Avana 31 agosto 2006 - www.granma.cu

 

 

 

I Non Allineati propongono di

 

cambiare l’ordine mondiale

 

 

 

 

 

Il Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), il cui XIV Summit si svolgerà prossimamente in questa capitale, sta difendendo un piano d’azione capace di guidare la sua opera nell’impegno di trasformare l’ingiusto ordine internazionale.

 

I 116 Stati membri dei NOAL stanno attualmente discutendo un progetto di dichiarazione finale presentato da Cuba, nella sua qualità di sede della Conferenza dei Capi di Stato e di Governo che si svolgerà qui dall’11 al 16 settembre.

 

L’opera del Movimento dev’essere guidata da un piano d’azione, come stabilito nel documento finale del XIII Summit di Kuala Lumpur, Malaysia, effettuato nel febbraio 2003, sostiene il progetto.

 

Il detto piano, recita il testo consegnato al Burò di Coordinamento dei NOAL a New York, "deve essere seguito permanentemente, con l’obiettivo di valutare la sua esecuzione, così come di adottare le misure corrispondenti per il suo perfezionamento e attualizzazione".

 

La coniugazione di propositi e principi dell’ente terzomondista, che si attiene ai suoi principi fondativi di Belgrado (1961), permetterà di affrontare efficacemente problemi come la povertà, l’ordine economico fondato sulla diseguaglianza, il terrorismo e l’unipolarismo.

 

Lo stesso progetto di dichiarazione finale, opta per "concentrare i pronunciamenti, dichiarazioni e azioni del Movimento su temi centrali ritenuti prioritari".

 

Rispetto a questi temi i NOAL condividono valori, difendono interessi comuni e possono mostrare una posizione di unità e solidarietà.

 

Spiccano la difesa del multilateralismo, il rifiuto dell’unilateralismo e la pretesa di imporre un mondo unipolare; così come la difesa e il rispetto dei principi del Diritto Internazionale e della Carta dell’ONU.

 

Il Piano d’Azione permetterà di lavorare in maniera coordinata in diversi forum e scenari per condannare l’imposizione di misure coercitive unilaterali che violano il Diritto Internazionale, come il blocco economico imposto dagli Stati Uniti a Cuba.

 

Definirà anche una strategia di pressione per conseguire "il disarmo generale e completo sotto uno stretto ed efficace controllo internazionale, dando l’assoluta priorità al disarmo nucleare".

 

Inoltre aiuterà i NOAL nel loro più volte affermato proposito di dare impulso alla democratizzazione degli ordini economico, commerciale, finanziario internazionali attuali; a riformare e democratizzare l’ONU, compreso il Consiglio di Sicurezza.

 

Lo sviluppo economico e sociale dei paesi del Sud nel contesto della cooperazione internazionale, assieme alla promozione ed al rafforzamento della cooperazione Sud-Sud, si inseriscono tra le sfide permanenti del gruppo.

 

Altre questioni chiave della congiuntura attuale sono il rafforzamento della cooperazione internazionale in materia di diritti umani, il sostegno alla causa palestinese e la ricerca di soluzioni giuste e durature nel processo di pace in Medio Oriente.