Saranno riassunti i giornalisti

 

licenziati dal Nuovo Herald  

 

Perchè erano al soldo di Washington

 

4 ottobre 2006

 

 

I giornalisti del quotidiano Nuevo Herald recentemente licenziati perchè erano pagati direttamente dal governo statunitense, ritorneranno a lavorare in questo giornale dopo la presentazione di varie prove delle anomalie della direzione, si legge nello stesso giornale di martedì 3.

 

Secondo il quotidiano, i giornalisti hanno la possibilità di riavere i loro impieghi dopo aver dimostrato che nell'impresa ci sono state delle inesattezze nell'applicazione della politica sul conflitto di interessi.

 

La notizia del possibile ritorno di questi giornalisti coincide con le dimissioni dell'editore del The Miami Herald e del Nuovo Herald, Jesús Díaz, che ha lasciato il suo posto di lavoro proprio per questa controversia.

 

"Sono dispiaciuto per i fatti accaduti nelle ultime tre settimane, che hanno creato un ambiente nel quale non è possibile per me dirigere questi quotidiani nel modo più adeguato", ha scritto Díaz nella sua lettera di dimissioni.

 

Un'investigazione interna ha rivelato che per molti anni le norme sul conflitto di interessi si comunicarono in maniera inesatta e sono state applicate con poca coerenza nella redazione de El Nuevo Herald.

 

I giornalisti Pablo Alfonso e Wilfredo Cancio con la collaboratrice Olga Connor, sono stati licenziati per un'investigazione giornalistica effettuata dalla casa madre, il The Miami Herald, pubblicata l’8 settembre scorso.

 

Alfonso ha guadagnato quasi 175 mila dollari dal 2001, per condurre programmi nelle emittenti anticubane Radio e TV Martí.

 

Cancio, che copre varie tematiche sulla comunità cubana a Miami e temi politici, ha ottenuto 15 mila dollari negli ultimi cinque anni e la Connor circa 71 mila per lo stesso lavoro, con finanziamenti del governo nordamericano.

 

Oltre ai giornalisti dell’Herald, hanno riscosso denaro dall'Ufficio delle Trasmissioni verso Cuba anche Helen Aguirre Ferré, editrice della pagina di opinioni del Diario de las Americas e il giornalista Ariel Ramos.

 

A questa lista si sommano Miguel Cossío, direttore delle notizie di Canale 41 e il giornalista Carlos Alberto Montaner, le cui opinioni si pubblicano sia in El Nuevo Herald che nel The Miami Herald.

 

Montaner è stato vincolato alla CIA e a varie organizzazioni controrivoluzionarie, responsabili di azioni terroriste contro Cuba.

 

Juan Manuel Cao, reporter di canale 41 di Miami, ha guadagnato forti somme per attaccare l'Isola e solo nel 2006 ha ricevuto 11400 dollari da TV Martí. Cao aveva negato, in occasioni precedenti, d’aver ricevuto pagamenti per la sua attività anticubana.

 

L’Ordine della Società dei Giornalisti Professionisti del sud della Florida ha criticato fortemente i pagamenti fatti dal governo ai giornalisti.