Fidel ha partecipato alla presentazione del libro:

 

“Operazione Condor.

Patto criminale”

 

Pedro De La Hoz 17 febbraio 2006 (GI)

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo


Il pubblico che mercoledì sera, con il Presidente Fidel Castro in prima fila, ha partecipato alla presentazione del libro Operazione Condor. Patto criminale, dell’argentina Stella Calloni, ha condiviso con l’autrice la necessità di difendere la dignità e la giustizia dalla minaccia di perpetuare nel mondo il terrore e la guerra proferita dall’attuale presidente nordamericano.

 

Secondo questa giornalista ed investigatrice, che ha consacrato più di un decennio a svelare i più oscuri risvolti della transnazionale della morte, ordita congiuntamente dalle autorità e dalle agenzie statunitensi, dai corpi repressivi delle dittature degli anni Settanta nel Fidel ha partecipato alla presentazione del libro: “Operazione Condor. Patto criminale” Cono Sud e dalla mafia anticubana, la cerimonia di ieri ha acquistato un enorme valore simbolico, per essersi svolta di fronte alle bandiere nere con stelle bianche, inalberate di fronte alla Sezione d’Interesse USA, che ricordano le vittime cubane del terrorismo praticato, incoraggiato e protetto dalla stessa “mano che ha cullato” la barbarie nell’America Latina di quegli anni.

 

La Calloni, in un colloquio condotto dalla sua collega Arleen Rodríguez Derivet e seguito attentamente dai familiari dei Cinque cubani combattenti contro il terrorismo, da intellettuali ed editori invitati alla XV Fiera Internazionale del Libro, nonché da centinaia di giovani, ha spiegato come il libro è progressivamente cresciuto a partire dal ritrovamento, nel 1992, dei cosiddetti Archivi dell’Orrore in Paraguay da parte dell’ex detenuto politico Martín Almada.

 

Da allora, l’indagine ha preso corpo con rigore, costanza, minuziosità e fedeltà alla verità storica, armandosi di prove inconfutabili, imprescindibili se si vuol fare giustizia e che cessi l’impunità.

 

“Con questo libro” – ha affermato la giornalista – “non ho voluto fare letteratura nè conquistarmi la fama, ma onorare la memoria”. La validità delle sue pagine si rivela nella continuità della perversione del Condor nella pratica globale dell’Amministrazione Bush: i metodi di allora si stanno ripetendo con le torture di Abu Ghraib, le carceri segrete, i trasferimenti clandestini di prigionieri.

 

Stella ha anticipato le prossime rivelazioni, riguardanti l’implicazione degli agenti dell’Operazione Condor nelle morti dei presidenti Omar Torrijos, di Panama e Jaime Roldós, dell’Ecuador, nel 1981 – “considerati un fastidio dall’impero e dalle dittature in documenti segreti indagati” – e forse in quella del premier svedese Olof Palme, nel 1986.

 

L’iniziativa è stata accompagnata dalle canzoni combattive e di sfida dei trovatori Santiago Feliú e Gerardo Alfonso, nonchè dal rock ribelle dell’argentino Federico Bonasso, che si è avvalso dei musicisti della band ‘Habana Ensemble’.