25 gennaio 2007 - www.granma.cu

 

Famoso oculista degli USA

 apprezza l’Operazione Miracolo
 

• Operata in Venezuela la prima statunitense povera

 

 

 

Il famoso oculista e professore dell'Università dell'Illinois, James Philips, ha sottolineato il valore innovativo del sistema di salute venezuelano che permette il trattamento di pazienti con scarse risorse economiche.

 

Phillips ha accompagnato in Venezuela Patty Nealon, la prima statunitense operata di cataratta gratuitamente nel paese sud-americano, come parte del programma detto Operazione Miracolo, creato e sostenuto congiuntamente dal Venezuela e da Cuba.

 

“Il Venezuela dev’essere ammirato nel mondo per il suo attuale sistema di salute. Possono contare su di me per implementare questa positiva missione umanitaria là dove sia necessario”, ha dichiarato lo specialista, che ha già partecipato a missioni umanitarie in Africa e ad Haiti.

 

Il consolato venezuelano di Chicago, ha comunicato che il risultato dell'operazione a Patty  Nealon, realizzata nell'Ospedale Antonio Maria Pineda di Barquisimeto, è stata un successo e la donna è già tornata al suo lavoro di autista d’autobus.

 

Il programma di oculistica detto Operazione Miracolo è stato creato da Cuba e dal Venezuela per aiutare i poveri del Terzo Mondo e sino alla fine del 2006, dopo due anni di lavoro, sono state operate già circa mezzo milione di persone.

 

I pazienti di 28 paesi sono stati operati gratuitamente a Cuba ed in Venezuela. Nel paese sud-americano funzionano oggi 13 centri di oculistica. Altre installazioni di questo tipo stanno sorgendo in Ecuador, Guatemala, Haiti, Honduras e Bolivia, con medici cubani, in una strategia che diminuisce i costi di trasporto e garantisce la continuità del programma umanitario.

 

Questa iniziativa si aggiunge agli accordi strategici dell'Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA) firmati da Cuba, Venezuela, Bolivia e Nicaragua. L'ALBA, sorta come alternativa al libero commercio, si sostenta con la cooperazione, la complementazione ed un alto contenuto sociale, che distingue questa proposta dalle altre, basate su aspetti prettamente economici.

 

Questa proiezione raggiunge altre aree, come quella dell'educazione che ha permesso, mediante l'applicazione del metodo cubano “Io sì che posso” l'alfabetizzazione di 1,5 milioni di venezuelani e circa 30 mila boliviani.

 

Il metodo, creato dall'Istituto Pedagogico Latino Americano e Caraibico di Cuba, ha ricevuto il Premio all’Alfabetismo 2006 Re Sejong della UNESCO ed fomenta gli sforzi contro l'analfabetismo in 22 paesi.