A proposito dei cubani

 

negli Stati Uniti

 

 

 

Washington DC 31 agosto '06 -  A.Gomez direttore di Areitodigital  www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Siamo poco più di 1.448.684 noi cubani che viviamo negli Stati Uniti, stando a uno studio del Burò del Censimento degli USA del 2004 intitolato American Community Survey —ACS— (Inchiesta della Comunità Americana).

 

Il Burò del Censimento considera cubani coloro che sono nati a Cuba e i loro discendenti nati negli States. Di questi si stima che 912.686 (63%) siano nati a Cuba e 535.998 (37%) siano discendenti di cubani nati in questo paese.

 

Siamo così il 4% del totale dei 40,5 milioni di latinoamericani e dei loro discendenti che viviamo qui.

 

I risultati di questa Inchiesta del Burò del Censimento sono stati pubblicati in un recente studio del Pew Hispanic Center, un centro di indagini che studia la comunità latinoamericana negli USA, intitolato Cubani negli Stati Uniti.

 

Dei circa 913.000 cubani che sono nati a Cuba, 431.429 (30%) giunsero nel paese prima del 1980; 171.798 (12%) arrivarono tra il 1980 e il 1990; 309.459 (21,4%), dal 1990 al 2004, data del sondaggio. A quest’ultima cifra se ne dovrebbero aggiungere almeno altri 40.000 corrispondenti ai quasi 20.000 cubani che emigrano ogni anno negli Stati Uniti legalmente, stando a quanto stipulato negli Accordi Migratori vigenti tra i due governi. Il 37% restante sono figli dei nati in questo paese.

 

L’età media della popolazione cubana negli USA è 41 anni, molto superiore alla media del resto della popolazione ispanica (latinoamericani e i loro discendenti) negli USA che è 27 anni. L’età media di tutta la popolazione statunitense è di 36 anni.

 

L’età media stimata dei discendenti di cubani nati in questo paese è di 18,5 anni; quella dei cubani giunti prima del 1980 è di 63 anni; quella di coloro che arrivarono tra il 1980 e il 1990 è di 50 anni e quella di coloro che giunsero tra il 1990 e il 2004 è di 38 anni di età.

 

Più di due terzi (circa 990.000) di tutti i cubani negli Stati Uniti vivono in Florida. Seguono il New Jersey (81.000), New York (78.000), California (74.000) e Texas (34.000).

 

Secondo lo studio, sorprendentemente, 1.356 vivono nella lontana e congelata Alaska e altri 1.886 nelle remote ma soleggiate isole Hawai. Viviamo in altri appartati angoli della Terra, ad esempio, in Montana siamo in 246; nella desertica Nevada niente meno che 13.000 e nei remoti stati del Dakota del Nord e Wyoming, 200 e 62 rispettivamente.

 

Ufficialmente, stando allo studio, in soli due stati dell’Unione non vive nessun cubano o cubana. Questi sono Dakota del Sud e Arkansas. Ma intuisco che se si cerca bene, si troverebbe che lì vive qualche cubano o cubana. E forse più di uno o una.

 

Secondo questo studio, il 25% di tutti i cubani in questo paese che hanno 25 anni o più è laureato. Il doppio della percentuale dei latini (12%), minore della percentuale dei bianchi che non sono latini (30%). Tra la popolazione cubana, il 39% dei nati in questo paese sono laureati, paragonati al 22% di coloro che sono nati a Cuba e sono laureati. Tra i nati a Cuba, il gruppo che ha più alta percentuale di laureati (26%) sono coloro che arrivarono tra il 1990 e il 2004, seguiti da coloro che emigrarono prima del 1980 (24%) e da coloro che partirono tra 1980 e 1990, dei quali solo il 13% è laureato.

 

Lo stipendio annuo della popolazione cubana è di 38.000 dollari, superiore a quello degli altri latini (36.000) ma inferiore a quello della popolazione bianca non latina (48.000). Tra i cubani nati a Cuba lo stipendio medio è di 38.000 per i cubani emigrati prima del 1980; 33.000 per gli emigrati tra 1990 e il 2004; e 30.000 per gli emigrati tra 1980 e 1990.

 

Tuttavia il 13% dei cubani minori di 18 anni vive nella povertà e tra coloro le cui età oscillano tra 18 e 64 anni, l’11% vive nella povertà, anche se minore della percentuale degli altri latini che vivono nella povertà in quelle età, 27% e 17% rispettivamente.

 

Ma la situazione peggiora per i cubani maggiori di 64 anni. La media di quelli che vivono nella povertà è del 24%, superiore di quella degli altri latini (18%) e a quella della popolazione bianca non latina (7%) che vive nella povertà.

 

Peggiora ancora in più la situazione per i cubani di questa età che sono nati a Cuba: per coloro che emigrarono prima del 1980 la percentuale di povertà è del 20%; il 36% dei cubani maggiori di 64 anni che emigrarono tra il 1990 e il 2004 vivono nella povertà e vergognosamente 4 di 10 cubani (39%) maggiori di 64 anni che emigrarono tra il 1980 e il 1990 vivono nella povertà.

 

Lo studio del Pew Hispanic Center sostiene, come tutti sappiamo, che l’ottenimento della cittadinanza statunitense della popolazione cubana riflette la sua situazione migratoria speciale. Circa il 60% della popolazione cubana ha ottenuto la cittadinanza statunitense, il doppio degli altri latini (26%). Il 90% dei cubani emigrati prima del 1980 sono cittadini degli Stati Uniti, paragonato al 60% con questa condizione tra i cubani che emigrarono tra il 1980 e il 1990 e solo il 18% tra coloro che emigrarono tra il 1990 e il 2004.

 

I cubani e i loro discendenti compongono il 6% del totale degli elettori latini iscritti nei registri elettorali. Lo studio indica che il 28% di questi si considera repubblicano, il 20% democratico e il 27% si dichiara politicamente indipendente.

 

Infine, significativamente, l’Inchiesta del Burò del Censimento dimostra che nel 2004 il 56% dei cubani appoggiavano un dialogo tra gli USA e il Governo cubano per risolvere i conflitti esistenti tra i due paesi. Un chiaro rifiuto dell’intransigente e anticubana posizione dell’estrema destra cubano-americana.