17 gennaio 2007 - E.Claro,J.M.Correa www.granma.cubaweb.cu

 

Riconoscimento a

Cuba in Cotopaxi

 

Il vicepresidente del Consiglio di Stato di Cuba, Carlos Lage, e la delegazione che ha assistito all'insediamento di Rafael Correa, sono stati salutati in località beneficate dai programmi cubani

 

 

 

Questo programma è per gente povera, ha detto il prefetto della provincia di Cotopaxi, César Umajinga, quando gli abbiamo domandato sui risultati del programma "Io sì posso", con il quale é diminuita la quantità di analfabeti che esisteva in questa area, in una zona montagnosa, di 352000 abitanti.

Poco prima, il dirigente aveva ricevuto Carlos Lage Dávila, vicepresidente cubano, che aveva ringraziato per la collaborazione dell'Isola tanto con questo programma come in quello dell'Operazione Miracolo, col quale si è riusciti a restituire la vista, in soli due anni, ad oltre 8000 ecuadoriani nei due centri oftalmologici installati e gestiti da Cuba. Uno esistente in questa località andina e l'altro in Guayas.

Lage, ricevendo le dimostrazioni di affetto e gratitudine delle autorità della zona, ha ricordato che soli pochi mesi fa ha assistito all'apertura del centro in Latacunga di cui, discorrendo con gli specialisti cubani, ha potuto constatare i risultati.

Mercedes Argite Campino, capa dell'Operazione Miracolo in Ecuador, ha spiegato che, in questa nazione, ci sono 44 specialisti tra medici ed altri cooperanti tutti impegnati a restituire la vista a persone con scarse risorse.

Lei ed i suoi compagni hanno una immensa anedottica dove emerge la gratitudine di persone, anche giovani, che non potevano vedere i figli o l'ambiente circostante e che hanno recuperato questo dono tanto prezioso. Come ci ha raccontato il prefetto, si tratta di gente che non poteva pagarsi l'operazione.

Secondo la dottoressa Argite, il gruppo di oftalmologi e tecnici che fanno parte della missione, si sentono soddisfatti perché il trattamento ha avuto successo per tutti i pazienti.

Noi facciamo il nostro lavoro sotto il precetto che non diamo quello che c'eccede, condividiamo quello che abbiamo e come dice il nostro Comandante in Capo, un altro mondo, un'altra realtà è possibile, e questo è ciò che si sta costruendo.