I burattinai del

terrorismo
 

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo

 

 

Ernesto Cruz Leon: alzino la mano gli italiani che lo conoscono. Forse qualcosa in più si sa di Luis Posada Carriles, ma certamente i signori Orlando Bosch e Mas Canosa (ormai defunto), per il nostro paese sono dei perfetti sconosciuti.


Eppure Ernesto Cruz è uno dei tanti ‘prigionieri politici’ citati nel ‘Libro Nero su Cuba’ di Reporters sans Frontières, uno tra quelli che le ‘Damas de Blanco’, ovvero la manciata di donne cubane vestite di bianco e che hanno anche ricevuto il Premio Sakarov vorrebbero rivedere in libertà. Ma questo signore è soprattutto l’assassino materiale di Fabio di Celmo, ovvero colui che ha messo la bomba al Copacabana. Un ‘dissidente’, secondo Rsf, gli Stati uniti e la maggioranza dei media.

 

Posada Carriles, il ‘Bin laden’ dell’America latina è uno dei più pericolosi terroristi in circolazione: assassino e torturatore, come ha anche ammesso l’Ufficio di Immigrazione e Dogana (Ice) degli Usa in un documento del 31 marzo scorso: “… rappresenta un pericolo tanto per la sicurezza nazionale come per la comunità… per la sua lunga storia di attività delittuosa e violenta che ha portato alla morte di civili innocenti...”, si legge. Ma non viene estradato, evidentemente sa molte cose, e la preoccupazione che tiri fuori gli scheletri dall’armadio dei vari governi statunitensi è tanta.

 

Libero come l’aria è il suo amichetto di assassini, ovvero Orlando Bosch, protetto dai Bush, dalla Cia, dalla Federazione Nazionale Cubano Americana (Fnca) e anche dal Cuban Liberty Council, la nuova culla terroristica della famiglia Bush. Artefice di numerosi atti terroristici contro varie nazioni (condannato a dieci anni nel 1968 per colpi di bazooka contro una nave polacca nel porto di Miami e per le minacce scritte all’allora presidente del Messico, ma anche al primo ministro britannico Harold Wilson, è stato liberato nel 1972),una volta tornato in libertà con Posada ha provocato l’esplosione in volo dell’aereo della Cubana de Aviación, con i suoi 73 giovani morti. Secondo il New York Times del 17 agosto 1989, la congressista di origine cubana Ileana Ross, animatrice della Fnca, ha negoziato personalmente con il presidente George Bush padre, la liberazione di Bosch. La riunione è stata organizzata da Jeb Bush, che si è così assicurato l’appoggio della mafia anticubana per la sua elezione come governatore, nel 2000. E arriviamo a Jorge Mas Canosa, che ha fondato e presieduto dal 1981, sino alla sua morte nel 1997 la Fnca, ovvero Fondazione Nazionale Cubano Americana, organizzazione strettamente legata alla famiglia Bush e alla mafia anticastrista di Miami. Gli eredi hanno seguito le sue direttive e, oltre a proseguire il finanziamento delle attività contro Cuba, le società del gruppo sono state implicate in frodi miliardarie di fondi pubblici e sono note anche per i traffici dei cosiddetti rifugiati cubani in Florida.

 

Il terrorismo è legato a questi personaggi, ben in vista e ‘sacri’ per il loro contributo elettorale. Eppure quando si legge di terrorismo, si vede sempre un dito accusatore puntato contro il mondo arabo, mai contro le ‘serpi in seno’ che il governo Usa nutre e protegge. Perchè con la storia del terrorismo si impone il nuovo ordine mondiale, fondato sul terrore, che fa passare in secondo piano i diritti umani in nome della paura tra la gente. Questa operazione, però, non reggerebbe se i media si decidessero a scoperchiare la pentola delle bugie e a far conoscere la verità. Ma è difficile, per molti motivi, tra cui il fatto che come difensore della libertà si è autoproclamato Robert Menard, fondatore di Rsf (Reporters sans frontières) che gode di buon credito presso i giornalisti, nonostante la sua organizzazione sia finanziata proprio dagli Usa. La californiana Diana Barahona ha rivelato in una inchiesta che Rsf riceve fondi governativi nordamericani attraverso la National Endowment for Democracy (Ned): “L’avvocato Eva Golinger ha scoperto che Ned e Usaid hanno dato oltre 20 mlioni di dollari ai gruppi di opposizione e ai media di comunicazione privata in Venezuela , tra cui molti di quelli che avevano partecipato al golpe. La Ned, inoltre, nel gennaio 2005 ha concesso circa 40 000 dollari a Rsf. E l’ex agente della Cia Philip Agee ha fatto presente che la Ned lavora con la Cia e che a partire dal 2002 il Center For a Free Cuba creato da Frank Calzón, altro personaggino pericoloso, per far crollare la rivoluzione cubana, finanzia Rsf. Il cerchio non si chiude ancora perchè i personaggi implicati sono parecchi, ma questo numero de El Moncada vi porta parecchi spunti di riflessione. Attenzione, quando si parla di terrorismo e non si specificano i mandanti burattinai!
 

Marilisa Verti 22 maggio 2006