Tutti gli auguri a Gerardo per

 

il suo 42º compleanno


• E perchè i Cinque ritornino al più presto a Cuba

 

 

 

 

 

7 giugno '07 - L.E.P.Silva www.granma.it (Adelante)

 

L’unico umorista Eroe della Repubblica di Cuba, Gerardo Hernández Nordelo, uno dei combattenti antiterroristi cubani prigionieri da quasi 9 anni negli Stati Uniti, compie in un carcere di massima sicurezza i suoi 42 anni di vita. Non ha perso la speranza, il sorriso, il senso dell’umorismo che lo ha sempre caratterizzato.

 

Promuovono l’iniziativa di consegnare l’Ordine del Liberatore ai Cinque in Venezuela

 

D.F.Medidor

L’iniziativa di conferire l’Ordine del Liberatore, massima decorazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ai Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici in carceri degli Stati Uniti da quasi 9 anni, viene promossa da gruppi di rivoluzionari nella nazione sorella sudamericana.

Secondo la convocazione, pubblicata nei siti            www.libertadorparaloscinco.org.ve e www.misionconciencia.org.ve e che può venire firmata da tutti coloro che appoggino la causa, Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labaniño, Gerardo Hernández e René González meritano l’alto riconoscimento perché “sono simboli eroici dell’umanità”.

L’appello sostiene anche che “l’ipocrisia del sistema imperiale capitalista, l’ingiustizia del mostro, si concentra con tutta la sua crudeltà nel sequestro dei Cinque”.

L’Ordine è destinato a premiare gli straordinari servizi alla Patria, i meriti rilevanti e i benefici apportati alla comunità. Tra i principali simpatizzanti della proposta ci sono i membri della Missione Coscienza e il Sindicato Nazionale dei Lavoratori Petroliferi di PDVSA.

 

Come nei cartoni del cubano Juan David, alle caricature di Gerardo non interessa captare il naso rotto che tutti vedono bensì il naso rotto che è dentro.

 

Gerardo, che è anche laureato nell’Istituto delle Relazioni Internazionali, ha lavorato nella pubblicazione umoristica Palante, ha fondato il gruppo Juan David che poi si è chiamato Aspirina e ha creato il personaggio "Pepino", protagonista di svariate situazioni.

 

Stando alle confessioni di Gerardo al giornalista Pedro Viñas Alfonso: "Pepino è nato quando ero in Aspirina, specialmente per le pagine di El Muñe, una pubblicazione di alta qualità della Casa Editrice Pablo de la Torriente Brau, dedicata fondamentalmente ai fumetti".

 

Nelle strisce si riflette il folclore, un tema frequente nella sua opera che si può godere nel libro L’amore e il senso dell’umorismo possono tutto, pubblicato dalla Editora Politica nel 2002. Il volume raccoglie interviste, vignette e l’umorismo letterario scritto da Nordelo che applica la satira a uffici, negozi di generi alimentari e unità gastronomiche, i tassisti disonesti o i burocrati, cercando di dare un contributo al perfezionamento della società socialista.

 

I suoi umoristi favoriti, ha dichiarato, vanno da Marta Jiménez Oropesa, Enrique Núñez Rodríguez, El Guayabero, Carlos Ruiz de la Tejera e Virulo, fino agli argentini Quino e Le Luthiers.

 

Con un senso dell’umorismo "molto grande, ingegnoso e particolarmente poetico", come lo definisce uno dei suoi colleghi, l’Eroe della Repubblica di Cuba si distingue per le sue doti di cronista, di comunicatore, dove il suo inchiostro si confronta con la cruda realtà.

 

Non dimentichiamo che anche dal carcere, dopo che il Tribunale dell’11° Circuito di Atlanta ha abrogato le ingiuste sanzioni ai Cinque il combattente antiterrorista, che si identifica anche con lo sport nazionale cubano, ha utilizzato una frase un po’ umoristica ma che sintetizza la buona notizia: "La partita è zero a zero, ma tocca a noi battere".

 

Purtroppo quasi un anno dopo, altri giudici dello stesso organo hanno annullato quella lucida decisione e hanno dato una nuova zampata alla giustizia statunitense, che mantiene rinchiusi cinque antiterroristi per il "crimine" di essere cubani, mentre protegge e libera Posada Carriles, Orlando Bosch e altri loro "colleghi".

 

Antonio Guerrero, Ramón Labañino, Fernando González e René González, i suoi compagni inseparabili, ringraziano Gerardo perchè, grazie ai suoi sorrisi, trovate, scherzo e caricature, i giorni della loro ingiusta prigionia sono stati più gioviali e tranquilli.

 

Come direbbe René González Sehwerert: "La vivacità del tuo umorismo agile, spontaneo e cubano, farà moltiplicare il sorriso riflessivo con la quale ci dimostrerai, sottoposto ad un accanito castigo, che il Rancore si paga con l’Umorismo".