Venezuela sotto embargo
 


| Mercoledì 26 Ottobre 2005 - 14:27 |
Cristiano Tinazzi |
 

Continua l’embargo non dichiarato da parte americana nei confronti del Venezuela. Dopo aver ‘invitato’ Israele a desistere dal fornire assistenza di tipo militare allo stato venezuelano, ora Washington preme sulla Spagna per vanificare un accordo militare che prevedeva la vendita di 10 aerei di fabbricazione spagnola al governo di Caracas. L’industria spagnola che ha venduto gli aerei al Venezuela, la EADS CASA (European Aeronautic Defence and Space Company) è nata nel 2000 dalla fusione di tre industrie militari: la tedesca Deutsche Aerospace Agentur (DASA), la francese Aerospatiale Matra e la spagnola Construcciones Aeronauticas (CASA) ed è il secondo produttore di armi europeo, anche se solo un quinto della sua produzione è destinato alla difesa. Gli aerei in questione sono aerei da trasporto C-295 simili per fattezze e funzioni agli Hercules americani, ma di costi notevolmente ridotti.


Ma come è possibile che gli Stati Uniti possano interferire nella vendita di questi apparecchi?

Secondo il sito internet del settimanale americano ‘Defense News’, nei dieci aerei venduti al Venezuela ci sarebbero delle componentistiche prodotte negli Stati Uniti, quali i sistemi radar, quelli ottici e altri componenti che risultano essere sotto il controllo del governo statunitense.
La fabbrica spagnola che ha venduto gli aerei da trasporto al Venezuela, compra questi componenti da imprese statunitensi sotto la condizione che i prodotti finali nei quali sono contenuti questi elementi non possano essere venduti a Paesi terzi senza il permesso degli Stati Uniti.


Un alto funzionario del Dipartimento di Stato ha confermato che “il governo degli Stati Uniti sta bloccando la vendita dei dieci aerei al Venezuela, almeno temporaneamente, in attesa che le licenze di esportazione della EADS vengano analizzate nel dettaglio”, ha riferito ‘Defense News’.
Il funzionario ha ribadito che uno studio meticoloso sul caso deve essere portato avanti, “dato l’orientamento crescentemente autoritario del governo venezuelano”.
Il diplomatico ha inoltre dichiarato al periodico che non saprà quanto ci vorrà per effettuare lo studio e neanche se vi siano possibilità concrete che il governo degli Stati Uniti proibisca la vendita degli aerei da trasporto militare a Caracas.


Secondo la rivista di difesa americana, la EADS e le altre compagnie europee attive nel settore stanno tentando di sviluppare in proprio i componenti necessari per il completamento dei propri mezzi aerei per liberarsi definitivamente dagli odiosi veti statunitensi sopra le proprie esportazioni. La compagnia francese Alcatel Space ad esempio, per evadere questi controlli nel 2002 adottò una politica di autonomia dagli USA costruendo satelliti di comunicazione completamente affrancati da componenti di produzione americana. L’impresa britannica Moretta e la Surray, che costruiscono aerei a propulsione e tecnologia satellitare, hanno fatto lo stesso.


“Se i funzionari statunitensi bloccheranno la vendita degli aerei spagnoli al Venezuela è probabile che si favorirà una alleanza tra Paesi europei per sviluppare armi ‘libere’ da componenti statunitensi”, ha riferito Joel Johnson, direttore esecutivo dell’agenzia aerospaziale americana Teal Group a ‘Defense News’,
Secondo Johnson, le industrie di armamento europee stanno “metodicamente spendendo del denaro nel disegnare modelli che tagliano fuori i fornitori americani”. E sarebbe forse strano il contrario.


La continua e fastidiosa serie di provocazioni statunitensi ai danni del governo di Caracas stanno assumendo i contorni di un vero e proprio embargo non dichiarato. Gli Stati Uniti stanno ripercorrendo quegli stessi passi già intrapresi nei rapporti con Cuba in questi ultimi anni.