Parlamentari europei della Sinistra

 

Unita  a favore della libertà dei

 

 

27 ottobre 2006 - www.granma.cu

 

 

 

 

 

Il gruppo della Sinistra Unita del Parlamento Europeo ha reso pubblico un documento a Strasburgo, nel quale si esige giustizia per i Cinque cubani reclusi negli Stai Uniti dal 12 settembre del 1998.

 

Il documento che si legge nel sito web GUE-NGL, segnala che i Cinque :  Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González sono sottoposti a condizioni di detenzione che la Commissione dei Diritti Umani della ONU ha definito arbitrarie.

 

In questo senso allude ai 17 mesi di isolamento sofferti senza nemmeno la possibilità di comunicare con i loro avvocati e ricorda che due dei 5 non hanno mai potuto ricevere nemmeno le visite dei familiari più vicini.

 

Tre di loro sono stati condannati all’ergastolo dopo un processo tanto parziale che tre giudici designati della Corte d’Appello di Atlante per investigare su questo fatto sentenziarono che si doveva fare un nuovo processo in un’altra località che non fosse Miami.

 

Riferendosi al carattere politico del processo i Parlamentari europei assicurano che si è verificata una circostanza eccezionale: la Corte d’Appello non ha ascoltato l’opinione dei tre magistrati designati ed ha annullato le loro richieste.

 

Dopo aver ascoltato la testimonianza di Adriana, la moglie di Gerardo e di Irma, la madre di René che hanno chiesto ai parlamentari,  avvocati e attivisti dei diritti umani  di unirsi al numero crescente di voci che chiedono la liberazione dei Cinque e la possibilità per loro di un nuovo e giusto processo, il gruppo GUE-NGL ha invitato i Deputati Europei a far conoscere al governo degli USA che questi Cinque reclusi meritano il beneficio, come qualsiasi  altro cittadino, di un processo equo.

 

La dichiarazione si riferisce alla petizione a favore dei Cinque firmata già da 115 parlamentari britannici della Camera dei Comuni e alla recente poderosa dimostrazione che si è vista per le strade di Madrid per esigere la libertà di Gerardo, Ramón Antonio, Fernando e René.

 

I Cinque sono reclusi già da otto anni in “condizioni particolarmente inumane” si legge nel documento, e “non esistono prove che dimostrino seriamente le accuse contro di loro” e per questo “vanno liberati”.