A Cuba si svolgerà evento

 

solidale con antiterroristi

 

 

 

 

 

8 febbraio 2007 -  Y.Portelles www.prensa-latina.it

 

 

Circa 300 organizzazioni giovanili sono state invitate ad una riunione internazionale, prevista a l'Avana nei giorni 29 e 30 del prossimo aprile, di solidarietà con i cinque antiterroristi cubani incarcerati negli USA,

Secondo quanto riportato da Prensa Latina, Ernesto Fernández, capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali dell'Unione dei Giovani Comunisti di Cuba (UJC), si aspetta la presenza, a questo appuntamento, di circa 300 delegati provenienti da varie nazioni.

Hanno già confermato la loro partecipazione circa 30 raggruppamenti i cui rappresentanti conosceranno la situazione attuale dei Cinque, come sono conosciuti Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerriero, Fernando González e René González.

Inoltre, ha detto il dirigente, dovranno sorgere nuove iniziative al fine di rafforzare le azioni per ottenere la liberazione di questi uomini che furono condannati a pene severe per essersi infiltrati in gruppi terroristici di Miami che organizzavano piani di attentati contro l'Isola.

"La cosa importante è che esca un piano di azioni per continuare la lotta e che non ci si limiti a ciò che si sia fatto fino ad ora".

L'essenza di questo incontro, ha segnalato Fernández, è mantenere il tema nella pubblica opinione e mobilitare coloro che ignorano la causa affinché si alzino nuove voci fino ad ottenere la liberazione dei Cinque.

Si farà un bilancio delle principali azioni realizzate nell'ultimo anno, in cui sono saliti a 290 il numero di comitati creati, in un centinaio di paesi, al fine di diffondere la lotta contro il processo giudiziale contro essi, considerato tra i più ingiusti negli Stati Uniti.

Questa riunione si inserisce nella campagna nazionale guidata dall'UJC, in tutta l'Isola, con simile proposito, nella quale i giovani riceveranno nuove informazioni sull'appello, alla Corte di Atlanta, promossa dagli avvocati difensori.

Sono già incominciate le conferenze in istituzioni educative cubane, dove i relatori sono circa 1500 studenti, essenzialmente universitari, che a loro volta hanno ricevuto un ciclo di conferenze di aggiornamento sul caso.

Fernández ha segnalato che nei primi incontri si sono prodotti approfonditi dibattiti e i partecipanti si sono pronunciati per assumere un ruolo da protagonisti nella lotta per scarcerare i loro compatrioti.

I Cinque ricevettero il titolo di Eroi della Repubblica, concesso dal Consiglio di Stato, per il servizio prestato all'umanità, impedendo fatti criminali organizzati da Miami, con la complicità dei successivi governi di Washington.

Gli atti terroristici promossi dagli Stati Uniti, dal 1959, hanno causato circa 5000 vittime a Cuba, tra morti e mutilati.

Da circa sette anni i Cinque sono in prigione, un pannello della Corte di Atlanta considerò ostile la sede, Miami, del giudizio contro di essi  col che doveva annullarsi il processo e porli in libertà, tuttavia, il plenum del tribunale ha disatteso queste conseguenze.

Attualmente, costanti ostacoli al corso legale del processo provocano dilazioni che prolungano la detenzione di questi uomini, mentre aumentano le voci che reclamano la loro immediata liberazione, compresi vari Premi Nobel per la Pace.