7 maggio 2007 - www.granma.cu (RHC)

 

 

Fidel ha seguito i lavori dell’Incontro

contro i Trattati di Libero Commercio

 

 


Il Presidente cubano Fidel Castro ha seguito con sommo interesse il VI Incontro Emisferico di Lotta contro i Trattati di Libero Commercio – TLCs - e per l’Integrazione dei Popoli promosso a Cuba da lui stesso, per la prima volta, sei anni fa.

 

Osvaldo Martínez, presidente del comitato organizzatore, ha detto che Fidel, che sta terminando la sua convalescenza, ha seguito i dibattiti che si sono svolti per tre giorni nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana e: "Lo aspettiamo perchè ci accompagni nel VII Incontro nel 2008", ha augurato alla conclusione dell’evento.

 

Martinez ha ricordato che nel 2001 sembrava impossibile sconfiggere il progetto annessionista degli USA, l’Area di Libero Commercio delle Americhe – ALCA – e sembrava anche difficile creare un’alleanza continentale di opposizione. "Oggi constatiamo la vittoria contro l’ALCA per la lotta condotta e decisa dai popoli", ha sottolineato di fronte a più di mille rappresentanti di movimenti e organizzazioni sociali di 37 paesi".

 

Inoltre ha segnalato che il nuovo ingrediente di questa edizione: "È la promozione del progetto di cooperazione e solidarietà, l’Alternativa Bolivariana per le Americhe – ALBA – che va costruito un giorno dopo l’altro e senza manuali. Il VI Incontro ha stabilito che i movimenti sociali continueranno a combattere la battaglia contro l’imperialismo e il neoliberismo".

 

La lotta deve continuare a rafforzarsi di fronte agli oscuri piani imperiali che vengono dagli USA e dall’Europa, indica un documento preliminare che è circolato tra i partecipanti.

 

Diamo il nostro appoggio ai popoli di Colombia e Costa Rica per l’opposizione alle rispettive proposte del TLC, dice il documento che allarma sulla politica di guerra dell’amministrazione di Bush, che costituisce un pericolo per i popoli e le nazioni latino americane, nel mezzo dell’impantanamento che sta vivendo l’invasione del Iraq.

 

È stata progettato di condannare con molta fermezza la doppia e falsa morale degli USA che mantiene reclusi Cinque Combattenti antiterroristi cubani da quasi nove anni in prigioni di alta sicurezza mentre ha liberato l’assassino internazionale Luis Posada Carriles che è libero e tranquillo a Miami.

 

L’incontro ha salutato la proposta d’integrazione dell’ALBA sviluppata da Cuba, Venezuela, Bolivia e Nicaragua, che fomenta programmi di cooperazione con altri Stati sudamericani e dei Carabi, come Haiti, che necessita la solidarietà dei movimenti sociali.

 

Martínez ha reiterato l’appoggio alla lotta per la vera riforma agraria e la sovranità alimentare in tutta la regione.

 

Il Foro ha segnalato il pericolo del progetto statunitense di fomentare la produzione di biocombustibili partendo dai settori agricoli, per la ripercussione negativa sull’alimentazione di milioni di persone nel mondo ed ha deciso di ampliare e differenziare gli studi sull’alternativa energetica.

 

Inoltre è stato deciso di replicare, nei paesi latino americani, la decisione presa dal governo di Rafael Correa, dell’Ecuador, di eliminare il debito estero e considerare la nazione creditrice e non debitrice degli organismi finanziari internazionali.

 

I passi per creare un Banco e un Fondo del Sud con denaro dei paesi dell’area ha dato molta positività all’incontro, poiché si tratta di vere iniziative a favore dell’integrazione e del finanziamento allo sviluppo.

 

Tra i temi dibattuti ci sono stati anche la lotta contro i TLCs, la nefasta azione delle transnazionali a detrimento del medio ambiente e delle riserve di acqua, l’incremento della povertà e della fame, la militarizzazione, la bioenergia, l’integrazione reale ed effettiva, la solidarietà e la pace.

 

 

4 maggio 2007 - M.J.Mayoral www.granma.cu

 

 

LA STRATEGIA USA VERSO L’AMERICA LATINA


Una trappola dai molti volti

Lo ribadiscono i leader dei movimenti sociali riuniti nel VI Incontro Emisferico

di lotta contro i TLC e per l’integrazione dei popoli

 

 

 


La lotta non finirà con la sconfitta dell’ALCA. I trattati di libero commercio (TLC) rafforzano il neoliberismo e lo consacrano come politica economica e obbligo giuridico degli Stati, hanno argomentato rappresentanti dei movimenti sociali del continente americano, riuniti all’Avana nel VI Incontro Emisferico di lotta contro i TLC e per l’integrazione dei popoli, le cui sessioni nel Palazzo delle Convenzioni dureranno fino a sabato.

 

Firmati con gli Stati Uniti e l’Europa, l’essenziale non cambia... La trappola del libero commercio rimane tesa e non sono paralizzate né le trattative né l’applicazione dei TLC, ha sottolineato l’economista e ricercatore cubano Osvaldo MartÍnez nella conferenza inaugurale dell’evento, al quale partecipano 733 delegati di 33 paesi e più di 400 invitati.

 

Una nuova offensiva nella creazione di meccanismi di dominazione USA sull’America Latina e i Caraibi comincia a venire preparata con la fondazione dell’Alleanza per la Sicurezza e la Prosperità dell’America del Nord (ASPAN), ha opinato il messicano Alberto Arroyo, che ha ritenuto questo piano un’altra prova di ciò che Washington tenterà di imporre alla regione, come è successo con il TLC tra i tre governi del Nord, le cui concezioni sono state poi applicate contro altre nazioni dell’area.

 

Questa prima giornata dell’Incontro, che ha visto la presenza de vicepresidente del Consiglio di Stato Carlos Lage Dávila e di altri dirigenti cubani, è stata dedicata a caratterizzare la situazione attuale del "libero" commercio e della lotta che contro questo sviluppano le forze popolari del nostro emisfero. Così sono state gettate le basi per riunire oggi e domani i gruppi di lavoro sulle strategie.

 

I partecipanti al foro prevedono di concertare piani per far fronte ai problemi su temi come energia, infrastrutture, militarizzazione, accesso all’acqua potabile e rispetto dei diritti dei popoli indigeni. Oggi daranno spazio a un Tavolo di Dialogo sull’Integrazione e a un gruppo di lavoro sull’agro-energia.