Gli USA continuano a

 

proteggere il terrorista

 

Posada Carriles

 

Washington 25 gennaio 2006

 

Gli Stati Uniti continuano a proteggere il terrorista internazionale Luis Posada Carriles e, dopo essersi rifiutati di estradarlo in Venezuela, lo invieranno in un altro paese, ha reso noto giovedì l’Agenzia Nazionale d’Immigrazione.

 

Il caso, esaminato dal Dipartimento della Sicurezza Territoriale (DHS), avrà un esito atteso dagli specialisti, che avevano messo in dubbio l’osservanza delle leggi internazionali da parte della Casa Bianca.

 

Il settantasettenne Posada Carriles è notoriamente un ex agente dell’Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA) ed è stato arrestato a Miami, in Florida, il 17 maggio scorso per essere entrato illegalmente negli USA.

 

Secondo Bárbara González, portavoce dell’Agenzia per l’Applicazione delle Leggi d’Immigrazione e Dogane degli Stati Uniti (ICE), l’entità sta muovendosi nella direzione di realizzare il trasferimento del signor Posada dagli Stati Uniti ad un paese terzo.

 

Questa settimana il quotidiano El Nuevo Herald ha indicato che una fonte di Washington ha dichiarato che il criminale non verrà posto immediatamente in libertà.

 

“Non esistono le condizioni propizie alla sua liberazione” ha puntualizzato la fonte chiedendo l’anonimato.

 

I funzionari della ICE avranno tempo fino al 28 marzo per prendere una decisione finale sulla custodia del criminale d’origine cubana.

 

Influenti figure politiche e media statunitensi esigono che non venga concesso l’asilo politico al detenuto, per il suo curriculum di terrorista e le conseguenze che per Washington avrebbe dare rifugio a un delinquente.

 

Una ventina di congressisti hanno sollecitato il presidente George W. Bush a respingere la richiesta d’asilo ed a permettere la sua estradizione in Venezuela, paese che l’ha pretesa sulla base di un accordo d’estradizione con gli Stati Uniti.

 

I legislatori hanno ricordato al presidente che lui stesso, nel suo discorso del 26 agosto 2003, ha detto che, “se lei da asilo ad un terrorista, se lei appoggia un terrorista, se lei alimenta un terrorista, è colpevole tanto quanto i terroristi”.

 

Alcune fonti hanno anticipato che il criminale potrebbe venire trasferito in una nazione centroamericana, forse El Salvador.