Incontro Internazionale Memoria e Futuro: Cuba e Fidel

 

La Patria di Fidel non è solo

Cuba, ma l’intero pianeta Terra


● È questa la convinzione dei partecipanti alla conferenza convocata a L’Avana dalla Fondazione Guayasamín per l’80º compleanno del leader della Rivoluzione Cubana
 

30 novembre 2006 - O.Pelaez, J.M. Loran e P.De La Hoz

 

 


 

 

Secondo l’argentina Hebe de Bonafini, una delle emblematiche Madri di Plaza de Mayo, “è l’uomo più grande, saggio, integro e sincero che io abbia conosciuto”. Il popolare comunicatore italiano Gianni Minà ha fatto i conti: “diciassette anni fa iniziò il crollo del socialismo nell’Europa orientale e Cuba, guidata dal Comandante, continua ad essere in piedi e ad andare avanti”. Dalla parte australe dell’America Nostra, si sono fatte ascoltare le parole del venerabile Volodia Teitelboim: “La Patria di Fidel non è solo Cuba, ma l’intero pianeta Terra”.

 

La Patria di Fidel non è solo Cuba, ma l’intero pianeta TerraVoci come queste, diverse e tuttavia coincidenti in solidi e ragionati argomenti e profonde convinzioni, hanno dialogato mercoledì nel Palazzo delle Convenzioni di Città de L’Avana, durante la prima sessione della conferenza Memoria e Futuro: Cuba e Fidel che, convocata dalla Fondazione Oswaldo Guayasamín, sta rendendo omaggio al leader della Rivoluzione, in occasione del suo 80º compleanno.

 

Anche le nuove generazioni del continente si sono espresse. Luther Castillo, honduregno laureatosi nella Scuola Latinoamericana di Medicina, ha sottolineato che l’Università Autonoma dell’Honduras, in 115 anni di attività, ha laureato un solo medico nero, mentre quella sorta a Cuba ne ha già formati 18 dell’etnia garifuna.

 

I partecipanti all’evento, provenienti da 80 paesi, si sono riuniti simultaneamente in tre sale per discutere dell’irradiazione solidale della Rivoluzione cubana; le conquiste nel campo della partecipazione popolare, della giustizia sociale, scienza, salute, educazione e sport, oltre che nel campo della cultura e dei mezzi di comunicazione di massa.

Lo scrittore e leader storico mozambicano Marcelino Dos Santos ha ricordato che la libertà dei popoli dell’Africa ha un debito di sangue con il generoso popolo cubano.

 

Dal Venezuela sono intervenuti Francisco Sesto, ministro della Cultura, per mettere in risalto che in Fidel si registra la congiunzione di una visione umanistica con la fermezza dei principi ed il poeta e politico Tarek William Saab, che ha definito il leader cubano continuatore dell’opera del Liberatore.

 

L’argentina Claudia Camba, dopo aver raccontato la sua esperienza nel campo della promozione dei programmi d’alfabetizzazione concepiti nell’Isola, ha strappato applausi dicendo: “Il miglior omaggio che tutti noi possiamo fare a Fidel è seminare i suoi sogni dappertutto e realizzarli”.

 

 

Lucius Walker e Gianni Minà a l'Avana per 

festeggiare il compleanno di Fidel

 

 

Il reverendo Lucius Walker, leader della fondazione religiosa Pastori per la Pace, degli USA, ha inviato un messaggio d’amore per il Comandante in Capo Fidel Castro e al popolo di Cuba, arrivando all’Avana.

 

Il noto religioso nordamericano è a Cuba per partecipare alle attività organizzate dalla Fondazione Guayasamín, per festeggiare  l’80º compleanno del Presidente Fidel Castro.

 

Walker ha detto d’essere molto contento di stare a Cuba di nuovo ed ha sottolineato che seguire le idee di Fidel è una cosa buona ed è un filo che segue e difende la Rivoluzione Cubana, che è grandiosa e unica.

 

Il Reverendo sta partecipando al Colloquio Internazionale: “Memoria e futuro: Cuba e Fidel”, che si sta svolgendo nel Palazzo delle Convenzioni, dove sono presenti circa mille personalità di tutto il mondo per festeggiare gli 80 anni del Capo della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.

 

“Ho viaggiato molto in questi giorni in diverse città degli Stati Uniti e la gente mi ha chiesto di portare i suoi saluti al fratello Fidel. Molti statunitensi pregano per la sua salute e la sua rapida guarigione”, ha dichiarato Lucius Walzer. 

 

Il giornalista italiano Gianni Minà è all’Avana per partecipare a sua volta alle attività organizzate per gli 80anni del presidente  Fidel Castro e interverrà nel Colloquio Internazionale, nel dibattito “Manipolazione mediatica: le vie per combatterla”, assieme a  Ignacio Ramonet, Armand Mattelar, Carmen Lira e Pascual Serrano.

 

Minà, del PdCI, che partecipa alla rete degli intellettuali in difesa dell’umanità,  ha detto che gli amici del mondo sono riuniti come mostra del prestigio della Rivoluzione cubana e del suo leader.

 

La sessione di giovedì 29 novembre ha riunito più di 1.500 intellettuali e leaders politici di circa 80 paesi.