Città del Messico, 16 agosto 2006


 

 

Chi sarà il presidente del Messico?
 

• Sempre incerto il risultato elettorale

 

 

 

 

 

Chi sarà il prossimo presidente del Messico? L’incertezza è un'ombra che si sta espandendo per la nazione, quando sono già passati 45 giorni dalle elezioni dello scorso 2 luglio.

 

L'ultima parola sui risultati del voto l'avrà il Tribunale Elettorale di Potere Giudiziario della Federazione, i cui magistrati vedono avvicinarsi rapidamente il termine finale per annunciare il verdetto, il prossimo 6 settembre.

 

I due candidati alla presidenza assicurano d’aver vinto alle urne: Felipe Calderon, del governante Partito Azione Nazionale (PAN) e Andres Manuel Lopez Obrador, della coalizione "Per il bene di tutti".

 

Calderon, che conta con un solido appoggio delle corporazioni imprenditoriali, aveva ottenuto uno stretto vantaggio su Lopez Obrador nei risultati degli scrutini dati dall'Istituto Federale Elettorale (IFE) il 6 luglio scorso.

 

Le statistiche dell'IFE sono state respinte dai tre partiti della coalizione, "Rivoluzione Democratica", "del Lavoro" e "della Convergenza", i cui dirigenti hanno denunciato presunte azioni fraudolente per impedire la loro vittoria.

 

L'alleanza ha impugnato i risultati dati dall'IFE presso il Tribunale Elettorale ed ha richiesto uno scrutinio di tutte le schede, con lo slogan "Voto per voto e seggio per seggio", difesi dai sostenitori per le strade di tutto il paese.

 

Dalla metà del luglio scorso, sono cominciate le azioni di resistenza civile pacifica in difesa della democrazia, che si sono trasformate in assemblea permanente nelle piazze e nelle strade del centro della capitale e in Paseo de la Reforma.

 

Varie migliaia di persone dal pomeriggio di domenica 30 luglio, hanno costruito estemporanei accampamenti in queste zone della città, dove realizzano attività di ogni tipo per appoggiare l'appello alla revisione totale dei suffragi.

 

Questa denuncia non è stata considerata dal Tribunale, che ha deciso di ricontare solo il 9% dei 130 mila 477 seggi, un processo che è terminato lunedì 14, i cui risultati non sono ancora pubblici.

 

Il PAN sostiene che questo conteggio non permetterà cambiamenti importanti nella votazione per ogni candidato ed assicura che permette solo di scoprire errori aritmetici ed umani.

 

I leader della coalizione affermano che questo scrutinio ha confermato le loro denunce di frode, perché sono state scoperte irregolarità in più dell'81% dei verbali fatti nei seggi elettorali.

 

Lopez Obrador ha insistito sulla necessità di ricontare tutti i voti per dare legittimità alle elezioni ed al presidente che sarà eletto ed ha sottolineato che, se si imporrà il candidato della destra (Calderon), la resistenza civile continuerà, anche per anni.

 

Alcuni simpatizzanti di Calderon hanno tentato di smobilitare uno degli accampamenti vicino all'edificio della Camera dei Deputati, ma sono stati allontanati dagli agenti della Polizia Federale con gas lacrimogeni.

 

Lo scontro ha provocato vari feriti, tra i legislatori della coalizione ed è il più serio accaduto sino ad oggi, dall'inizio delle azioni di resistenza civile pacifica.