28 marzo 2007 - S.S.Medina www.granma.cu

LA SCUOLA LATINOAMERICANA DI SCIENZE MEDICHE

Giovani di 28 paesi si stanno

formando come medici di tipo nuovo

Con i suoi circa 10000 studenti iscritti nei differenti anni del corso e distribuiti nelle facoltà di Medicina del paese, la scuola potrebbe diventare uno scudo dello sviluppo umano nel mondo

 

 

 

 

A circa 20 Km ad ovest dell’Avana si sta formulando il mondo salutare. Giovani che seminano la speranza di vedere bambini forti, anziani briosi e salute alla portata di tutti, sembrano cospirare contro la disumanizzazione regnante e si alzano senz’altra causa che un futuro migliore, senz’altra bandiera che i loro camici bianchi.

 

La Scuola Latinoamericana di Scienze Mediche (ELAM) è l’istituzione che, a meno di 10 anni dalla sua fondazione, rappresenta questo proposito e mostra quanto si può fare quando lo si vuole davvero.

 

Inaugurato nel 1999 su iniziativa del presidente Fidel Castro, questo centro d’educazione universitaria ha come obiettivo fondamentale quello di far laureare in Medicina giovani provenienti da paesi in primo luogo latinoamericani. Al progetto partecipano 28 nazioni. Si sono già laureati 3.204 giovani, 530 dei quali stanno studiando Medicina Generale Integrale, disseminati in tutto il paese. L’ELAM dispone di 63 aule, 16 anfiteatri, 36 laboratori per l’insegnamento e un consiglio  di facoltà di 508 professori.

 

I neo-medici che si trovano ancora a Cuba dispongono di un ambulatorio per esercitare la professione. Alcuni si sono sentiti motivati a iniziare lo studio di una seconda specialità sia a Cuba che in America Latina. I laureati che scelgono la detta opzione hanno la possibilità di conseguire un master nell’Isola nonché di incorporarsi, se lo vogliono, alla docenza medica. Viene loro garantito un conto in pesos convertibili (CUC), oltre a uno stipendio in moneta nazionale per le loro spese personali.

 

Intervistato da Granma Internacional il rettore dell’ELAM, dottor Juan D. Carrizo Estévez, ha detto che la scuola “è un grande successo che parla di una realtà dov’è stato possibile forgiare i sogni del Comandante di creare un’istituzione che potesse formare medici provenienti da diversi paesi latinoamericani e da altri luoghi”.

 

Il Rettore da molta importanza al lavoro svolto con il coinvolgimento degli studenti, che va oltre la preparazione accademica e punta ad una formazione basata su principi che ispirino l’opera professionale. Per Carrizo “è stato un successo essere riusciti a svolgere un lavoro integrale con concezioni formative dove prevalgono i valori umani, etici, morali, solidali e internazionalistici, così necessari in un dottore e dotare gli studenti di una formazione e sensibilità per poter lavorare, in caso di necessità, non solo con le loro comunità ma con chiunque ne abbia bisogno”.

 

“Questo lo vediamo – ha aggiunto Carrizo – quando andiamo in questi paesi,  guardandoli lavorare con il nostro popolo a Cuba, ascoltando l’opinione che la gente ha di loro, che è molto buona. Li abbiamo anche visti alzare volontariamente le mani per entrare a far parte del contingente Henry Reeve, che accorre in qualsiasi luogo del mondo” ad assistere le persone colpite dalle catastrofi naturali. “È un medico di nuovo tipo, formato sulla base di questi nuovi concetti”, ha indicato.

 

La scuola tiene molto in conto la diversità di credenze, ideologie e religioni degli studenti perchè, sebbene sia composta fondamentalmente da alunni senza risorse, non è escludente e accoglie persone di diversi settori.

 

Tenendo presenti queste caratteristiche, l’ELAM si basa sulla sua formazione etica senza basarsi su un programma politico. Secondo Carrizo “questi studenti hanno le loro credenze religiose, le loro ideologie. Sono molto eterogenei culturalmente, hanno esperienze straordinarie a seconda del paese da dove provengono e delle ideologie o partiti d’appartenenza. Abbiamo credi differenti che rispettiamo totalmente. La scuola è laica”.

 

Non ci si limita solamente al rispetto delle loro credenze ma vengono anche differenziati i cibi, prevedendo i precetti di alcuni in materia di alimenti. Si rispettano le abitudini con le quali arrivano i praticanti di diversi credi, tra questi i musulmani.

 

Carrizo assicura che “noi lavoriamo in una maniera che ci permette di raggiungere una grande armonia e di funzionare come una grande famiglia. Loro, naturalmente, stanno acquistando progressivamente una cultura sociale, politica, valori della società cubana, solidali, internazionalisti. È importante sottolineare il fatto che li avvertiamo sempre che la nostra società è questa e non una tazza d’oro. A volte ci affliggiamo per alcune nostre carenze, ma loro ci dicono che non hanno importanza rispetto a tutto quello che facciamo per loro. E questo ci rallegra”.

 

La scuola ha ideato una materia che si chiama Storia e Medicina, l’unica che tratta temi relativi ai problemi sociali nell’attualità.

 

 

TUTTO GRATUITO E UNO

STIPENDIO DURANTE IL CORSO

 

 

I giovani che studiano a Cuba hanno garantito l’alloggio gratuito, l’alimentazione e le lezioni nel centro nei due primi anni del corso, quando apprendono le Scienze di Base per poi venire distribuiti nelle 21 facoltà di Scienze Mediche del paese, dove si formano durante i 4 anni restanti. Secondo il Rettore Carrizo, gli studenti disseminati nelle province “vivono nelle aree cliniche con tutte le agevolazioni con le quali entrano in questa istituzione e vengono alloggiati nelle case dello studente con il pieno sostegno delle facoltà. Inoltre partecipano a tutte le iniziative programmate”. Questi giovani percepiscono durante il corso uno stipendio in pesos cubani, per le loro necessità.

 

Per i giovani incorporati nel progetto il cambiamento significa una sfida. La cultura, le abitudini culinarie, la lingua, costituiscono sfide. Tuttavia l’interesse per lo studio e la freschezza propria dell’età fanno superare qualsiasi difficoltà che si presenti loro davanti.

 

Lo studente honduregno Moisés Martínez, segretario generale della Giunta degli Studenti della scuola, dà una testimonianza di quanto sopra e illustra il livello di convivenza conseguito nonostante le differenze. “Quando siamo arrivati qui eravamo molto ansiosi, ma anche emozionati. La prima cosa che ci ha sconcertato è stata l’alimentazione perchè è differente dalla nostra. Ma lo sconcerto dura le prime due settimane. Poi arriva lo scontro tra le culture: ogni paese ha le sue peculiarità: i balli, i cibi tipici, i modi di parlare. Non ci siamo abituati, ma è il contatto con altre nazionalità ad arricchire il tuo lessico, la tua cultura, oltre a rafforzare il tuo sentimento patriottico. Ti senti orgoglioso della tua cultura, della tua nazione, delle conoscenze che hai acquisito a casa tua. Così si possono condividere pensieri con gli altri compagni e su questa base creare gruppi di amici molto affiatati”.

 

Al pari di molti altri giovani della scuola, Moisés è molto grato al Governo cubano per l’opportunità di studiare che questo gli ha offerto ed è emozionatissimo quando parla della fortuna che ha avuto. “Il sogno della maggior parte degli studenti che studiano qui è diventare medici. Noi abbiamo scelto di fare questo lavoro per aiutare le persone, per aiutare a curare le malattie che affliggono i nostri paesi. È questo l’obiettivo essenziale degli studenti che si trovano qua.

Non abbiamo la possibilità economica di studiare nei nostri paesi perchè vi impera un sistema che non ti da la possibilità di formarti in una facoltà così importante come quella di Medicina, una delle più care. Tutti gli studenti che sono qui si sono trovati nella stessa situazione. Per una persona dalle scarse risorse è impossibile. Per questo abbiamo deciso di avvalerci del progetto di Fidel: una scuola che ci preparerà con un alto livello solidale e scientifico. Siamo molto emozionati perchè si tratta di un’opportunità unica, di un progetto unico in tutto il mondo”.

 

Moisés sottolinea che il corso pre-medico di parificazione è ideale per raggiungere progressivamente lo stesso punto di partenza. Questa preparazione propedeutica è necessaria perchè i giovani entrano nella scuola con alle spalle formazioni assai differenziate. Il corso, come parte del sistema educativo della scuola, è stato pensato per raggiungere lo stesso livello tra tutti gli studenti prima dell’inizio del corso di Medicina vero e proprio e include anche lezioni di Spagnolo per gli studenti che lo richiedano.

 

Secondo l’alunno brasiliano Lucas Demetrio, anche lo svago è un incentivo per gli studenti e la diversità propizia l’effettuazione di iniziative culturali dove si possano mostrare le tradizioni dei rispettivi paesi. Secondo Lucas, nel centro vengono realizzate serate di gala in cui sono rappresentati i balli tipici di ogni nazione e opere di teatro. Sono state create scuole di musica, di pittura e gruppi di discussione politica. Per il Rettore “è la vita di una grande università, come se fosse una città”. Lucas enfatizza le gite a L’Avana e in altre città del paese, che hanno permesso agli alunni di conoscere più da vicino il popolo dell’Isola.

 

A proposito delle sue impressioni particolari, la studentessa guatemalteca Clara Cabrera sottolinea che “il popolo cubano è molto solidale, ti aiuta se vede che hai un problema. Nel mio paese non è così. La società cubana, a differenza di quella del mio paese, è molto più aperta”.

 

 

PIÙ DI 90 STATUNITENSI POVERI STANNO APPROFITTANDO DI QUESTA OPPORTUNITÀ

 

 

Si può pensare che l’istituzione sia composta soltanto da giovani dei paesi sottosviluppati. Ma la realtà è un’altra. In nazioni sviluppate come gli Stati Uniti il costo del corso di Medicina è così alto che alcuni giovani, attualmente più di 90, non hanno esitato ad avvalersi della buona opportunità offerta dall’ELAM.

 

Saha Yurgionas è di Chicago, ma la sua sorte è cambiata quando ha avuto l’opportunità di far parte del contingente di giovani che tra pochi anni si laureeranno in Medicina a Cuba.

 

“Io sono venuta qua nonostante l’alta qualità dell’educazione medica nel mio paese, perchè il costo necessario a frequentare la facoltà di Medicina è molto alto: 200mila dollari per 4 anni, escludendo spese come vitto e alloggio. Se non vieni da una famiglia molto ricca con molte possibilità è assai difficile”.

 

La nordamericana ha aggiunto che “mi piacerebbe lavorare con le persone necessitate negli Stati Uniti, che non hanno un’assicurazione sulla vita. Il mio paese è molto capitalista e tutto costa. Se vuoi un appuntamento con un dottore, devi pagare. Adesso ci sono circa 45 milioni di persone negli States che non hanno un’assicurazione sulla salute e per me è un dovere umano fare la mia parte. Io ho voluto avvalermi di un sistema educativo che considera la Medicina un diritto umano.

 

Nel mio paese ci sono persone che studiano Medicina per percepire uno stipendio molto buono ed è questa l’unica ragione. Non importa il valore sentimentale, il valore di fare il medico per aiutare e servire l’umanità. Si tratta soltanto di soldi, ha concluso la giovane.

 

Nonostante i successi dell’istituzione a 8 anni dalla sua fondazione, non sono stati pochi gli ostacoli che questa ha dovuto superare nel detto periodo. Prima di tutto, trasformare la vecchia scuola navale dove si formavano gli ufficiali della Marina in un centro d’educazione di scienze mediche. Ma questa prodezza è stata realizzata in meno di 3 mesi.

 

“L’ELAM – segnala il Rettore dell’Istituzione – con il passare del tempo si è consolidata. Penso che nessuno metta in dubbio che questa è una grande università che prepara studenti come medici di prima qualità”.

 

Carrizo mette in risalto che la scuola è già conosciuta in tutto il mondo, gode di un grande prestigio e si sta orientando verso metodi di insegnamento più conformi alle nuove pratiche pedagogiche che si stanno sviluppando a Cuba. “Sono nati nuovi progetti – segnala – perchè la formazione in massa di medici dev’essere considerata oggi un elemento fondamentale per riuscire ad influenzare la formazione di questo mondo migliore che tutti diciamo che è possibile, ma che va costruito con più personale della salute”.

 

I nuovi progetti vengono considerati concettualmente più avanzati. L’ELAM ha cominciato con il suo programma tradizionale, ma si sta valutando l’introduzione di nuove modifiche nel programma di studio, che permettano la formazione in massa di medici elevando il loro livello di preparazione.

 

I professori hanno una buona opinione degli studenti e sono molto meravigliati per l’interesse che questi pongono in tutti gli aspetti della vita scolastica. Stando al professore di Storia Daniel F. Fernández, “la maggior parte degli studenti si sente motivata dal corso. Compiono un grande sforzo.  Ce  ne sono alcuni che presentano deficienze nella loro formazione perché hanno abbandonato gli studi 4 o 5 anni fa e si sono incorporati qui e certamente dobbiamo affrontare le differenze del programma di studio della scuola media superiore. Ma chi si sente motivato fa un grande sforzo e può contare sull’aiuto di tutti i professori. Di solito i risultati sono buoni.

 

“Abbiamo studenti dall’alto profitto scolastico e prestiamo un’attenzione differenziata in base a queste caratteristiche. Ma esiste anche un’attenzione individualizzata per coloro che hanno difficoltà. I risultati sono molto positivi. Gli studenti sono molto rispettosi, educati, osservano tutte le norme d’educazione, sono disciplinati e hanno una caratteristica importante: il livello di creatività”.

 

Anche se molti giovani esplicitano la loro idea di ritornare nei loro paesi per collaborare con le comunità più sfavorite, l’impegno degli Stati in questo senso è molto eterogeneo. Lo stesso capita con il totale riconoscimento del titolo. Il Governo cubano si sta adoperando affinché le lauree conferite dalla ELAM vengano omologate. Sono stati fatti progressi in questo senso, ma sono necessari altri sforzi. Molti di questi giovani incontrano di fronte a loro ostacoli per convalidare i titoli, come il dover affrontare nuovi esami.

 

Comunque sia, non c’è dubbio che la Scuola Latinoameriana delle Scienze Mediche costituisce un successo in campo sanitario. L’iniziativa intrapresa dal presidente Fidel Castro 10 anni fa sta dando frutti e ha elevato il prestigio dell’educazione universitaria cubana.

 

L’ELAM è un sogno divenuto realtà che può fare storia per il suo indiscutibile contributo allo sviluppo umano e rappresenta un sostegno alle nobili cause e ideali che battono nel cuore delle numerose persone di buona volontà esistenti nel mondo.