20 dicembre 2007 -  www.granma.cu

 

Alarcón esclude cambi importanti

nella politica  USA verso Cuba 

 

 

Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha escluso cambi importante nella politica d’aggressione e di blocco degli Stati Uniti verso Cuba finché George W. Bush sarà presidente.

 

In una sessione dell’Assemblea Generale del Parlamento che si sta realizzando nel  Palazzo delle Convenzioni, Alarcón ha assicurato che non dobbiamo credere che si registreranno cambiamenti importanti sino a che Bush sarà presidente ed esisterà l’attuale equilibrio politico negli USA.

 

Per spiegare questa affermazione, Alarcón ha ricordato che Cuba occupa un luogo abbastanza basso tra le priorità  dei politici nordamericani, per via dell’attuale quantità di problemi che devono affrontare attualmente, cominciando dalla guerra in Iraq.

 

Egli ha spiegato che si potrebbe pensare a una maggioranza di voti nel Congresso favorevoli a modificare o eliminare le restrizioni ai viaggi nell’Isola per esempio, ma senza raggiungere  i due terzi necessari per evitare il veto del presidente Bush.

 

“Questo è una fatto che indipendentemente dalla situazione esistente tra le due nazioni è condannato all’eliminazione, perchè danneggia molta gente e viola la stessa Costituzione statunitense”, ha aggiunto.

 

Il Congresso si scontra con la realtà di non sapere quel che farà con l’Iraq, poiché i soldati nordamericani non possono restare là e questo problema concentra quasi tutto il lavoro di questa istanza. 

 

Inoltre dovranno affrontare seri problemi di carattere interno relazionati alla sanità, l’economia, l’impiego e altri temi e per questo crediamo che il blocco e l’eliminazione delle restrizioni occuperà un luogo molto relativo nel 2007.

 

Nel 2008 però ci saranno le nuove elezioni presidenziali negli USA e quindi tutto si muoverà in questa direzione, aggiungendo altre difficoltà alla soluzione di questi problemi.