L’America Latina può

salvare l’umanità

Caracas 17 nov.'05 - V.DE JESÚS

 

 

Il dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano, ha sostenuto nella capitale venezuelana che dal futuro dell’America Latina dipende quello del mondo. Il famoso rivoluzionario cubano ha affermato che “siamo noi latinoamericani e caraibici coloro che possono salvare l’umanità”.

 

Hart Dávalos è stato uno dei relatori del forum “Verso il socialismo del XXI secolo”, una delle più importanti iniziative svoltesi lunedì nell’ambito della Fiera Internazionale del Libro di Caracas (FILVEN 2005), conferenza nella quale sono intervenuti anche gli intellettuali Eliades Acosta, Luis Britto García e Roger Calero.

 

“La nostra regione” – ha commentato – “è l’unica ad avere la capacità d’integrarsi e vere capacità di relazionarsi. Dopo essersi dilungato in profondi ragionamenti per facilitare la comprensione del processo vissuto oggi dal continente e particolarmente dal Venezuela, ha detto che l’America Latina ha il privilegio di poter inviare un messaggio d’amore e speranza agli altri popoli del mondo.

 

Ha ricordato, commentando alcune peculiarità del divenire storico della Rivoluzione cubana, che le idee socialiste ispirarono sempre il Movimento 26 Luglio, che basò il suo agire sui principi della cultura, dell’etica, del diritto e della politica solidale. “L’articolazione di questi valori”, ha considerato, “costituisce una barriera contro la quale si infrangono le aspirazioni imperiali”.

 

Ha elogiato in questo senso il percorso seguito dal processo bolivariano, guidato dal presidente Hugo Chávez, “privo”, ha sostenuto, “di dogmi e modelli precostituiti; impregnato di un ideale che si arricchisce progressivamente lungo il cammino, con il sostegno del popolo”.

 

Hart ha anticipato che durante la Fiera verrà presentato il suo libro Marx, Engels e la condizione umana, volume che sintetizza il contenuto più alto del pensiero di questi grandi uomini e soprattutto l’amicizia che si forgiò tra i due, così come la capacità intellettuale che li salvò da qualsiasi sentimento ingrato.

 

Le idee esposte da Hart sono state più tardi sostenute da Luis Britto García, il quale ha ribadito che le masse si stanno mobilitando in molti punti della geografia mondiale e ha detto che soltanto il socialismo può rifondare la civiltà di un mondo sostenibile.

 

La partecipazione cubana in questa Fiera si è fatta sentire, eccome. Per esempio lunedì scorso sono stati presentati i libri La guerra segreta: Cronologia del crimine, di Fabián Escalante e altre importanti opere di autori cubani.

 

La FILVEN 2005 rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 20 e vi parteciperanno i rappresentanti di più di una ventina di paesi. Per l’Isola sta partecipando un gruppo di prestigiosi intellettuali e delegati di circa dieci case editrici.

 

E proprio a Cuba verrà dedicata l’edizione 2006 della Fiera, momento ideale per rafforzare gli scambi culturali tra le due nazioni. Jorge Timossi, vicepresidente dell’Istituto Cubano del Libro e capo della delegazione dell’Isola in questo evento che ha già regalato molte ore felici ai venezuelani, ha ribadito che questa è L’ALBA della letteratura e dei libri.