Cuba, «Fidel si fa vivo»

 

| 17 dicembre 2006 |

 

 


Il presidente cubano Fidel Castro è tornato a farsi sentire. Non in pubblico, ma per telefono, in occasione di una riunione di funzionari. Per la prima volta da quando il Lider Maximo ha dovuto lasciare la scena, il quotidiano del partito comunista, Granma, affronta la sua malattia. «Il comandante in capo, Fidel Castro, ha parlato per telefono ai partecipanti a una sessione delle Assemblee provinciali del potere popolare» si legge nell'edizione on-line del quotidiano, che è l'organo ufficiale del partito comunista cubano. Castro, salutato con un caloroso applauso, ha ascoltato l'ordine del giorno, ma sul contenuto della conversazione con i funzionari il giornale non ha rivelato alcun particolare. L'ultimo filmato in cui i cubani lo avevano visto risale al 28 ottobre e mostra un uomo sofferente e malconcio. La sua malattia, che lo ha spinto a trasferire i poteri al fratello Raul già nel luglio scorso, è circondata da un fitto segreto. La sua assenza ai festeggiamenti per l'ottantesimo compleanno e alla parata militare di due settimane fa hanno alimentato ipotesi e voci secondo cui il vecchio leader è malato di tumore. A negare fermamente che - come ha detto il capo dell'intelligence Usa, John Negroponte - la morte di Castro «è questione di mesi e non di anni», è venuto l'alleato di sempre: il presidente venezuelano Hugo Chavez, che gli ha parlato al telefono giovedì scorso. «Fidel non ha il cancro, come alcuni vanno dicendo in giro» ha detto durante un comizio, «quello che ha avuto è stato molto grave, ma non era un tumore». All'Avana è intanto arrivata la più grande delegazione di parlamentari statunitensi dalla rivoluzione del 1969. Il loro obiettivo sarebbe quello di migliorare i rapporti tra Stati Uniti e la repubblica di Cuba e incontrare il presidente facente funzioni, Raul Castro, fratello minore di Fidel.