Pedro Ross ha ribadito il carattere irreversibile del socialismo a Cuba
 

L’Avana, 2 maggio (AIN) – F.Rendon Matienzo

 

 

Pedro Ross, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), ha affermato che oggi, dopo 15 anni di carenze materiali ed in mezzo a cicloni, siccità e aggressioni, il socialismo continua a essere irreversibile nell’arcipelago cubano.

 

Nel Palazzo delle Convenzioni Ross ha pronunciato le parole finali dell’Incontro Internazionale di Solidarietà con l’Isola, svoltosi martedì con la partecipazione di più di 1.000 rappresentanti di organizzazioni sindacali, politiche e sociali di 60 paesi, invitate ai festeggiamenti per il 1º maggio.

 

Ha sottolineato che 7 milioni di lavoratori cubani, accompagnati dalle loro famiglie, hanno festeggiato la data nelle piazze, nelle città e nei paesi per l’economia in fase di recupero, nonostante il blocco imperialistico e la scomparsa dell’Unione Sovietica.

 

Ross ha ricordato che dal 1890 a Cuba si commemora la Giornata mondiale del proletariato, ma a partire del 1959, con il trionfo rivoluzionario, la data divenne tradizione e lotta per avanzare verso la costruzione del socialismo.

 

Il dirigente ha affermato che la dimostrazione più numerosa per il 1º maggio ha avuto luogo nella capitale cubana, dove più di un milione di persone hanno dimostrato, assieme a Fidel Castro, la loro disposizione a difendere la Rivoluzione e le sue conquiste.

 

Ha espresso gratitudine per la solidarietà militante di migliaia di amici e simpatizzanti di tutto il mondo con la lotta condotta da Cuba contro il blocco e le aggressioni imperialistiche e per la liberazione dei suoi Cinque figli prigionieri ingiustamente nelle carceri degli Stati Uniti per aver combattuto il terrorismo.

 

Il Segretario generale della CTC ha ricordato ai delegati all’Incontro Internazionale di Solidarietà che questo 1º maggio è stato preceduto dalla firma all’Avana dell’accordo d’integrazione della Bolivia all’Alternativa Bolivariana delle Americhe, stipulato un anno fa da Cuba e Venezuela.

 

"Solo un’aggressione nordamericana potrebbe fermare il nostro progresso economico attuale e nel caso di una guerra contro l’Isola siamo organizzati e preparati per lottare in difesa della nostra libertà e indipendenza", ha sostenuto.

 

Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano, Rosa Aurora Freijanes, moglie di Fernando Gonzalez Llort, uno dei Cinque e diverse personalità straniere hanno partecipato al foro, che si svolge ogni anno all’Avana come parte delle iniziative per il 1º maggio.