Cuba ha denunciato all'ONU le

 

aggressioni radiotelevisive USA

 

 

 

17 ottobre 2006 - www.granma.cu

 

 

Cuba ha denunciato alle Nazioni Unite  le crescenti aggressioni radio televisive degli USA contro l’Isola alle quali Washington ha destinato quest’anno 37 milioni di dollari.

 

Ileana Núñez, ambasciatrice  alterna di Cuba presso le Nazioni Unite, ha fatto questa denuncia durante il suo intervento nella Quarta Commissione dell’Assemblea Generale che tratta i problemi sull’informazione.

 

La diplomatica ha segnalato che questi attacchi si mantengono da decenni e sono cresciuti con l’utilizzo dal mese di agosto di un nuovo aereo G-1 per incrementare le trasmissioni TV sino a sei la settimana.

 

Il Congresso degli USA per queste trasmissioni ha approvato la somma di 10 milioni di dollari solo per il 2006.

 

Inoltre l’11 agosto ci sono state due trasmissioni simultanee, con l’uso di due aerei, a 213 MHZ, che hanno interferito in sei aree di servizi dello stesso numero di stazioni iscritte nel registro maestro delle frequenze.

 

L’ambasciatrice ha segnalato che questa guerra radio elettronica e televisiva degli USA contro Cuba viola direttamente e infrange lo spirito dei numerosi accorsi internazionali e delle telecomunicazioni.

 

Tra queste ha citato la Costituzione dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni e la Carta delle Nazioni Unite. Inoltre ha ricordato la dichiarazione sui principi relativi al contributi dei mezzi di comunicazione di massa al rafforzamento della pace e della comprensione internazionale della UNESCO.

 

Inoltre si sta violando la Risoluzione 792 dell’Assemblea Generale della ONU del 1982, che ha stabilito i principi rettori dell’uso per gli stati dei satelliti per le trasmissioni internazionali dirette delle televisioni.

 

Ileana Núñez ha puntualizzato che ogni  settimana le emittenti radicate in territorio statunitense trasmettono verso Cuba più di due mila ore di radio e TV, usando 230 frequenze diverse di onde medie, corte, FM  e televisione.

Delle 22 emittenti incaricate di queste trasmissioni con programmazioni sovversive contro la Rivoluzione cubana, 12 dirigono i loro segnali direttamente contro l’Isola.

 

Tra queste tre sono di proprietà del governo degli Stati Uniti: la Voce delle Americhe e le dette Radio e TV Martí.

 

Le altre appartengono e prestano i loro servizi alle organizzazioni vincolate a noti elementi del terrorismo che risiedono e agiscono contro Cuba dal territorio nordamericano, con il pieno consenso delle autorità della Casa Bianca.  

 

L’Avana ancora una volta condanna queste aggressioni e le pretese del governo degli USA di mantenere e incrementare le trasmissioni radio e TV verso Cuba.

 

La decisione del genere d’informazioni che il popolo di Cuba desidera ricevere è sovrana dell’Isola e non dipende certo dall’amministrazione degli Stati Uniti che sciupano malamente il denaro che i loro cittadini apportano all’erario.

 

Queste nuove aggressioni di radio e Tv continuano ad essere neutralizzate da Cuba poiché l’Isola ha l’obbligo e il diritto di denunciare queste azioni illegali e di esigere che si ponga fine a queste intrusioni.