Chávez ha assicurato che i popoli non ammettono

più imposizioni e prepotenze
 

V.DE JESÚS - Caracas 20/09/05


Il Presidente Hugo Chávez ha assicurato che "il mondo non accetterà la legalizzazione dell’imperialismo nelle Nazioni Unite. I popoli non ammettono più imposizioni e prepotenze", ha sottolineato il leader venezuelano rivolgendosi alla folla riunita sotto il Palazzo di Miraflores.

I venezuelani si sentono orgogliosi e concordi con l’intervento pronunciato da Chávez all’ONU, un discorso che ha toccato profondamente il sentimento patriottico e del quale si è molto parlato nel mondo.

 

Il Presidente ha riaffermato le sue critiche alla dichiarazione finale della 60° Assemblea Generale delle Nazioni Unite e tra l’altro ha detto che la proposta di una commissione di ricostruzione della pace e la cosiddetta responsabilità di proteggere rientrano nella logica svergognata e immorale dell’imperialismo di cercare di dominare il mondo.

 

Ha commentato che il tema centrale, la lotta contro la povertà, è passato in secondo piano e non è stato dibattuto. Ha precisato che solo negli Stati Uniti esistono circa 40 milioni di poveri ed esclusi; "lo abbiamo potuto constatare in questi giorni. Il Terzo Mondo si trova anche in quel grande paese", ha manifestato.

 

Domenica migliaia di venezuelani hanno dato il benvenuto in Patria al leader della Rivoluzione Bolivariana, dopo il successo del viaggio negli USA ed il suo valoroso e storico discorso all’ONU.

 

L’allegria dei cittadini di Caracas è traboccata sotto il palazzo presidenziale dalle prime ore del pomeriggio.

 

Il Presidente ha precisato che non aveva fatto altra cosa che cercare di raccogliere il sentimento e l’essenza del popolo venezuelano, di porsi all’altezza della speranza e dignità della Patria di Bolívar.

 

"Ho detto quel che dovevo dire. Parlo sempre a nome del mio popolo e dico la verità senza limitazioni di nessun tipo", ha sottolineato dopo aver ricordato che le proposte fatte dal Venezuela in altri forum si sono consolidate con il tempo. "Abbiamo detto 100 verità e continueremo a dirle", ha sostenuto.

 

Il Capo dello Stato ha fatto riferimento alla storia di questi tre giorni nella "Grande Mela" che gli hanno permesso, secondo le sue stesse parole, di entrare in contatto con l’anima degli statunitensi, che ammirano il popolo venezuelano.

 

"Sono le grandi verità che il mondo vuole ascoltare. Ci sentiamo profondamente orgogliosi e contenti di poter contare sulla leadership di un uomo che riflette la coscienza dei venezuelani ed incarna uno spirito di giustizia", ha detto il presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela Nicolás Maduro.

 

Hugo Chávez ha ricordato che il Governo di George W. Bush ha cercato in tutti i modi di impedire la sua partecipazione all’Assemblea Generale dell’ONU, negando i visti al capo della Casa Militare ed al personale medico che lo accompagnava, ma ha segnalato che nessuno ha potuto evitare la sua presenza lì ed il suo contatto con il popolo di quel paese "dal quale scaturirà", ha detto, "la forza per liberare l’umanità dalla guerra".