Il compito di tutti è recuperare

 

le risorse naturali


Messaggio alla nazione del presidente della Bolivia, da Carapari
3 maggio 2006

 

 

Da San Alberto, provincia del Chaco boliviano del dipartimento di Tarija, Bolivia. Da qui mostreremo alla Bolivia e al mondo intero la lotta dei nostri popoli, dei popoli storicamente originari del territorio, la lotta dei nostri antenati come i Tupaj Katari, i Tupaj Amaru, come Bartolina Sisa e tanti dirigenti.

Come fecero i nostri nonni partecipando alla Guerra del Chaco per difendere le risorse naturali o le Forze Armate quando intervennero nel 1937 e nel 1969, e poi Marcelo Quiroga Santa Cruz, per la nazionalizzazione delle risorse naturali e come hanno dimostrato di fare ultimamente nella città di El Alto, nel Chapare, nei centri minerari, nei centri urbani, le tante battaglie dei contadini, degli indigeni, dei movimenti sociali, degli intellettuali impegnati con il proprio Paese, delle Forze Armate che rimpiangono e amano il proprio Paese, e di tutti i patrioti boliviani che vogliono il proprio Paese.

E adesso siamo arrivati qui, in questo giorno storico, un giorno importante per concretizzare il sentimento, il progetto del popolo boliviano: la nazionalizzazione delle risorse naturali e degli idrocarburi. A partire da questo momento, a partire da questa data, sono nazionalizzati tutti gli idrocarburi presenti sul territorio nazionale.

È un obbligo, non solo del governo nazionale, ma anche di tutte le forze vive del Paese. È un compito che spetta alle nostre autorità locali, municipali, alle nostre autorità dipartimentali, è compito di tutti difendere e recuperare una risorsa naturale.

Se siamo arrivati dove siamo arrivati come presidente, ministri, parlamentari che provengono fondamentalmente dagli originari popoli indigeni, vogliano dire loro che non arriviamo con la vendetta, arriviamo qui per la speranza del popolo boliviano e per la proprietà degli idrocarburi, del gas naturale, che a partire da questo momento passano nelle mani dello Stato boliviano. Sotto il controllo del popolo boliviano, è la soluzione ai problemi economici, ai problemi sociali del nostro Paese.

Una volta recuperata questa risorsa naturale, si genereranno fonti di lavoro. È finito il saccheggio delle risorse naturali da parte delle aziende petrolifere internazionali e transnazionali. E per questo vogliamo condividere quest’allegria, questa data storica della nazionalizzazione. Un anno storico non solo per la nazionalizzazione degli idrocarburi, ma anche per la nazionalizzazione allo Stato. Voglio dire al popolo boliviano, siamo arrivati a Palacio il 22 gennaio con uno Stato smembrato, uno Stato privatizzato, con la nuova Legge dell’Ordinamento del Potere Esecutivo abbiamo iniziato a nazionalizzare lo Stato e con questo Decreto Supremo nazionalizziamo gli idrocarburi.

Voglio dire al popolo boliviano, che porteremo avanti quel processo di cambiamento, ci aspetta l’Assemblea Costituente, abbiamo tanta responsabilità, tanto lavoro. Voglio ringraziare soprattutto il gabinetto, i gruppi di lavoro che accompagnano questo governo di cambiamento, di trasformazioni profonde, cambiando anche il modello economico. Termina qui la Legge di Capitalizzazione per i boliviani, termina la vendita all’asta della nostra ricchezza, delle nostre riserve e perciò voglio esprimere la mia enorme soddisfazione per il lavoro che svolgiamo.

Voglio dire brevemente che ieri sera siamo stati nel “Palazzo” con il gruppo che si occupa degli idrocarburi fino all’una della mattina, e con il gabinetto dalle 5 della mattina, e siamo arrivati fin qui per esprimere il nostro saluto ai compagni del Chaco boliviano, quelli del municipio di Carapari nel dipartimento di Tarija, per dire anche che stiamo realizzando quello che ci siamo proposti, non siamo un governo di promesse.

Riconosciamo e concretizziamo quello che progettiamo che chiede il popolo boliviano. Voglio anche ringraziare l’Alto Comando Militare per condividere e unirsi a questo processo di cambiamento, nonostante le Forze Armate siano state usate dai governi precedenti al servizio di quelle transnazionali, adesso le Forze Armate si uniscono al proprio Paese, alla propria nazione, alla propria Patria. Lo stesso vale per la qui presente Polizia Nazionale, l’Alto Comando di questa istituzione di polizia partecipa con noi e dà sicurezza a questo processo di nazionalizzazione.

Al popolo della Bolivia, in questo giorno storico, il primo maggio, un governo popolare, un governo originario, un governo che deriva soprattutto da tante lotte degli indigeni originari di oltre 500 anni fa, quello che potevamo fare al margine della libera contrattazione, al margine del salario, il miglior regalo per i lavoratori della campagna e della città, per i professionisti e per gli intellettuali che lavarono nel nostro Paese, il miglior regalo ai lavoratori è la nazionalizzazione delle nostre
risorse naturali: gli idrocarburi.

A partire da questo momento e in coordinazione con le Forze Armate della Bolivia, vogliamo chiedere all’istituzione che difende la sua sovranità, la sua dignità e soprattutto l’integrità del territorio nazionale, vogliamo chiedere da qui, a partire da questo momento, di occupare tutti i campi petroliferi di tutta la Bolivia con battaglioni di ingegneri che ha già organizzato il Ministero degli Idrocarburi, insieme al presidente dei Giacimenti Petroliferi Fiscali Boliviani (Yacimientos Petrolíferos Fiscales Bolivianos).

Vogliamo chiedere ai patrioti leali con la loro nazione, con la loro terra, di mobilitarsi contro qualsiasi tentativo di sabotaggio di alcune aziende. Vogliamo chiedere ai compagni lavoratori della Petrobras che si trovano qui di essere fedeli alla propria Patria, di rispettare disciplinatamente questa struttura legale, questo decreto supremo affinché queste risorse tornino nelle mani del popolo boliviano. Se si uniscono a questo cambiamento gli esperti lavoratori delle industrie petrolifere, saranno i benvenuti, se no, li giudicherà il popolo.

Come Presidente della Repubblica convoco i lavoratori esperti boliviani che lavorano nelle aziende straniere. Continuiamo a realizzare il nostro mandato, la nostra proposta in dieci punti, abbiamo già concretizzato cinque punti in soli 100 giorni di governo. Questo è un governo responsabile; come ho detto poco fa, è arrivato il giorno della nazionalizzazione. Voglio che mi aiutino a dire viva la nazionalizzazione degli idrocarburi. Viva il popolo boliviano.

Molte Grazie

Traduzione (copyleft) dallo spagnolo perlumanita.it di Grazia Nigro