4 ottobre 2006 - J.D.Nusa Penalver www.granma.cu

 

 

"Sconfiggeremo anche il blocco"
 

• Ha affermato il ministro degli esteri Felipe Pérez Roque

 

 


Si è volto il primo dei 1000 "dibattiti di quartiere" nella Giornata Nazionale di Riflessione contro il blocco, durate il quale il ministro Felipe Pérez Roque ha dichiarato "Sconfiggeremo anche il blocco e conquisteremo un futuro di pace e di speranza", parlando con gli abitanti del Consiglio Popolare di Luyanó Moderno e San Miguel del Padrón, nella capitale.

 

Con la presenza di Pedro Sáez, membro del Buró Político e primo segretario del Partito nella provincia, più di mille residente locali si sono riuniti nell’area di lavoro del contingente Raúl Roa García, per svolgere il primo dibattito di quartiere di riflessione sul blocco e il piano annessionista di Bush.

 

Pérez Roque ha segnalato all’inizio dell’incontro che il Sconfiggeremo anche il bloccoComandante in Capo Fidel Castro continua la sua convalescenza e che: "Ritornerà con noi a guidare la Rivoluzione". Felipe ha spiegato che in tutta l’Isola si svolgeranno un migliaio di questi dibattiti di quartiere, nell’ambito della Giornata Nazionale di riflessione di Cuba contro il blocco e l’annessione, che dureranno fino alla fine del mese di ottobre, anche nelle scuole, nelle università e nei centri di lavoro.

 

La unilaterale e coercitiva misura nordamericana è il principale ostacolo allo sviluppo economico e sociale dell’Isola e il prossimo 8 novembre l’Assemblea Generale della ONU considererà di nuovo il Progetto di Risoluzione intitolato "La necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario", imposto dagli Stati Uniti contro Cuba.

 

"Ancora una volta assisteremo a una schiacciante votazione della comunità internazionale che vuole che si elimini questa inumana prepotenza dell’impero" ha detto ancora.

 

Il ministro ha denunciato che questa politica fallita in partenza è costato all’Isola la cifra di 86 mila 100 milioni di dollari negli ultimi 17 anni, includendo 1108 milioni di dollari nel 2005.

 

"Con questa somma la Rivoluzione avrebbe potuto costruire case e risolto urgenti necessità della popolazione" ha commentato il politico ed ha posto l’esempio che con 100 milioni di dollari si potrebbero edificare tutte le case che necessita il quartiere di San Miguel del Padrón.

 

La guerra economica di Washington contro l’Avana danneggia tutta la vita nazionale ed ha persino impedito al bambino cubano, Raydel Sosa Rojas, di ricevere una macchina fotografica in premio, vinta in un concorso convocato dalla ONU.

 

Felipe Pérez ha condannato il piano Bush approvato nel maggio del 2004, che intensifica le misure di forza dell’attuale amministrazione degli USA contro Cuba e rafforza il suo carattere extra territoriale con l’obiettivo – vano- di colonizzare di nuovo l’Isola.

 

Lázaro Pentón, del quartiere Vista Hermosa, ha ratificato il sostegno della stragrande maggioranza alla Rivoluzione e ai suoi dirigente ed ha detto che nè le leggi come la Helms Burton o altri piani potranno piegare la resistenza di tutta una nazione.

 

Pedro Sáez ha elogiato lo spirito patriottico di San Miguel del Padrón, il miglior quart¡ere nell’applicazione dei piani di risparmio dell’energia del programma della Rivoluzione Energetica e nella lotta contro la zanzara del dengue, la Aedes aegypti.