lunedì 15 maggio 2006

 

Quando un vampiro è ucciso con

un paletto di frassino nel cuore

 

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo

 

In tutti i paesi dove domina la controrivoluzione, si riesce a creare un'immagine della realtà diversa dalla vera, la quale realmente esiste in quelle società.

Nel caso di Miami, per essere una città molto meno complessa - per essere solo una città, per la composizione e il potere dei settori dominanti e come questi sono capaci di esercitare questo potere - la controrivoluzione ha maggiore opportunità di creare e manipolare a suo capriccio quell'immagine di una realtà diversa dalla vera.

In questo caso mi riferisco all'immagine di Cuba, creata dalla controrivoluzione cubano-americana, prodotta dalle sue invariabili e tenaci bugie sulla Rivoluzione cubana. Con tutti i grandi mezzi della stampa, in spagnolo ed in inglese, a sua disposizione, si arrovella su queste questioni a suo capriccio.

Il problema fondamentale di questa falsa realtà di Cuba è quando si trova, s'imbatte, con la vera realtà, quella che le bugie non possono controllare né cambiare. Allora è come quando un vampiro lo uccidono con un paletto di frassino nel cuore.

È appena successo così, all'essere eletta Cuba nel nuovo Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Bisognava aver visto le loro facce, dei grandi come dei piccoli personaggi della controrivoluzione cubana che sembra si fossero riuniti per festeggiare la non inclusione di Cuba al Consiglio.

Sembra che Condoleezza e i suoi altri soci nel Dipartimento di Stato e nella Casa Bianca li abbiano informati male. Ebbi la fortuna di vedere i visi di alcuni di questi tristi personaggi durante uno dei notiziari televisivi.

È come se le loro facce si fossero imbalsamate al sapere la notizia che Cuba era stata eletta come membro fondatore del nuovo Consiglio dei Diritti Umani, composto da 47 paesi, per 135 voti, più di due terzi dei 191 stati membri dell'ONU.

Come questo era possibile se in accordo alle loro bugie, a quella falsa realtà di Cuba creata e manipolata da loro - alle bugie che loro stessi, tanto alieni dalla vera realtà, arrivano a crederci - Cuba è stata condannata... più di quindici volte (o sono quindici mila volte, o saranno quindici milioni di volte?) - per essere violatrice dei diritti umani (tutti i diritti umani) dalla Commissione, quasi defunta, dei diritti umani dell'ONU?

Questa bugia la crearono loro e la nutrirono loro, qui, a Miami durante gli ultimi venti anni. L'imposero qui, loro e la loro stampa, come verità indiscutibile. Ah, ma martedì scorso quella realtà, altra dalla verità, si imbatté con la vera. Ed i vampiri rimasero stupiti, trasformati in polvere.

Martedì scorso nell'Assemblea Generale dell'ONU s' impose la realtà di Cuba, nel mondo, nonostante il potere del governo degli Stati Uniti, dei suoi alleati e dei suoi governi burattini i America Latina ed in Europa.

Ieri all'ONU il lavoro di Cuba, del popolo cubano, a beneficio dei diritti umani essenziali, i fondamentali, fu riconosciuto e premiato dalla comunità internazionale contro la superbia della volontà imperiale.

Bisognava vedere l'espressione dei visi di quei personaggi creatori della bugia, la verità li consumava. Stavano tutti seduti lì, era un'immagine degna, come quella della famiglia di Carlos IV, quando fu dipinta da Goya.

Lì stavano, la "picotera" maggiore, la Ninoska, tanto scomposta che rimase muta e non ha potuto parlare alla stampa; la Hiedra, l'immutabile avvoltoio con viso di donna, la Iriondo, che solo ha potuto dire alcune sciocchezze, tipiche sue; ed allora, come degno finale, il terrorista Martín Pérez, batistiano, figlio di sbirro batistiano assassino, cercando di mostrare calma, disse che questo fatto era da aspettarsi, dovuto a come va il mondo.

E non si sbaglia, come va il mondo, guarda specialmente l'America Latina! E l'elezione di Cuba al nuovo Consiglio è un suo riflesso. Ed anche i processi politici e sociali in Venezuela e Bolivia lo riflettono.

E che si preparino per i cambiamenti nella loro realtà quotidiana, questi vampiri, per quello che si avvicina. Il suo supporto maggiore, l'amministrazione Bush, sembra disintegrarsi, sembra che vada in rovina.

Il più recente sondaggio di opinione pubblica realizzato dal New York Times e la CBS, dato a conoscere ultimamente, riflette che il livello di approvazione del presidente Bush è disceso al 31%, a sei mesi dalle elezioni congressuali.

Indica, inoltre, che solo il 13% degli intervistati appoggia la gestione dell'Amministrazione in relazione al prezzo dei combustibili; il 28% approva la politica economica generale; il 25% approva la sua politica con gli immigranti; il 27% la sua politica estera; il 39%, (con una diminuzione dell'8% da gennaio passato) approva la sua politica in Iraq; e che due terzi degli intervistati non ha la minore fiducia che possa vincere la sua guerra in Iraq.

Non si presenta niente di buono per i fabbricanti di
false realtà nella Miami contro-rivoluzionaria. Non si presenta niente di buono per i nemici del popolo cubano e la loro politica consunta e sconfitta.
 


Ig-Andrés GÓMEZ, direttore di Areítodigita