E.C.Perez 30-5-06 GI

 

Cuba ha amici in tutto il mondo

 

 

Ritorno nel mio paese ringiovanito, pronto a lavorare di più... Convinto che l’esempio di Cuba si generalizzerà un giorno a tutti i paesi del mondo, ha detto venerdì sera nella Tavola Rotonda il deputato britannico George Galloway, affiancato da Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare; Abel Prieto, ministro della Cultura e da Randy Alonso, moderatore della trasmissione.

Spero che il popolo cubano sappia di avere amici in tutte le parti del mondo, che Fidel Castro è un leader mondiale, ha espresso.

 

Galloway ha affermato di essersi schierato al fianco del popolo iracheno fin dal primo giorno della Guerra del Golfo. Da allora è divenuto il bersaglio di ogni tipo di diffamazione.

 

Ha riferito quanto detto il giorno prima da Bush nella sua riunione con Tony Blair, sul fatto che avevano seppellito il regime totalitario di Saddam Hussein. In realtà – ha avvertito – a venire seppellite sono state 150.000 persone innocenti morte in Iraq. La vita di milioni di iracheni è stata distrutta da questi atti criminali, assieme quella di migliaia di soldati nordamericani e britannici caduti in queste azioni. Sono state queste le sepolture, ha sottolineato.

 

Ha segnalato che coloro che hanno messo in piedi la campagna contro Fidel non hanno fatto una bella figura perchè non hanno potuto provare niente ed ha ricordato che il leader della Rivoluzione Cubana dispone di amici in tutto il mondo che sarebbero fieri di camminare a suo fianco.

 

In cambio, ha precisato, quando Bush visita un altro paese questo dev’essere trasformato in una fortezza, perchè i popoli non lo amano e se lo seguissero sarebbe per catturarlo e giudicarlo.

 

Ha anche condannato la postura assunta dall’Unione Europea rispetto a Cuba e ha annunciato la pubblicazione di un suo libro su Fidel che, ha segnalato, contribuirà a chiarire la verità sull’Isola.

 

Il presidente del Parlamento cubano Ricardo Alarcón, ha spiegato che George Galloway ha parlato di fronte al Senato nordamericano interpretando i sentimenti di molta gente. È stato lui ad accusare i senatori, che si facevano piccoli piccoli nelle loro poltrone.

 

Egli ha fatto una cosa che milioni di persone, anche nordamericane, vorrebbero fare, ha manifestato.

 

Alarcón si è anche riferito al fatto che più di un centinaio di legislatori britannici hanno firmato una richiesta di libertà per i Cinque compatrioti cubani tenuti ingiustamente prigionieri in carceri statunitensi, che il prossimo 12 settembre avranno scontato 8 anni di detenzione.

 

Il ministro della Cultura cubano, Abel Prieto, ha esposto e commentato frammenti di vari articoli d’opinione scritti da intellettuali latinoamericani a proposito delle menzogne della rivista ‘Forbes’, che ha cercato di screditare la Rivoluzione e Fidel.

 

L’analisi ha riguardato posizioni dello stesso Forbes, come quella di chiedere apertamente che Washington intervenga militarmente nell’Isola, cosa che lo colloca chiaramente a fianco della mafia cubano-americana di Miami, essendo aspirante alla presidenza degli USA per il Partito Repubblicano.