Dichiarazione del Comitato dei Familiari delle Vittime

 

dell'esplosione dell'aeroplano civile alle Barbados

 

16 settembre 2006

 

 

 

 

L' 11 settembre 2001, milioni di persone, in tutto il mondo, videro inorriditi gli abominevoli atti di terrorismo commessi contro il popolo degli Stati Uniti.

 

I parenti delle vittime dell'esplosione dell'aeroplano della Cubana di Aviazione nelle Barbados, vedemmo, attraverso le immagini della televisione, l'esecrabile crimine, e tremammo; il dolore e la pena che ci hanno accompagnati per quasi tre decadi si moltiplicarono, vedendo come la nostra dolorosa esperienza si rifletteva in nuove persone innocenti.

 

I nostri cari non poterono condividere momenti trascendentali delle nostre vite, è impossibile riviverli, l'unica maniera di onorare la loro memoria e finire con lo stigma del terrorismo, è ottenere che i responsabili di questi atti, sentano su di sé, il peso della giustizia.

 

Nel settembre del 1976, il Governo degli Stati Uniti conobbe in anticipo i preparativi del sabotaggio ad un aeroplano civile della linea aerea cubana, non avvertì nessuno, niente fece per impedire l'atto terroristico.

Il 6 ottobre 2006, si compieranno 30 anni dall'abominevole crimine contro passeggeri innocenti che viaggiavano in
un aereo civile cubano; in quell'atto terroristico morirono 73 persone, di esse 57 cittadini cubani.

 

Fino ad oggi i parenti delle vittime dell' infida azione terroristica, il popolo di Cuba e la comunità internazionale, ancora aspettano che si faccia giustizia.

A differenza dei parenti delle vittime dell' 11 settembre che non conoscono l' "oscuro recapito" di Bin Laden, noi sappiamo dove stanno gli assassini delle nostre famiglie, chi li protegge, chi offre loro rifugio.


I terroristi che assassinarono le nostre famiglie stanno negli Stati Uniti, uno di essi,
Orlando Bosch, passeggia liberamente per le vie di Miami e frequentemente dichiara, alla stampa, con vanteria che non sente il minor rossore né rimorso e che se dovesse far esplodere un altro aeroplano civile in pieno volo, lo farebbe di nuovo.

 

L'altro noto terrorista internazionale, Luis Posada Carriles, attualmente detenuto in una prigione di immigrazione degli Stati Uniti, dichiarò, nel 1998, ad un importante quotidiano, di quello paese — con totale cinismo e disprezzo per la vita umana — che le sue azioni di terrorismo e morte non gli impedivano di dormire come un bebé.

Oggi è più reale che mai la possibilità che si commetta un nuovo affronto alla lotta reale contro il terrorismo, alla memoria dei nostri cari e delle vittime dell' 11 settembre.

Indignazione e stupore ci ha provocato conoscere che nei momenti in cui il popolo nordamericano ed il mondo commemorano il quinto anniversario di quel perfido atto terroristico, il magistrato federale Norbert Garney ha raccomandato al giudice federale Philips Martínez di porre in libertà il terrorista confesso
Luis Posada Carriles.

Gli argomenti branditi dal magistrato non ci sorprendono, come 30 anni fa, quando il governo degli Stati Uniti decise di prendere un posto come spettatore per vedere esplodere nei cieli un aeroplano civile, oggi tornano ad optare per l'inazione, il suo Procuratore Generale decide di non consegnare le numerose prove che il governo nordamericano possiede e che rivelano la natura terroristica di Luis Posada Carriles, attende, in maniera impassibile, che il terrorista sia premiato con la libertà.

Il Presidente George W. Bush disse il 27 aprile 2005: "Se qualcuno protegge un terrorista, se qualcuno appoggia un terrorista, se qualcuno alimenta un terrorista, è tanto colpevole come i terroristi". Allora ci domandiamo: Che cosa sono Orlando Bosh e Posada Carriles? e chi li protegge? Sono terroristi della peggiore specie e sono protetti dal governo degli Stati Uniti.

Noi, familiari delle vittime del sabotaggio ad un aeroplano civile in pieno volo, esigiamo dall'amministrazione Bush che faccia rispettare le proprie leggi ed i trattati internazionali dei quali sono firmatari, che onori la memoria delle proprie vittime dell'11 settembre.

Non desisteremo dai nostri impegni perché i terroristi compaiano davanti alla giustizia, non desisteremo dai nostri impegni per respingere l'ipocrisia e la doppia morale del Governo degli Stati Uniti, che difende la supposta esistenza di un terrorismo buono ed un altro cattivo, e finché non si faccia Giustizia che nessuno lo dubiti, faremo tremare l'Ingiustizia.
 


COMITATO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DELL' ESPLOSIONE DELL'AEROPLANO CUBANO IN BARBADOS