Cominciata la nuova Giornata

Internazionale di solidarietà con i

 

12 dicembre 2006 - www.granma.cu

 

 

 

 

 

Una nuova Giornata Internazionale per la Liberazione dei Cinque inizia mercoledì 13 e durerà sino al prossimo mercoledì 27, esattamente a cinque anni dal pronunciamento delle sentenze contro questi eroici cubani che hanno combattuto il terrorismo.

 

Gli allegati di difesa pronunciati da Antonio Guerrero, Fernando González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González, di fronte alla giudice che li ha condannati a pene abnormi che sommano quattro ergastoli e 77 anni di reclusione, saranno ispirazione per questa nuova mobilitazione a favore della verità e della giustizia.

 

La Giornata è stata  convocata da Ricardo Alarcón de Quesada, presidente del Parlamento cubano, durante la chiusura del Colloquio Internazionale di lotta por la liberazione dei Cinque, realizzato in provincia di Holguín lo scorso  novembre, al quale parteciparono rappresentanti di una trentina di paesi.

 

Recentemente, la Corte del XI Circuito d’Appello di Atlanta, negli USA, ha richiesto documenti supplementari alla difesa e ai pubblici ministeri sul caso dei Cinque.

 

I difensori di René, Antonio, Fernando, Ramón e Gerardo hanno reiterato in questo tribunale i 24 argomenti, sui quali un gruppo di tre giudici si era pronunciato sentenziando su uno solamente: che Miami non era la sede adeguata per svolgere il processo.

 

Il nove agosto del 2005 un gruppo di tre magistrati della Corte del XI Circuito di Atlanta, in Georgia, in forma unanime aveva annullato il vergognoso e manipolato processo politico contro i Cinque combattenti antiterroristi cubani e aveva revocato le condanne imposte.

 

Esattamente un anno dopo, il plenum della stessa  istanza giudiziaria ha emesso la decisione de riconsiderare la sentenza.

 

I Cinque si erano infiltrati nei gruppi mafiosi nemici di Cuba che, da Miami, organizzano azioni di terrorismo contro l’Isola ed hanno in questo modo salvato le vite di molti cubani e anche di cittadini nordamericani.

 

 

 

La nuova giornata internazionale

 

per la liberazione dei

 

• Il diritto di Cuba di difendersi dal terrorismo

 

 

21 novembre 2006 - www.granma.cu

 

 

 

 

 

La lotta contro il flagello del terrorismo mostra chiaramente, nella causa dei Cinque patrioti cubani, gli sforzi di una piccola nazione che fa valere il suo diritto alla difesa e questa riflessione è condivisa da molte persone nel mondo e negli stessi Stati Uniti.

 

Una nuova giornata internazionale di lotta per la liberazione  di questi 5 uomini innocenti è stata convocata dal 12 al 27 dicembre prossimo.

 

Nel quinto anniversario del processo giudiziario di Miami si chiama l'opinione pubblica a mobilitarsi nuovamente in difesa della causa dei Cinque cubani: Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, René González e Fernando González.

 

La dilazione del processo d’appello è stata una delle costanti in questa causa e questo ha generato un crescente movimento solidale internazionale dopo la diffusione della verità sulla loro missione negli Stati Uniti.

 

I Cinque  si trovavano negli USA per evitare l’attuazione  di nuove azioni di terrorismo a Cuba in nome del diritto all'autodifesa, di prevenire ed eliminare le minacce alla pace, come stabilisce la Carta della ONU.

 

Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento, ha dichiarato che Cuba necessita di molta solidarietà per rompere il silenzio dei monopoli mediatici su questo tema, per smentire le menzogne  delle campagne della stampa di Miami e della mafia anticubana.

 

Un gruppo di tre Giudici della Corte dell'Undicesimo Circuito di Atlanta aveva sentenziato nell’agosto del 2005 di annullare il processo contro i Cinque, annullando le loro condanne ma questa decisione è stata  invalidata nel 2006 dal plenum della stessa Corte, nonostante una risoluzione della ONU che ha dichiarato arbitraria la detenzione e la reclusione dei Cinque, sollecitando dagli Stati Uniti la loro liberazione immediata.

 

Alarcón ha reiterato in una recente dichiarazione che l'amministrazione di George W. Bush protegge criminali che hanno provocato migliaia di vittime tra il popolo cubano in più di 40 anni di processo rivoluzionario ed ha denunciato l'imminente assoluzione del famoso terrorista Luis Posada Carriles, reo confesso dell'esplosione di un aereo civile cubano con 73 persone a bordo, nel 1976 e di vari attentati all’Avana, nel 1997. In una di quelle azioni morì un giovane turista italiano, Fabio di Celmo.

 

Posada Carriles, attualmente recluso in un centro di immigrazione statunitense, forse riavrà la sua libertà nonostante la richiesta d’estradizione  emessa dal Venezuela, dove Posada  è sempre latitante dopo la sua evasione da un carcere di questo paese.

 

Se il governo degli Stati Uniti non acconsentirà all’estradizione, violerà la sua stessa Costituzione, che stabilisce in una articolo che il rispetto della firma dei trattati firmati con altri paesi è un obbligo supremo.

 

Mentre si prevede la libertà di un noto criminale e terrorista i Cinque antiterroristi cubani, che hanno ostacolato le azioni terroriste contro l'Isola, che sono già costate la vita di più di 3000 persone e l’invalidità di più di 2000 cubani, sono sempre reclusi dopo otto anni di ingiusta prigione.  

 

Per questo, per i cubani e per molte persone nel mondo, è vitale lottare per la loro liberazione immediata, poiché, oltre a detenerli illegittimamente, le autorità degli USA non rispettano nemmeno il loro diritto alle visite familiari.

 

Giustino di Celmo, padre del giovane italiano morto in uno dei sabotaggi ad un hotel cubano nel 1997, ha detto che quanto più si conoscerà nel mondo la causa dei Cinque, più persone si sommeranno al reclamo per la loro libertà.

 

“Le autorità degli Stati Uniti sono state avvisate del pericolo che rappresenta per lo stesso stato nordamericano la libertà di noti criminali nel paese, figuri  che hanno perpetrato fatti esecrabili non solo contro Cuba, ma anche contro il nord america. Questo grande paese è stato  bersaglio di almeno 330 azioni violente eseguite da elementi dell’estrema destra di origine cubana, radicati in Florida”, ha detto il ricercatore cubano José Luis Méndez. 12 città statunitensi sono state oggetto di queste azioni terroriste organizzate da gruppi anticubani di Miami, di New York e provenienti dal Messico.

 

Molte informazioni fornite dai Cinque nel loro lavoro hanno protetto anche la sicurezza nazionale degli stessi Stati Uniti, che è il paese, dopo Cuba, più attaccato dai gruppi dell'estrema destra anticubana.