15 marzo 2007 - S.S.Medina www.granma.cu

 

 

2007: anno d’allarme contro il

dengue in America Latina  

• Cuba non è uno dei paesi più colpiti

 

 

 


Il dengue potrebbe essere una delle epidemie più forti di quest’anno nell’area dell’America Latina, dice l’Organizzazione Panamericana della Salute – OPS - dopo una seria epidemia in Paraguay che ha richiamato l’attenzione di organismi internazionali come la ONU.

 

Il complesso panorama in questa nazione sudamericana ha compreso circa 3000 casi, tra i 1quali 20 di dengue emorragico  e dieci morti.

 

Questa situazione ha obbligato i funzionari della sanità del continente ad avvisare che il dengue è una minaccia per l’Asia e la regione del Pacifico, ma sta divenendo una priorità crescente anche nel continente americano, dato che è divenuto un problema di salute nelle zone tropicali dell’America Latina negli ultimi anni.

 

Per il dott. José Luis San Martín, assessore regionale della OPS e dell’Organizzazione Mondiale della Salute - OMS - la prima priorità ha a che vedere con l’attenzione alle persone infettate per evitare morti eventuali, ha riportato PL. L’esperto ha ricordato le stragi del dengue negli ultimi 25 anni, con epidemie cicliche dopo periodi moderati che si ripetono ogni tre -cinque anni. Il dott. San Martin ha raccomandato di prendere misure urgenti per il 2007, perchè la tendenza è di una maggior intensità della malattia e a questo compito, ha detto, devono partecipare tutti e non solo chi lavora nell’area della sanità, ma la popolazione e tutti i settori della società, per avere una risposta efficace.

 

Il coordinamento tra i paesi vicini del Paraguay con Commissioni di Frontiera e altri meccanismi locali come l’invio di informazioni sistematiche sull’evoluzione dell’epidemia, in una rete stabilita nella sotto-regione e nella regione intera, garantisce una risposta immediata all’apparizione di nuovi casi o di nuove epidemie.

 

La OPS ha avvisato le autorità dei paesi alla frontiera: Argentina, Brasile e Bolivia, di rafforzare gli strumenti di vigilanza e controllo.

 

La popolazione gioca un ruolo importante nella prevenzione della malattia perchè il dengue è un problema basicamente domestico, vincolato alla sanità medio ambientale e intensificato da fenomeni climatici come le piogge insistenti, i sistemi fognari  insufficienti, la raccolta della spazzatura non costante, l’acqua stagnante. Le misure si devono basare soprattutto sull’educazione delle persone per l’eliminazione di possibili punti di riproduzione delle zanzare,  evitando riserve di acqua mal conservata, la presenza di pneumatici in disuso, di acqua ferma in vasi o contenitori, etc.

 

I paesi più colpiti  dal dengue nell’area latino americana sono Venezuela, Colombia, Brasile, El Salvador e Honduras, dice la OMS.

 

Gli esperti della OMS hanno segnalato che a parte l’allarme del momento, il dengue è una malattia endemica presente in più di 100° paesi e si deve prevenire in qualsiasi luogo, dato che pone a rischio circa 2500 milioni di persone nel mondo... i focus più intensi si trovano attualmente in Asia e nei paesi del Pacifico. 

 

L’incremento della temperatura globale dovuto ai cambiamenti climatici  accorcia il periodo d’incubazione del dengue nella zanzara Aedes Aegypti, che attualmente è di 10-15 giorni da quando punge una persona infettata a quando è in grado di ritrasmettere il virus. 

L’epidemia provoca annualmente circa 20.000 morti nel mondo.