credono che questi abbia fomentato l’uso della tortura in Iraq e nella base navale di Guantanamo.
Il senatore democratico Edward Kennedy ha stimato che si sta cercando di dare una base legale alla tortura e che González non si è pentito dei suoi memorandum che situano Bush stesso al disopra di tutte le proibizioni firmate precedentemente dal suo paese.
Un gruppo di importanti militari in ritiro, poco tempo prima, aveva inviato una lettera nella quale criticavano duramente la scelta del candidato del presidente per la guida del dipartimento alla giustizia.
Sono stati 11 gli ex alti capi dei tre rami militari del Pentagono che hanno firmato la lettera, includendo il generale pensionato John Shalikashvili, che è stato capo dello stato maggiore congiunto.
“González non può essere il Procuratore Generale degli Stati Uniti” ha dichiarato in una conferenza stampa uno dei firmatari, l’ex generale Joseph Hoar, che è stato capo del comando centrale delle forze armate degli Stati Uniti.
L’ex generale James Cullen, che era giudice militare del tribunale di appello dell’esercito di terra, ha affermato nella stessa occasione che González “Non ha gli attributi di base per fare il procuratore generale, che deve avere la capacità di giudicare bene!” valutando il disprezzo espresso da González sulla Convenzione di Ginevra a proposito del trattamento dei prigionieri.
Queste personalità hanno dichiarato che questo potrebbe anche mettere in pericolo i militari nordamericani fatti prigionieri.
Quando Bush, nel mese di novembre scorso, ha annunciato la candidatura di González per questo dipartimento, ha detto che “si tratta di un uomo di acuta intelligenza e sensato giudizio!” .
Adesso, mentre alcuni democratici lo hanno fortemente criticato nel senato, la deputata Ileana Ros – Lehtinen, che rappresenta la mafia cubano americana, ha espresso a González tutti i suoi complimenti e lo ha coperto di elogi mentre ha zittito la pioggia di critiche sull’origine ispanica del candidato.
La scorsa settimana una maggioranza repubblicana lo ha approvato per il Senato. Questa è un’altra mostra del nuovo fascismo elevato alla categoria di politica statale che non dimostra forza, ma è un segno di decadenza e che minaccia di accompagnare Bush durante tutta questa sua nuova presidenza.