Avana, 15 giugno 2006 (AIN)

 

 

Proteste per le nuove restrizioni

 

USA contro i viaggi a Cuba

 

 

 

 

La proibizione di utilizzare fondi pubblici per effettuare viaggi accademici a Cuba viola la Costituzione degli Stati Uniti, sottolinea un esposto presentato dall’Unione Americana delle Libertà Civili (ACLU).

 

L’ente ha presentato il suo appello presso il tribunale federale di Miami perchè considera incostituzionale la proibizione di Washington dei viaggi accademici a Cuba, oltre che in altri paesi, sostiene un dispaccio dell’agenzia Prensa Latina.

 

Fondata nel 1920, l’ACLU è un’organizzazione statunitense non governativa senza fini di lucro, che veglia e preserva i diritti e le garanzie individuali di fronte ai tribunali, agli organi legislativi e nelle comunità degli Stati Uniti, avvalendosi della Costituzione e delle leggi di quel paese.

 

L’attuale amministrazione USA, come parte della sua politica aggressiva e di blocco contro l’isola, include i cubani nell’elenco dei presunti terroristi e, nel caso della Florida, la legge che vieta i viaggi accademici è stata approvata dall’organo legislativo locale un mese fa.

 

I querelanti hanno allegato che la misura è un’ingerenza dell’autorità federale nella politica estera e una palese violazione delle libertà accademiche e d’espressione. Hanno anche aggiunto che il governo federale già stabilisce una complessa rete di regolamentazioni che reggono i rapporti con questi paesi, che nel caso cubano comprende un sistema di permessi che rendevano possibili gli scambi con L’Avana.

 

La misura promulgata dall’ACLU è stata approvata durante l’ultima sessione del parlamento statale su richiesta del rappresentante repubblicano David Rivera e poi firmata dal governatore Jeb Bush. L’iniziativa vieta l’uso di denaro, sia pubblico che privato, per finanziare viaggi attraverso università statali a Cuba e altri cinque paesi.

 

Randall Marshall, direttore legale dell’ACLU nello stato, ha qualificato l’azione come "un’ingerenza manifesta nella libertà accademica dei professori, studenti e amministratori per quel che riguarda la loro capacità di scegliere i temi che vogliono studiare".

 

Anche il professor Lisandro Pérez si è dichiarato contrario all’iniziativa dei repubblicani e ha detto che i fondi pubblici statali non hanno mai finanziato viaggi a Cuba nell’Università Internazionale della Florida, che sono stati pagati con contributi di istituzioni private.

 

Rifiutando gli argomenti dei promotori della legge, l’accademico ha sottolineato: "Non credo affatto che il Governo cubano si sostenga con i soldi che gli accademici possano spendere in alberghi e cibi".