Un anno dopo l’omicidio

di Danilo Anderson

• Ambiente teso nell’anniversario dell’assassini del procuratore venezuelano

 

Caracas 18 nov. 2005 (PL)

 

 

I più potenti mezzi di comunicazione del Venezuela hanno scatenato una violenta offensiva contro le investigazioni che coinvolgono note figure dell’opposizione a Chávez nel caso dell' omicidio del procuratore Danilo Anderson, avvenuto un anno fa.

 

Questo avvocato è morto il 18 novembre del 2004 per l’esplosione della sua automobile mentre stava investigando su figure dell’opposizione, coinvolte – si pensa – nel colpo di stato dell’aprile del 2002 contro il presidente Chávez.

 

Il primo anniversario del crimine trascorre in mezzo a un ambiente teso per la reazione dei circoli nemici del governo legittimo e per le azioni intraprese dalla giustizia attorno al caso.

 

Questi attacchi dei mezzi di comunicazione si sono scatenati due settimane fa quando la procura ha emanato l’ordine d’arresto della giornalista Patricia Poleo, dell’imprenditore Nelson José Mezerhane, del generale ritirato Eugenio Añez e dell’avvocato d’origine cubana Salvador Romaní.

 

Le accuse sostengono che i quattro hanno partecipato ad alcune riunioni nel 2003 e nel 2004 per pianificare azioni di destabilizzazione del governo, tra le quali l’assassinio dell’avvocato Anderson.

 

Quando è divenuta pubblica la decisione d’arrestare questi individui , si é sollevata un’ondata di attacchi mediatici, come un tentativo per screditare la procura e i testimoni.

 

Questi settori reazionari hanno incrementato le loro azioni dopo che il presidente del Parlamento del Venezuela, Nicolas Maduro, ha rivelato l’esistenza di un’offerta di tre milioni di dollari per ottenere dal giudice la libertà condizionata per gli implicati.

 

Quello che vuole l’opposizione è la scarcerazione di Mezerhane, banchiere e azionista del quotidiano El Globo, che si é consegnato alla giustizia nove giorni dopo l’emissione dell’ordine di cattura contro di lui e dopo che alcune agenzie di stampa hanno pubblicato che si trovava a Boca de Raton, negli Stati Uniti.

 

RavellMaduro ha denunciato che l’offerta di tre milioni di dollari è stata fatta, lunedì 14, durante una riunione in casa dell’imprenditore Tobias Carrero e in presenza di Alberto Federico Ravell, direttore di Globo Vision, assieme ad avvocati molto vincolati al potere giudiziario.

 

Quasi immediatamente Ravell è apparso sugli schermi del suo canale per smentire Maduro e poco dopo ha fatto lo stesso anche il presidente di Globo Vision Guillermo Zuloaga, per difendere l’emittente e il suo direttore.

 

Il giorno prima dell’anniversario dell’omicidio di Anderson si è concluso con la decisone del Procuratore Generale della Repubblica Isaias Rodríguez di aprire un’investigazione attorno alle denunce fatte dal titolare del parlamento.

 

Rodríguez ha invitato i mezzi di comunicazione sociale ad aiutare a costruire una giustizia trasparente e a non salvare a priori i presunti autori intellettuali del crimine commesso un anno fa e inoltre ha chiesto ai giornalisti e ai proprietari dei mezzi di comunicazione di maneggiare con prudenza la situazione per la gravità dei fatti che si stanno investigando.