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19 novembre 2007 - www.granma.cubaweb.cu

 

 

 La Corporazione Nazionale degli Avvocati degli Stati

Uniti approva una Risoluzione in favore dei Cinque 

“Risoluzione a sostegno della richiesta di un’indagine internazionale sull’inadempimento del governo degli Stati Uniti nell’affrontare e risolvere l’ingiustizia nel caso dei Cinque e per fomentare l’educazione e le azioni riguardanti il caso”

 

 

 

 

“Risoluzione a sostegno della richiesta di un’indagine internazionale sull’inadempimento del governo degli Stati Uniti nell’affrontare e risolvere l’ingiustizia nel caso dei Cinque e per fomentare l’educazione e le azioni riguardanti il caso”

 

PER QUANTO: Sin dal trionfo della Rivoluzione Cubana il 1° gennaio 1959 Cuba e il suo popolo hanno subito  continui attacchi di  terrorismo, con sabotaggi, tentativi di assassinio e omicidi, con la morte di più di 3.000 dei suoi cittadini e la mutilazione di migliaia di loro;

 

PER QUANTO: Cuba ha denunciato ripetutamente la pianificazione, il finanziamento e la realizzazione di tali attacchi da parte gli Stati Uniti, in proteste  private e pubbliche e in sollecitudini al Governo Usa e quindi ha determinato la necessità d’inviare propri agenti a controllare i continui complotti con l’obiettivo di impedire o minimizzare questi attacchi;

 

PER QUANTO: questi sforzi sono ben riusciti in buona parte, anche se non completamente, come quello che ha avuto come risultato l’arresto di Luis Posada Carriles a Panama, prima che potesse portare a termine un possibile atto di assassinio di massa per  uccidere il presidente cubano Fidel Castro. Ma Posada e i suoi operativi sono stati poi perdonati a Panama e ricevuti negli States, dove tutti quanti adesso sono liberi e incustoditi, nonostante la richiesta d’estradizione presentata dal Venezuela per processare Posada per un’azione precedente di assassinio di massa, per il quale il governo degli Stati Uniti non lo ha mai processato, nonostante le disposizioni del trattato d’estradizione che ha da anni col Venezuela;

 

PER QUANTO: Nel settembre del 1998, il governo degli Stati Uniti ha arrestato Cinque cubani che erano in Florida per tentare di ostacolare tali attacchi, li ha  messi  in isolamento per 17 mesi e li ha processati e dichiarati colpevoli a Miami (nonostante le obiezioni degli accusati che sostenevano che un loro giusto processo non si poteva realizzare in questa città) e sono stati  condannati a sentenze che  vanno dai 15 anni al doppio ergastolo;

 

PER QUANTO: Il governo degli Stati Uniti ha violato ripetutamente i diritti dei Cinque prigionieri e dei loro parenti di ricevere visite regolari, in modo più severo nei casi di Gerardo Hernández e sua moglie Adriana Pérez, e di René González e sua moglie Olga Salanueva. Le due donne hanno chiesto visti in sette opportunità e sempre il governo degli Stati Uniti ha respinto le richieste. Negare a queste famiglie il diritto di vedersi è, stando a Amnisty International, che ha presentato questo caso al governo nordamericano in reiterate occasioni sin dal 2002,  “una punizione innecessaria e contraria alle norme del trattamento umano ai prigionieri e agli obblighi degli Stati di proteggere la vita familiare”.

 

PER QUANTO: Il 27 maggio 2005, il Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite, con gli auspici della Commissione dei Diritti Umani, ha emesso la conclusione che privare questi Cinque cubani della loro libertà contravviene all’Articolo 14 del Trattato Internazionale sui diritti Civili e Politici, basandosi sulle condizioni della loro reclusione, compreso il lungo periodo di isolamento, la limitazione all’accesso, per la difesa, alle prove potenziali e le condizioni e l’ubicazione del processo a Miami, unito alle “severe sentenze ricevute”;

PER QUANTO: Nell’ agosto 2005 un gruppo di lavoro della Corte d’Appello dell’11° Circuito ha deciso all’unanimità che il processo di Miami dei Cinque era stato ingiusto e che le loro condanne si dovevano annullare sulla base della “tormenta perfetta” dell’intensa ostilità della comunità contro chiunque si identifichi con il governo di Cuba, oltre al cattivo comportamento della Procura indirizzato a infiammare tali passioni. Quest’opinione è stata poi annullata dall’11° Circuito, che ha emesso la decisione un anno dopo, confermando la sede come adeguata il 20 agosto 2007. Gli altri temi in appello sono stati nuovamente presentati a tre giudici.

 

PER QUANTO: La Corporazione Nazionale degli Avvocati ha richiamato l’attenzione previamente sulle ingiustizie, compresa una risoluzione della Convenzione del 2006 che risolveva di “sviluppare un forte movimento popolare attraverso campagne nei mass media e tra gli avvocati, e intercedere per un nuovo processo giusto per i Cinque cubani” e una richiesta del settembre 2007 indirizzata alla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per realizzare un’indagine sull’inadempimento del Governo degli Stati Uniti di onorare le conclusioni del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite;

 

DI CONSEGUENZA SI RISOLVE: Che la 70° Convenzione della Corporazione Nazionale degli Avvocati  riafferma il suo impegno di lottare per la giustizia in questo caso e in particolare fa un appello: a) al governo degli Stati Uniti perchè onorari le conclusioni di più di due anni fa di un organo delle Nazioni Unite,  liberando questi prigionieri  immediatamente oppure offrendo loro un nuovo processo; b) alle Nazioni Unite e alla sua Commissione dei Diritti Umani perchè si  investighi e si pubblichi la mancanza di risposta in tempo o in significato che finora ha avuto il Governo degli Stati Uniti; c) ai mass media statunitensi perchè facciano una pubblicità significativa e ragionevole di questo importante caso (e alle sue implicazioni nella cosiddetta “guerra contro il terrorismo” degli Stati Uniti), che è mancata finora; d) al governo degli Stati Uniti perchè approvi rapidamente i visti quando vengono richiesti dai parenti, affinché possano entrare negli Stati Uniti per visitare i prigionieri regolarmente; e) alle organizzazioni dei diritti umani e pacifiste per revisionare questo caso ed agire in modo adeguato alla giustizia.

 

APPLICAZIONE: Questa risoluzione verrà applicata dal vice comitato Cuba  della  Corporazione  Nazionale  degli  Avvocati,   dal      Comitato

Internazionale e all'Ufficio Nazionale della Corporazione, con il sostegno anticipato di altri comitati e capitoli, per educare i suoi membri ed il pubblico su questo caso e delle sue ampie implicazioni.