Il Venezuela respinge la

 

manovra a favore di

 

Posada Carriles

 

Caracas 23 marzo 2006 - PL -

 

 

Il Venezuela ha accusato oggi gli Stati Uniti d’inazione e selettività nella lotta contro il terrorismo per la decisione di mantenere sotto custodia e non sottoporre a processo il criminale Luis Posada Carriles.

 

“Il cinico utilizzo dei regolamenti d’immigrazione vuole dare la parvenza di un’amministrazione corretta della giustizia, in un caso nel quale i familiari delle 73 vittime invocano l’estradizione od il processo penale nei confronti di questo criminale” ha sottolineato una dichiarazione ufficiale citata da PL.

 

L’annuncio secondo il quale il fuggiasco della giustizia venezuelana continuerà ad essere tenuto sotto custodia, è considerato anche uno sforzo per occultare che per nove mesi è stata ignorata la richiesta d’estradizione, presentata il 15 giugno 2005.

 

Posada è responsabile dell’esplosione di un aereo civile cubano nel 1976, che provocò la morte di 73 persone, ma gli USA si rifiutano di estradarlo in Venezuela, come chiesto dalle autorità del paese sudamericano al fine di giudicarlo per quest’atto terroristico.

 

Posada Carriles si trova attualmente in territorio statunitense, accusato di un delitto minore dalle leggi migratorie dopo il suo ingresso illegale in questo paese nel maggio 2005.

 

L’ambasciata del Venezuela a Washington ha avvertito per mezzo di una dichiarazione che la guerra contro il terrorismo non può essere “su misura” e che tutti i terroristi sono nemici della giustizia: nessuno merita l’impunità.

 

Il comunicato assicura che Posada Carriles “è l’Osama Bin Laden dell’America Latina” e ribadisce la richiesta che la Casa Bianca onori i suoi obblighi stabiliti nei trattati internazionali e consegni a Caracas il criminale d’origine cubana.

 

L’Agenzia d’Immigrazione e delle Dogane degli USA, in un comunicato emesso ieri, evidenzia il suono del silenzio del Dipartimento di Stato rispetto al caso Posada Carriles, sottolinea il documento.

 

Il Governo degli Stati Uniti, aggiunge l’Ambasciata, invece di estradare Posada Carriles in Venezuela affinché venga processato per la strage del 1976, continua a dare rifugio a questo terrorista internazionale, con la copertura di una pratica d’immigrazione.

 

La nota ricorda che, dopo che il Venezuela ha chiesto l’estradizione, il Dipartimento di Stato ha atteso quasi sei mesi per rispondere con una nota diplomatica.

 

La dichiarazione spiega che, anche se le autorità statunitensi hanno notificato che verranno inviate una serie di domande e preoccupazioni specifiche sul caso, allo scopo di valutare la richiesta d’estradizione, queste non sono state ancora consegnate.

 

Il 13 marzo scorso l’Ambasciata del Venezuela a Washington ha ribadito in una nota diplomatica la richiesta che vengano date istruzioni al Dipartimento della Giustizia di presentare il caso ad un tribunale federale e venga imposto l’arresto preventivo del terrorista.