Vallegrande Bolivia,14 giugno M.H.Garrido (PL)

 

Il ‘Che’ vive e vive

a Vallegrande

 

 

 

La memoria del Comandante Ernesto ‘Che’ Guevara, viva nelle strade di questa storica città boliviana, è stata evocata dal presidente Evo Morales durante l’inaugurazione delle attrezzature cubane dell’ospedale locale.

 

Il Presidente ha detto esplicitamente di aver partecipato alla cerimonia per dare impulso all’alfabetizzazione, che si avvale della cooperazione cubana, perchè questa coincide con il 78º anniversario della nascita del rivoluzionario latinoamericano.

 

Morales ha presieduto l’atto assieme agli ambasciatori di Cuba, Rafael Dausa e del Venezuela, Julio Montes, così come al ministro cubano dell’Educazione, Luis Ignacio Gómez; al ministro della Presidenza Juan Ramón Quintaa ed al portavoce presidenziale Alex Contreras.

 

Il Presidente e i suoi invitati hanno prima visitato il monumento al ‘Che’ ed ai suoi compagni, costruito attorno alla fossa dove i loro resti rimasero nascosti fino al loro recupero e invio a Cuba nel 1997.

 

La delegazione ha visitato altri luoghi storici come la lavanderia dell’ospedale Signore di Malta, diventato luogo di pellegrinaggio perchè vi venne esposto il corpo del ‘Che’ dopo il suo assassinio nel vicino villaggio di La Higuera, avvenuto il 9 ottobre 1967.

 

L’ospedale è stato completamente rimodernato e dotato di attrezzature dell’ultima generazione donate da Cuba, che vi ha anche inviato 25 specialisti altamente qualificati che lavoreranno nell’installazione.

 

Durante la cerimonia inuagurale, Morales ha ringraziato anche il popolo cubano e il suo Presidente Fidel Castro per la cooperazione offerta a questo paese in campo sanitario.

 

Ha ribadito la determinazione del suo Governo di realizzare cambiamenti profondi a vantaggio della popolazione e ha rivendicato l’attuazione di importanti misure, promesse durante la campagna elettorale.

 

Tra queste ha menzionato la nazionalizzazione degli idrocarburi e l’inizio della seconda riforma agraria in contrasto con la politica dei Governi privatizzatori.

 

L’Ambasciatore cubano ha detto emozionato che "il ‘Che’ vive e vive a Vallegrande", ancora più di prima grazie al contributo del suo paese all’ospedale e alla presenza dei medici cubani, collaborazione che dimostra che la sua lotta non fu invano.

 

Secondo Dausa, a quasi 40 anni dalla caduta del guerrigliero argentino-cubano alcune delle rivendicazioni per le quali versò il suo sangue si stanno realizzando, soprattutto per quel che riguarda la salute e l’educazione.

 

Ha annunciato che 78 medici e paramedici cubani sono arrivati in Bolivia per unirsi al contingente di più di 1.100 che collaborano con questo paese e ha ribadito che questo personale rimarrà qui tutto il tempo che sarà necessario.

 

La ministra della Sanità Nila Heredia ha detto che Vallegrande, per la sua storia, suscita riflessioni e rafforza convinzioni e che l’eredità del guerrigliero è presente nello sviluppo della sanità a Cuba e nella solidarietà dell’Isola con la Bolivia.

 

La Heredia ha deplorato i bassi indici della salute in questo paese e ha sottolineato la determinazione del Governo del Movimento al Socialismo (MAS) di fare una rivoluzione nel settore per cambiare la situazione.
 

 

La Higuera Bolivia,14 giugno M.J.Mayoral (PL)

 

Stiamo seguendo la strada tracciata

dal Comandante Guevara

● Ha proclamato il Presidente Evo Morales a La Higuera

 

 

 

Noi che oggi stiamo lottando nell’America nostra per l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà e per una vita in armonia con la natura, non possiamo fare altro che seguire la strada tracciata da ‘Che’ Guevara, ha affermato Evo Morales, Presidente di questa nazione sudamericana, di fronte a centinaia di boliviani, venezuelani e cubani riuniti qui per celebrare il 78º anniversario della nascita del Guerrigliero Eroico.

 

FOTO: Jorge Luis GonzálezI figli dei tre paesi si sono riuniti nel piccolo villaggio dove 39 anni fa venne assassinato il ‘Che’, per riaffermare che niente potrà recidere i loro legami di cooperazione in campi come la salute e l’educazione poiché, ha ricordato Morales, il nostro continente sta vivendo tempi di cambiamenti profondi, di recupero della dignità e della sovranità nazionali.

 

Oggi a La Higuera non abita quasi più nessuno. Gli abitanti non sono mai stati molti ma l’inospitalità del luogo, la mancanza di lavoro e di speranze hanno provocato un’emigrazione massiccia durata decenni. Nonostante ciò questa località è molto amata per la sua carica simbolica, per l’esortazione costante a non dimenticare niente di quanto vi successe, perchè i nemici di oggi sono gli stessi di ieri ed i loro metodi non sono cambiati.

 

Evo Morales ha messo in risalto nel suo intervento che, a differenza di quelli degli Stati Uniti e di altri potenti paesi, gli aiuti provenienti da Cuba e dal Venezuela vengono offerti senza porre condizioni di nessun tipo, con spirito solidale, con totale rispetto per l’uguaglianza e per le decisioni della Bolivia. Questa realtà, ha opinato, dovrebbero comprenderla i professionisti della salute boliviani che hanno protestato contro lo sviluppo della collaborazione medica.

 

Un presidio medico è stato inaugurato ufficialmente a La Higuera e durante l’atto celebrativo è stato conferito un titolo ai primi 15 albabetizzati della zona mediante il metodo di apprendimento Io si che posso, ideato da specialisti cubani.

 

Per le famiglie della zona è un grande avvenimento. Questo è quel che raccontano, ognuno a modo suo, i residenti. Pedro Calzadilla, maestro di scuola rurale da 31 anni, assicura che dare salute ed educazione alle persone offre un benessere inestimabile; se le persone non sono sane ed istruite difficilmente si può pensare allo sviluppo e all’indipendenza nazionale, ha affermato.

 

I principali oratori dell’incontro sono stati Álvaro García Linera, vicepresidente della Bolivia; Osvaldo Peredo (fratello di Inti e Coco, due valorosi combattenti della Guerriglia del ‘Che’); Julio Montes e Rafael Dausá, ambasciatori di Cuba rispettivamente in Bolivia e Venezuela.

 

Dausá ha messo in risalto che in meno di quattro mesi i componenti della Brigata Medica Cubana hanno potuto assistere più di 600.000 pazienti, aiutando a salvare più di 1.000 vite e realizzando più di 15.000 operazioni alla vista. Contemporaneamente, ha indicato, si sta effettuando la donazione di moderne attrezzature mediche destinate a 20 ospedali, tra le quali quello di Vallegrande, le cui installazioni sono state reinaugurate con la partecipazione del Presidente Evo Morales e delle autorità cubane.

 

Un altro esempio di questa solidarietà sono i più di 120.000 uomini e donne che stanno già frequentando il corso d’alfabetizzazione, apprendendo a leggere e scrivere.

 

L’iniziativa si è conclusa con l’accensione delle 78 candeline rosse, pari agli anni che avrebbe oggi il ‘Che’, che adornavano una torta rivestita di meringa bianca. La gente ha parlato dell’audace pensatore, dell’intrepido rivoluzionario assassinato, che fino all’ultimo minuto comandò valorosamente i suoi uomini.

 

Non è stato dimenticato un solo crimine, ma alla fine le persone riunite hanno preferito cantare gli auguri ad un Ernesto Guevara che sentono vivo, moltiplicato in milioni, in ogni compatriota disposto ad ingaggiare il combattimento per la seconda e definitiva indipendenza di questa Patria Grande che è l’America Nostra.

 

 

 

14 giugno (PL)

 

Evo Morales inaugura un consultorio medico a

La Higuera e un Centro di Diagnosi Integrale

donato da Cuba a Valle Grande

 

 

 

Il Presidente della Bolivia Evo Morales ha inaugurato oggi a La Higuera, in concomitanza con il 78º anniversario della nascita di Ernesto ‘Che’ Guevara, un consultorio medico dove presteranno servizio medici cubani ed ha consegnato il diploma di alfabetizzati a 17 abitanti di questa località, che hanno appreso a leggere e scrivere attraverso il metodo cubano d’alfabetizzazione "Io si che posso".

 

Prima del consultorio è stato inaugurato nel primo pomeriggio a Valle Grande (altro sito legato al ‘Che’) un Centro di Diagnosi Integrale donato alla Bolivia dal nostro paese.

 

Entrambe le cerimonie vedranno la partecipazione di una delegazione cubana, della quale fanno parte il Dr. Jorge González, Rettore dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche de L’Avana e capo dell’equipe di ricercatori che recuperò i resti del ‘Che’ e dei suoi compagni e Camilo Guevara, figlio del Guerrigliero Eroico.

 

A causa della complessità tecnica delle trasmissioni che rendono impossibile ricevere via satellite entrambi gli avvenimenti, Cubavisión, il Canale Educativo, Cubavisión Internacional, Radio Rebelde e Radio Habana Cuba trasmetteranno, a partire dalle ore 18, la storica cerimonia di La Higuera, dove venne assassinato il ‘Che’.

 

Questa trasmissione sarà resa possibile dagli sforzi congiunti dell’ICRT, di Telesur e del Canale 7 della Televisione boliviana.