6 giugno 2006

 

RIFORMA AGRARIA: GOVERNO CREA

‘COMMISSIONE D’APPOGGIO’ AI CONTADINI

 

Il governo di La Paz ha istituito una commissione ‘ad hoc’ per dotare di sementi, attrezzi, infrastrutture e finanziamenti le comunità indigene e contadine incluse nella nuova riforma agraria voluta dal presidente Evo Morales: “Stiamo lavorando a un progetto integrale di sviluppo sostenibile del settore agricolo per evitare gli errori del passato” ha annunciato il direttore dell’Istituto di riforma agraria (Inra), Saúl Salazar, precisando che si ricorrerà a crediti particolari per sostenere i beneficiari delle terre statali – comunità e non singoli individui - nelle province di Santa Cruz, Beni, Pando e La Paz.

Entro i prossimo 8 mesi, ha aggiunto Salazar, “il governo provvederà a ridistribuire altri 2 milioni di ettari di appezzamenti”, oltre ai 2 milioni e mezzo che Morales ha iniziato ad assegnati lo scorso fine-settimana a indigeni e ‘campesinos’ poveri dell’est del paese, attraverso i cosiddetti ‘Titulos de propriedades comunitarias de origines’ (Tco).

 

La precedente riforma, risalente al 1953, “è fallita proprio per mancanza di appoggio tecnico ed economico” ha ricordato il direttore dell’Inra. Nonostante l’opposizione dei grandi imprenditori il presidente ha celebrato sabato nella provincia di Santa Cruz, il ‘motore economico’ della Bolivia, l’avvio “di una vera rivoluzione agraria” per “porre fine al latifondo e restituire le terre ai loro originali proprietari”.

 

Entro la fine del suo mandato, nel 2011, Morales si propone di assegnare 20 milioni di ettari di terre, di cui il 75%, secondo statistiche ufficiali, è oggi in mano a latifondisti e speculatori. La misura è stata fortemente respinta dalla ‘Confederación agraria nacional’ (Confeagro) che ha minacciato di ripristinare ‘comitati di auto-difesa’ delle terre.


[MISNA]