Il traffico umano e la morte

 

viaggiano in motoscafo e con

 

passaporto nordamericani
 

6/4/2006 - GI -

 

Un altro grave fatto, conseguenza dell’irrazionale politica del Governo nordamericano contro Cuba e dell’applicazione dell’assassina Legge di Aggiustamento Cubano, è avvenuto nelle prime ore di mercoledì nella costa sud della provincia di Pinar del Río, quando un motoscafo con matricola statunitense è penetrato nelle acque territoriali del nostro paese per eseguire un’operazione di contrabbando umano.

 

In base alle informazioni finora disponibili, l’equipaggio di un motoscafo da pattugliamento operante ad est degli isolotti di San Felipe ha individuato alle ore 3 e 45 del 5 aprile la presenza di un motoscafo che viaggiava in direzione nord-est, addentrandosi nelle acque interne cubane.

 

Un’ora dopo, attorno alle 4 e 50, l’equipaggio di un’imbarcazione da pesca, che si trovava a 3 miglia a sud di Punta Caraguao, zona costiera del municipio Los Palacios, in provincia di Pinar del Río, ha comunicato l’avvistamento di un motoscafo navigante verso l’insenatura di Bacunagua, nella costa sud dello stesso municipio.

 

Le unità di superficie delle Truppe Guardiafrontiera hanno individuato alle 5 e 10, a circa 2 miglia a sud dell’Insenatura di Bacunagua, l’avvicinamento di un motoscafo di 40 piedi di lunghezza (circa 12 metri) e con motori interni, simile a quello utilizzato più volte in operazioni di traffico di persone a sud di Pinar del Río.

 

I trafficanti, di fronte all’ordine delle unità guardiafrontiera di fermarsi, hanno risposto con atteggiamento di sfida e azioni aggressive, comprendenti violenti urti contro una delle imbarcazioni delle Truppe Guardiafrontiera, che ha riportato numerosi danni ed ha rischiato di rovesciarsi, mettendo in serio pericolo la vita dei combattenti, che manovravano nell’oscurità ed in condizioni di scarsa visibilità.

 

Il Capo dell’Operazione ha ordinato di aprire il fuoco contro il motoscafo aggressore, che è rimasto immediatamente paralizzato ed è stato abbordato. Due dei tre membri dell’equipaggio dell’imbarcazione sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente. Sono stati trasportati nel centro abitato di San Diego e da lì all’Ospedale Provinciale di Pinar del Río dove nel pomeriggio, nonostante gli sforzi dei medici, il più grave è morto.

 

Le indagini compiute hanno confermato la partecipazione di questo motoscafo a precedenti operazioni di contrabbando umano in zone della costa sud di Pinar del Río. Il suo equipaggio si è comportato in maniera aggressiva in ripetute occasioni e ciò ha reso l’imbarcazione un obiettivo riconosciuto delle nostre unità. Questo stesso mezzo, durante l’ultima delle sue abituali operazioni di traffico umano, avvenuta nel marzo scorso, ha urtato un motoscafo delle Truppe Guardiafrontiera, provocandone l’avaria.

 

Le perquisizioni hanno permesso di identificare due dei contrabbandieri, entrambi cittadini cubani con passaporti nordamericani, che rispondono ai nomi di Rafael Mesa Fariñas e Rosendo Salgado Castro. Il nome dello scafista morto non ha potuto finora essere precisato, poiché non possiede documenti d’identificazione ed i suoi complici nell’illegale avventura non hanno cooperato alla sua identificazione.

 

I precedenti conosciuti indicano che l’imbarcazione sequestrata, immatricolata in Florida, appartiene al cittadino nordamericano d’origine cubana John Roberto (che si fa chiamare "Squalo Azzurro"), coinvolto nel traffico di cubani verso il Messico dal sud di Pinar del Río.

 

I passaporti sequestrati ai trafficanti riportano autorizzazioni d’entrata a Quintana Roo, Messico, il 13 marzo 2006 (Rosendo Salgado) e del 29 marzo 2006 (Rafael Mesa).

 

Come si sa, le pubblicazioni di questo stato messicano ed i nostri mezzi di comunicazione hanno denunciato il crescente traffico umano di nazionali cubani attraverso Cancún, Islas Mujeres ed altri punti di Quintana Roo verso gli Stati Uniti, operazioni alle quali partecipano scafisti d’origine cubana, pescatori messicani, autorità di questo stato del Messico ed elementi della mafia anticubana residenti nel luogo e con connessioni a Miami.

 

È bene ricordare che, utilizzando questa via frequentata negli ultimi anni dai trafficanti di esseri umani, terroristi d’origine cubana hanno organizzato l’ingresso nel territorio degli Stati Uniti del criminale Luis Posada Carriles, che permane in questo paese protetto dalle autorità nordamericane.

 

39 persone: 20 uomini, 12 donne e 7 bambini sono stati trattenuti nella zona costiera di Bacunagua, come conseguenza di questo tentativo di traffico umano. Una parte di questi, fondamentalmente donne e bambini, è stata restituita alle famiglie dopo averne registrato le dichiarazioni. Il resto dei partecipanti a quest’operazione rimane detenuto in attesa di un chiarimento dei fatti e di una definizione delle responsabilità.

 

I fatti accaduti ieri nelle acque a sud di Pinar del Río hanno confermato il carattere irresponsabile, criminale ed aggressivo della politica dell’Amministrazione USA contro Cuba e specialmente dell’uso deliberato del tema migratorio contro la Rivoluzione, attraverso una cinica disposizione come la Legge di Aggiustamento Cubano, che non solo incoraggia gli espatri illegali da Cuba (mentre alla frontiera tra Messico e USA viene innalzato un immenso muro e si cerca di criminalizzare l’emigrazione illegale da altre nazioni), ma che causa la morte inutile e tragica di migliaia di cubani, tra i quali numerosi bambini e donne. Il mondo è testimone di questa congiura dell’ipocrisia e della perfidia che trasforma gli esseri umani in vittime dei meschini interessi dell’Impero.